Ora, infatti, la palla viene messa direttamente nelle mani dei Comuni, i quali dovranno, in sostanza, definire in autonomia quando applicare le sanzioni per le soste fuori orario. Il Ministero, infatti, ha diramato una nota per riassumere l’esito dell’incontro con l’Anci, presenti lo stesso Lupi, il titolare del Viminale Angelino Alfano e il presidente dell’Anci Piero Fassino. Nocciolo del documento: gli enti comunali dovranno adottare specifici provvedimenti per dare facoltà a polizia municipale, vigili o ausiliari del traffico, di emettere le tanto odiate multe per sosta oltre l’orario indicato.
In sostanza, i Comuni dovranno adottare nel proprio ordinamento una specifica delibera, per autorizzare i proprio controllori a dotarsi del libretto delle contravvenzioni, solitamente di un importo pari a 34 euro.
Il dilemma si era sollevato dopo che dallo stesso Ministero era uscito il principio secondo cui il mancato pagamento dell’orario completo non vada inteso come una vera e propria trasgressione del codice, ma di una inadempienza di tipo contrattuale, dunque non sanzionabile come la violazione di una norma.
Diversamente, la posizione dei Comuni, che hanno nel bottino raccolto dalle multe stradali una delle poche fonti di incasso residue, è quella che riguarda l’articolo 7 , comma 14 del Codice della strada, qualora si sia sforato l’orario impresso sul biglietto, mentre, per soste oltre il termine pagato al parchimetro, andrà applicata la sanzione descritta al comma 132, dell’art. 17 della legge 127/1997, ossia appartenente ai singoli regolamenti comunali.
In conclusione, dunque, la sintesi pare essere stata trovata nella nota del Ministero, che ha riconosciuto la legittimità delle contravvenzioni per le soste oltre orario, collegandola, però, ad adeguato atto amministrativo compiuto dal Comune.
Nota del Ministero chiude il giallo delle soste nelle righe blu: per emettere le contravvenzioni, i Comuni dovranno adottare una specifica delibera
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento