Piattaforma CUDE disabili, pass unificato: solo 26 Comuni aderenti. Ecco la lista

Redazione 02/03/23
Scarica PDF Stampa Allegati

La fase sperimentale della piattaforma CUDE disabili per il pass unificato, sembra essere un fallimento, almeno fino ad ora. Solo 26 Comuni italiani hanno aderito al sistema CUDE (contrassegno unico disabili), nato per agevolare la mobilità delle persone con disabilità sul territorio nazionale. Come? Consentendo alla persona con pass auto disabili, di non comunicare più l’ingresso nelle ZTL e nelle strade e corsie con divieti, quando questa guidi in un Comune diverso da quello in cui risiede.

Il Decreto ministeriale del 5 luglio 2021 ha istituito una banca dati nazionale a cui Comuni e disabili titolari di contrassegno possono aderire, per rendere operativi gli spostamenti da un Comune all’altro, senza più dover comunicare l’ingresso nelle aree a traffico limitato situate in comuni diversi da quello di riferimento. Questo è consentito solo previa adesione dei Comuni italiani alla piattaforma CUDE: la banca dati online online necessaria a questo scopo.

Peccato però che solo 26 Comuni hanno aderito, rendendo di fatto vano questo diritto delle persone con disabilità.

Cos’è la piattaforma CUDE disabili

Nel maggio 2022 è stata introdotta in via sperimentale la Piattaforma CUDE per disabili. Un sistema unificato online a cui Comuni e cittadini disabili con contrassegno possono aderire. L’adesione consente (previo inserimento dei dati richiesti) di poter riconoscere targa e mezzo della persona disabile che si sposta da un Comune ad un altro e ha diritto a entrare in strade, via e luoghi soggetti a limitazioni.

Comuni, quali soggetti abilitati al rilascio del CUDE, inseriranno (e potranno modificare in un secondo momento) i dati relativi a:

  • Numero del contrassegno;
  • Data di rilascio e data di scadenza;
  • Targhe associate (in un numero massimo di due).

In questo modo sarà possibile sempre verificare se una certa persona è titolare del contrassegno disabili, e può circolare liberamente nelle ZTL pertanto di circolare nelle ZTL di tutti i Comuni aderenti a CUDE, senza dover ottenere autorizzazioni preventive.

Leggi anche >> Agevolazioni auto disabili: non basta la legge 104. Ecco requisiti e condizioni per ottenerle

Come funziona la piattaforma CUDE disabili

I titolari di contrassegno disabili, che devono spostarsi anche in altri Comuni possono aderire alla piattaforma ed evitare così qualunque altra comunicazione al Comune di transito non appena terminata la fase di sperimentazione dei servizi iniziata il 23 maggio 2022.

Il titolare del contrassegno riceve, dal Comune che ha emesso il contrassegno, il codice univoco utilizzabile per accedere alla piattaforma e gestire le targhe. Il titolare è responsabile della conservazione e utilizzo del Codice Univoco.

Come aderire alla Piattaforma CUDE disabili

Affinché il cittadini disabile possa aderire al sistema CUDE e beneficiarne, è necessario prima che il suo Comune di residenza aderisca. Una volta fatto ciò, per accedere alla piattaforma, è indispensabile che il richiedente presenti al Comune che ha emesso il contrassegno la richiesta di adesione. 

Il Comune, dopo aver inserito i dati nella piattaforma, consegnerà al richiedente un Codice Univoco alfanumerico che l’utente potrà ultilizzare per accedere alla piattaforma stessa dal portale dell’automobilista e dall’app iPatente. Consulta i servizi informativi del Comune di riferimento per avere indicazioni sulle altre eventuali modalità di accesso.

Piattaforma CUDE disabili: i Comuni aderenti

Come già detto, purtroppo i Comuni che hanno aderito all’iniziativa ad oggi sono solo 26 (elenco aggiornato a febbraio 2023). Quindi i titolari di pass unico che vogliono circolare nelle ZTL di Comuni non aderenti non possono farlo liberamente, senza prima aver comunicato targa e veicolo.

Inoltre, se residenti in un Comune non aderente a CUDE questi cittadini non possono avanzare richiesta di accesso alla piattaforma.

I Comuni che partecipano alla sperimentazione sono dislocati tra le regioni: Veneto, Lombardia, Sardegna, Marche, Toscana, Piemonte, Friuli, Liguria, Lazio, Puglia.

A cosa serve il Pass unico disabili


Dal 15 settembre 2012 è stato introdotto il “contrassegno unificato disabili europeo”, valido non solo sul territorio nazionale ma in tutti i paesi che aderiscono all’Unione europea. Una volta ottenuto il (contrassegno unico disabili) è possibile fare una serie di cose in totale libertà, tra cui:

  • circolare liberamente nelle zone a traffico limitato (ZTL) e pedonali;
  • circolare liberamente nelle corsie riservate ad autobus e taxi;
  • circolare liberamente nelle giornate soggette a limitazioni al traffico;
  • sostare gratis sulle strisce blu;
  • sostare gratis sulle aree riservate ai residenti;
  • sostare gratis nelle aree dove è richiesto il disco orario.

Come viene rilasciato il Pass unico disabili

Per ottenere il Contrassegno disabili è necessario inoltrare apposita richiesta al sindaco del Comune di residenza. Di norma, i singoli enti locali pubblicano sul portale istituzionale:

  • l’elenco dei documenti da allegare alla domanda (certificazione medica, copia del documento d’identità e fototessere;
  • il modulo di richiesta contrassegno;
  • l’ufficio cui inviare la richiesta, via email / pec, fax o personalmente.
Iscriviti alla newsletter aoqzlwlnnk1v21gh
Iscrizione completata

Grazie per esserti iscritto alla newsletter.

Seguici sui social


Redazione