Pensione di vecchiaia 2023: arriva la precompilata. Come funziona

Redazione 10/07/23
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Chi è vicino ai requisiti per la pensione di vecchiaia 2023 verrà presto aiutato dall’Inps nell’invio istanze: arriva infatti il servizio di domanda precompilata di pensione. A ribadirlo e metterlo nero su bianco proprio l’Inps, con una nota stampa, che conferma quanto già diffuso lo scorso 28 giugno, in un messaggio in cui veniva annunciato l’avvio della sperimentazione.

Il progetto rientra nell’ambito degli interventi previsti dal PNRR per la digitalizzazione e la semplificazione: in questi mesi, per esempio, sono arrivate nuove procedure semplificate per la Naspi e per l’Assegno sociale. Tra i progetti di digitalizzazione rientra la realizzazione dell’“hub di accesso alle prestazioni pensionistiche”, una nuova piattaforma che, afferma l’Inps, “ha l’obiettivo di agevolare e semplificare la presentazione della domanda di pensione, anche attraverso la precompilazione di alcuni dati, di gestire in maniera integrata e sempre più automatica la liquidazione delle prestazioni pensionistiche e di indirizzare i pagamenti in modo corretto e tempestivo.

Il servizio partirà con un campione di 5 mila assicurati alla gestione privata e pubblica, con un‘età di almeno 66 anni e 9 mesi che abbiano maturato i requisiti contributivi necessari e che saranno contattati dall’Istituto. Questi saranno contattati da Inps con una lettera cartacea e con notifiche su App Io e su MyInps. In queste comunicazioni saranno incluse tutte le istruzioni per accedere alla domanda di pensione di vecchiaia 2023 semplificata.

Conclusa la fase sperimentale, il servizio sarà esteso a tutti i cittadini.

Come funzionerà quindi la nuova domanda? Lo vediamo nei prossimi paragrafi.

Indice

Pensione di vecchiaia: nuova piattaforma in arrivo

L’Inps rientra tra le Amministrazioni titolari degli interventi di digitalizzazione previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, interventi che serviranno a garantire ai cittadini e alle imprese servizi più efficienti e universalmente accessibili.

Tra questi progetti rientra anche la realizzazione dell’Hub di accesso alle prestazioni pensionistiche: una nuova piattaforma che permetterà una gestione semplificata delle domande di pensione, grazie anche alla precompilazione di alcuni dati e alla gestione automatica dei pagamenti, per avere delle liquidazioni tempestive e corrette.

Pensione di vecchiaia: parte la sperimentazione

Come spiegato dall’Inps nel Messaggio numero 2427, e poi nell’ultimo comunicato stampa sarà contattato nei prossimi giorni un primo campione di 5 mila assicurati, iscritti alla Gestione privata e alla Gestione pubblica. In particolare, rende noto l’Istituto, la comunicazione sarà effettuata con le seguenti modalità:

  • se il soggetto interessato ha un’età prossima a quella utile per il pensionamento di vecchiaia e non è già pensionato, viene inviata una comunicazione che invita l’assicurato ad accedere alla propria area personale per il completamento della domanda di pensione precompilata, resa già disponibile dall’Istituto. In particolare, la comunicazione verrà inviata, in questa prima fase, ai soggetti di età pari o superiore a 66 anni e 9 mesi e previa verifica che, in base a quanto presente negli archivi dell’Istituto, il soggetto sia prossimo alla maturazione del requisito di anzianità contributiva utile per l’accesso alla pensione di vecchiaia;
  • per semplificare l’accesso alla futura pensione a coloro che compiono 65 anni nel mese di trasmissione, sarà inviata una comunicazione personalizzata contenente l’estratto conto e tutte le indicazioni per segnalare eventuali errori o incongruenze.

Questo campione di 5mila assicurati riceverà la comunicazione contenente il percorso da seguire per raggiungere la propria domanda precompilata e l’estratto conto contributivo posto a base di calcolo per la pensione, attraverso:

  • lettera cartacea;
  • messaggio sull’App “IO”;
  • messaggio sull’App “MyInps”.

Se l’utente ha reso noto all’Istituto il proprio numero di cellulare, questi riceverà anche un SMS che lo informerà dell’avvenuto invio della comunicazione mediante i sopraccitati canali.

Gli utenti potranno così verificare in autonomia la correttezza dei dati riportati e segnalare, tramite apposita procedura online, le eventuali informazioni da correggere

Pensione di vecchiaia 2023 precompilata: a chi arriva la comunicazione

Come già anticipato si parte con un primo campione di 5mila aventi diritto. Verranno contattati anche i soggetti che hanno 65 anni, ai quali sarà inviato un estratto conto e le indicazioni per segnalare eventuali errori. Questo per agevolare il percorso che porterà alla futura pensione.

Scarica il Messaggio Inps

Messaggio Inps numero 2427 del 28 giugno 2023 85 KB

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Pensione di vecchiaia: quali sono i requisiti d’accesso nel 2023

I requisiti necessari per accedere alla pensione di vecchiaia 2023 variano a seconda che l’interessato abbia o meno maturato un’anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. Nei confronti di quanti, al 31 dicembre 1995, erano in possesso di anzianità contributiva, la pensione di vecchiaia viene riconosciuta al ricorrere delle seguenti condizioni:

  • Cessazione dell’attività di lavoro dipendente;
  • Compimento dell’età pensionabile;
  • Requisiti assicurativi e contributivi.

Per i lavoratori dipendenti, la pensione liquidata dall’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) è prevista per il biennio 2023-2024 al compimento dei 67 anni di età, requisito adeguato alla speranza di vita. È altresì richiesta un’anzianità contributiva di almeno 20 anni.

Il vecchio requisito dell’anzianità contributiva pari a 15 anni opera ancora per quanti lo hanno maturato entro il 31 dicembre 1992, nonché gli ammessi alla prosecuzione volontaria prima del 31 dicembre 1992.
Ulteriori deroghe sono previste in favore di:

Coloro che hanno ottenuto il primo accredito contributivo dal 1° gennaio 1996 o che, già titolari di un conto assicurativo a quella data, abbiano optato per il sistema contributivo, conseguono la pensione di vecchiaia 2023 al ricorrere delle seguenti condizioni:

  • 67 anni di età e 20 di contributi a patto che l’importo della pensione risulti non inferiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale;
  • In alternativa, 71 anni di età (requisito soggetto ad adeguamento in base alla speranza di vita) ed almeno 5 anni di anzianità contributiva effettiva (questo significa che non vengono considerati i contributi figurativi).

Pertanto, nell’arco temporale dal 2019 al 2024 (compreso) l’età anagrafica per l’accesso alla pensione di vecchiaia corrisponde a:

  • 67 anni di età e 20 di contributi;
  • In alternativa, 71 anni di età e 5 di contributi.

Anche in questo caso sono previste deroghe in favore di quanti svolgono attività usuranti nonché per le lavoratrici madri.

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