Con questa modifica si stabilisce che possa essere dichiarata d’ufficio la non punibilità per particolare tenuità del fatto, in ogni stato e grado del giudizio e già a partire dalla fase delle indagini del pubblico ministero, sulla base dei seguenti parametri:
– le modalità della condotta;
– l’occasionalità della condotta; la condotta può essere ritenuta non occasionale quando l’autore è stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza ovvero quando ha commesso – in precedenza o successivamente – altri reati della stessa indole, anche se ciascun fatto sia stato ritenuto di particolare tenuità;
– l’esiguità delle conseguenze dannose o pericolose della condotta.
Secondo questo nuovo disegno di legge viene quindi individuato un nuovo tipo di sentenza di proscioglimento: la sentenza per particolare tenuità del fatto. Analoga sentenza di non luogo a procedere può essere adottata dal giudice nell’udienza preliminare. Il p.m. ha obbligo di dare avviso alla persona offesa della richiesta di archiviazione per particolare tenuità.
Inoltre, nel caso di sentenza di proscioglimento per particolare tenuità del fatto, similmente a quanto già previsto dal codice per la sentenza di condanna, il giudice deve pronunciarsi sulla domanda relativa alle restituzioni e al risarcimento del danno.
Promotore di questo disegno è il parlamentare Lanfranco Tenaglia del Pd che nella sua relazione cita il classico furto della mela “se la rubo da un supermercato il danno per il proprietario é tenue; se la rubo a una vecchina che ha solo tre mele il danno non é più tenue”.
Durante il suo intervento Tenaglia ha spiegato che l’obiettivo di questa novità è “la deflazione dei processi consentendo di concentrare le forze sui reati più gravi”, che proprio per l’ingolfamento nei tribunali, “spesso finiscono nella vergogna della prescrizione”.
La sentenza di proscioglimento del giudice per particolare tenuità del fatto è già previsto nel nostro ordinamento per i procedimenti davanti al giudice di pace e per il procedimento penale minorile, mentre è escluso nel caso di delinquenti abituali, professionali o per tendenza o per chi ha commesso altri reati della stessa indole.
Contro questo nuovo provvedimento si sono schierati la Lega Nord che parla di uno “svuota processi” e l’Italia dei Valori, che propone una tipizzazione dei reati più stringente.
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