PA digitale: scatta l’obbligo per la conservazione del registro di protocollo

Redazione 08/10/15
L’11 ottobre 2015, domenica prossima, scatta il nuovo obbligo per la P.A. per la conservazione del registro giornaliero di protocollo. Come indicato dal DPCM 3 dicembre 2013 in materia di protocollo informatico, infatti, a partire da tale data le Pubbliche Amministrazioni devono inviare, entro la giornata lavorativa consecutiva, in conservazione il registro giornaliero di protocollo.

Le Istruzioni per la produzione e conservazione del registro giornaliero di protocollo, disponibili sul sito AgID – l’Agenzia per l’Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, accolgono le disposizioni sulla produzione e la trasmissione del registro conformi alla normativa vigente.

Leggi qui tutte le disposizioni su Produzione e Conservazione del registro giornaliero di protocollo.

In occasione della riunione dell’OGP, avvenuta a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è stata anche presentata la Carta internazionale degli Open Data. Il documento, che si basa su sei principi cardine e su un insieme di regole di portata globale, è volto ad agevolare l’accessibilità, la comparabilità e l’utilità dei dati aperti su scala mondiale.

Clicca qui per leggere i principi cardine della Carta internazionale degli Open Data.

I principi cardine e le regole contenute nella Carta internazionale sono, inoltre, orientate a promuovere gli Open Data come guida per raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile nei vari Paesi. Mediante l’istituzione di un gruppo di ricerca, il prossimo anno, i membri dell’Open Data Charter saranno impegnati in una stretta collaborazione per pianificare e realizzare strategie volte a permettere l’adozione della Carta anche da parte di altri Stati, predisponendo altresì pacchetti standardizzati di dati aperti, e apertamente fruibili.

L’elaborazione della Carta, che ha visto coinvolti esponenti della società civile e del settore privato, iniziata a seguito della Conferenza di Ottawa durante la quale il nostro Paese è stato rappresentato da AgID, è nata come momento di esame e confronto fra le politiche utilizzate dai vari Paesi, quale trampolino di lancio per avviare un comune piano strategico su diffusione e fruizione dei dati aperti.

Redazione

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