Riforme costituzionali
Gaetano Quagliariello, 53 anni, Pdl
Napoletano, cresciuto a Bari, classe 1960. E’ professore ordinario di Storia dei partiti politici presso la Luiss di Roma. È stato il vice capogruppo al Senato per il Pdl nella scorsa legislatura. Ha iniziato la sua carriera politica con il Partito Radicale e nel 1994 è entrato in Forza Italia. È stato tra i principali difensori del disegno di legge Calabrò sul fine vita e tra i principali critici del caso di Eluana Englaro. Nel 2011 è stato tra i firmatari della lettera aperta scritta ai cattolici italiani per sospendere ogni giudizio morale nei confronti di Silvio Berlusconi. Era stato incluso in uno dei due “gruppi di lavoro” istituiti da Giorgio Napolitano il 30 marzo scorso.
Priorità
Il programma del ministro delle Riforme è stato, in parte, redatto dallo stesso Quagliariello all’interno del documento stilato dai quattro saggi istituzionali (Violante, Orida, Mauro ed appunto Quagliariello). Riduzione dei parlamentari e superamento del bicameralismo perfetto con la trasformazione del Senato in Camera delle Regioni; ma il vero cuore della mission rimane la famosa riforma del Porcellum e la forma di Stato. Gaetano Quagliariello si è espresso in favore dell’adozione del sistema francese del doppio turno abbinato all’elezione diretta del Capo dello Stato. Il versante del Pd sembra invece voler mantenere il sistema parlamentare. L’opera di mediazione che si prospetta tra gli oneri del ministro sarà dunque notevole.
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