Permessi 104 e congedo 2023: le istruzioni Inps per assistenza disabili

Redazione 05/04/23
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Arrivano ulteriori e definitivi chiarimenti Inps sull’utilizzo dei permessi 104 e congedo straordinario 2023, dopo Il decreto ad hoc, in vigore dallo scorso 13 agosto 2022, nato per rendere operativa la direttiva europea sull’equilibrio tra lavoro e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza di persone disabili.

Inps ha diffuso la Circolare 39, per mettere nero su bianco tutte le istruzioni e gli aspetti amministrativi delle nuove modalità di fruizione dei permessi 104 e del congedo straordinario, alla luce delle novità introdotte dal famoso decreto. In primis chi può chiedere questi permessi, come vengono distribuiti, calcolati e pagati.

Insomma, chiunque voglia capire in dettaglio cosa si può fare oggi con il diritto ai permessi concessi dalla Legge 104 e il diritto al congedo straordinario (consentito dal decreto 51 del 2001) deve fare riferimento alle ultime istruzioni Inps emanate con questa circolare. Vediamo di cosa si tratta

Indice

Permessi 104 e congedi: novità decreto conciliazione vita-lavoro

Prima di spiegare i chiarimenti Inps, forse è meglio riassumere in breve cosa è cambiato dopo il famoso decreto conciliazione vita lavoro (Il decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105), natio per attuare la direttiva europea. Questo interviene direttamente sulla vita di chi lavora e al tempo stesso deve prendersi cura di un bambino/a o una persona disabile.

Le novità sono legate perlopiù all’ampliamento della platea di lavoratori che può utilizzare i permessi 104 e il congedo straordinario e il prolungamento dei periodi di congedo parentale. Le modifiche sono in vigore dallo scorso agosto 2023 e viaggiano lungo 3 direttrici:

  • addio al referente unico: è stato cancellato il principio del “referente unico dell’assistenza” in riferimento alla fruizione dei permessi e congedi. L’assistenza (e i relativi diritti) si possono suddividere tra più referenti, che si prendono cura del disabile;
  • viene incluso il “convivente di fatto”, tra i soggetti individuati in via prioritaria ai fini della concessione del congedo straordinario. Inoltre, qualora tra i requisiti per il riconoscimento del diritto sia prevista la convivenza con la persona disabile a cui si presta assistenza, la stessa possa essere instaurata successivamente alla presentazione della domanda di congedo straordinario;
  • congedo parentale ordinario e di prolungamento del congedo parentale.

Permessi 104 caregiver: come funzionano nel 2023

Come anticipato sopra, il decreto conciliazione vita-lavoro ha eliminato il principio del “referente unico dell’assistenza” in riferimento ai permessi 104. Fino a oggi non poteva essere autorizzata a più di un lavoratore dipendente – ad esclusione dei genitori – la fruizione dei giorni di permesso per l’assistenza alla stessa persona in situazione di disabilità grave. Ora non è più così.

Dallo scorso 13 agosto 2022 i tre giorni di permesso mensile per l’assistenza allo stesso individuo, con disabilità in situazione di gravità, possono essere riconosciuti a più soggetti tra quelli aventi diritto. Questi possono fruirne in via alternativa tra loro.

Si deve però inviare la dichiarazione del disabile, che indica l’intenzione di farsi assistere dal soggetto che presenta l’istanza. Questa deve essere allegata alla domanda da parte di ogni richiedente.

Il provvedimento di autorizzazione – inviato dall’Istituto al richiedente, al disabile grave e al datore di lavoro del richiedente – preciserà che la domanda è stata accolta nel limite massimo complessivo di giorni mensili fruibili alternativamente tra tutti coloro che hanno diritto a prestare assistenza al disabile.

Permessi 104 caregiver 2023: invio dichiarazione disabile

Inps ha aggiornato applicazione e servizio online, per consentire la presentazione delle domande di permessi di cui all’articolo 33 della legge n. 104/1992 secondo le nuove disposizioni post decreto 2022, e per richiedere la trasmissione della “Dichiarazione disabile” anche per le richieste di giorni di permesso mensili per assistenza alle persone disabili in situazioni di gravità minorenni, se non già inviata, purché il richiedente della prestazione non sia la madre o il padre.

Congedo parentale: come funziona nel 2023

Come spiegato da Inps nella circolare 39 del 4 aprile, il decreto legislativo n. 105/2022 ha previsto che i periodi di prolungamento del congedo parentale non comportano la riduzione di ferie, riposi e tredicesima o gratifica natalizia, a eccezione degli emolumenti accessori connessi all’effettiva presenza in servizio, salvo quanto espressamente previsto dalla contrattazione collettiva.

Il nuovo congedo straordinario 2023: come funziona

Anche qui, Inps specifica che il decreto del 2022 ha introdotto il convivente di fatto tra i soggetti individuati prioritariamente dal legislatore ai fini della concessione del congedo in esame, in via alternativa e al pari del coniuge e della parte dell’unione civile.

ATTENZIONE! Mentre l’unione civile può essere costituita solo tra persone dello stesso sesso, la convivenza di fatto può essere costituita sia da persone dello stesso sesso che da persone di sesso diverso.
Per la qualificazione di “convivente di fatto” deve farsi riferimento alla “convivenza di fatto” come individuata dal comma 36 dell’articolo 1 della legge n. 76/2016 in base al quale “si intendono per «conviventi di fatto» due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile” e accertata ai sensi del successivo comma 37 del medesimo articolo.

Detto ciò, chi vuole chiedere all’Inps il congedo straordinario essendo convivente di fatto con un soggetto disabile, non deve preoccuparsi: ai fini della concessione del diritto sarà sufficiente la dichiarazione del richiedente nella domanda di essere coniuge/parte di unione civile/convivente di fatto ai sensi della normativa vigente. Sarà cura dell’operatore della Struttura territorialmente competente provvedere, secondo le consuete modalità, all’espletamento dei controlli delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni

Modalità di calcolo e pagamento di permessi 104 e congedo straordinario

Nulla da preoccuparsi per quanto riguarda il pagamento delle indennità sui permessi 104 e il congedo straordinario. Per il cittadino caregiver non cambia nulla. Sulla base del riconoscimento del diritto alla fruizione di questi permessi e congedi, verrà riconosciuto il pagamento relativo, secondo le stesse modalità utilizzate da Inps fino ad oggi.

Per i datori di lavoro e chi vuole conoscere i dettagli tecnici sulle procedure di gestione contabile e amministrativa consigliamo di leggere in dettaglio la Circolare Inps numero 39. In questo documento viene spiegata da Inps tutta la gestione delle misure di welfare spiegate in questo articolo.

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Circolare Inps n.39 del 4 aprile 2023 315 KB

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