Superata la barriera del gap tecnologico di molte scuole italiane non attrezzate sia per il download dei file sia, più banalmente, per la riproduzione cartacea (stampante o fotocopiatrice) delle prove da consegnare agli studenti tramite prove specifiche eseguite in 4.500 Istituti (“solo in cinque ci sono state delle difficoltà”, sottolinea Profumo), il Ministero non ha lasciato nulla al caso – così pare, almeno – approntando anche un dettagliato Piano B. Che prevede, per ogni ufficio scolastico regionale, la dispensa di un plico telematico di scorta con tutte le prove per le varie tipologia di scuole della regione, da attuare se e solo se i presidenti di commissione non fossero in grado di estrarre e stampare le prove contenute nel plico telematico.
Ma passiamo alla procedura del Piano A che, comunque, non sembra proprio semplicissima da eseguire, almeno considerando la concitazione che di solito c’è la mattina delle prove. Un definito docente (con basilari competenze informatiche) dovrà scaricare, tramite primo codice di accesso, una seconda password (chiave ministero) messo in rete pochi minuti prima dell’inizio delle prove, di modo da impedire ogni pirateria o anticipata lettura. Di seguito avverrà la stampa dei due codici e la consegna al presidente di Commissione coi quali verranno stampate le prove di esame. Più facile passare l’esame che riceverlo? Staremo a vedere…
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