Il MePA dopo le ultime modifiche della legge di stabilità 2015

Redazione 30/01/15
Scarica PDF Stampa
Il Mercato elettronico della Pubblica amministrazione continua a ricevere un’accoglienza tiepida dagli enti e dagli uffici pubblici, in primo luogo per i continui problemi che ritardi negli aggiornamenti e disservizi tecnici si generano.

Normative e regolamenti hanno subito ulteriori modifiche anche nelle settimane recenti, per effetto delle novità inserite nella legge di stabilità 2015 in materia di economato e provveditorato.

Il tradizionale sistema di acquisto in economia ha subito una profonda trasformazione sino dall’entrata in vigore della legge 95/2012, una legge che ha imposto alle stazioni appaltanti di realizzare gli acquisti tramite il ricorso al Mercato elettronico, limitatamente ai beni ritenuti sotto soglia.

Dopo l’avvento di questa legge, il ricorso alle procedure in economia con il tradizionale sistema cartaceo – cioè al di fuori del MePA – deve essere preso in considerazione in maniera del tutto eccezionale: in breve, va destinato solo nel caso in cui i beni o i servizi da acquisire non siano compresi nel catalogo del Mercato elettronico.

Gli attori che operano nell’alveo del Mercato elettronico della Pubblica amministrazione sono tre: le pubbliche amministrazioni registrate nel sistema, fornitori registrati e Consip, che svolge il ruolo di gestore dell’intero sistema.

Sono i fornitori, per mezzo del sito Consip, che ha ricevuto mandato da parte del governo di formare il MePA, a stilare l’elenco dei beni presenti sul mercato elettronico online cui poi le pubbliche amministrazioni rivolgeranno le loro procedure di compravendita.

L’acquisto può avvenire tramite due modalità:

ordini di acquisto diretto, il caso in cui i beni presenti in catalogo costituiscono offerte pubbliche irrevocabili di vendita da parte dei fornitori e possono essere acquistati direttamente mediante emissione telematica di ordini senza confronto concorrenziale, in base ai regolamenti vigenti;

richieste di offerta, che devono essere inoltrate ai fornitori selezionati tra quelli abilitati in relazione a prodotti con particolari caratteristiche o per condizioni di fornitura diverse da quelle standard. Alla richiesta, i fornitori potranno rispondere solo con offerte che riguardino i beni nel catalogo, se sempre entro la soglia prevista dalla normativa vigente in ogni ente.

Una guida passo passo alla creazione di richieste d’offerta è inclusa nel corso online di formaizone a distanza “Gli acquisti di beni e servizi sul mercato elettronico”. QUI LE INFO

 

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento