La Consulta ha bocciato la mediazione civile obbligatoria per eccesso di delega esercitato dal governo: dunque, nella sostanza, l’istituto non è stato abolito.
Da qui ripartono i sostenitori della mediazione civile: a prendere la parola è Lorenza Morello, presidente dell’Apm: “La pronuncia della Consulta relativa alla mediazione mi rincuora e mi stimola, per diversi motivi”.
Il vertice del sodalizio pro mediazione trova profili di soddisfazione nel pronunciamento della Consulta: “In primis – commenta il presidente – su tutti i punti sottoposti all’attenzione del Giudice delle leggi è stato bocciato il solo profilo legato all’obbligatorietà, senza toccare gli altri aspetti che reggono l’istituto”.
Ma non è tutto: i possibili scenari, secondo Morello, sono tutt’altro che cupi per i “tifosi” della mediazione civile. “In secundis – continua a questo proposito – essendo la vera natura della mediazione la volontarietà, ed essendo venuta meno l’obbligatorietà, oggi si apre un ciclo nuovo, uno stimolo per dimostrare a tutti quanto la mediazione sia ‘lo strumento’ per lo snellimento della giustizia, che è un punto cardine della nostra economia e della nostra società”.
A nome dell’Associazione per la Mediazione, dunque viene rivolto un appello al Guardasigilli Paola Severino: “Fondamentale – prosegue Morello – resta altresì il ruolo delle istituzioni, e mi rivolgo in primis al Ministro Severino, per far sì che l’istituto venga conosciuto da tutti, in quanto la vera e sola pecca è che non si è ancora fatta una campagna di divulgazione seria di una forma stragiudiziale che sta dando, e darà sempre più, ottimi risultati“.
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