Obiettivo del provvedimento adottato ieri, è quello di riportare il rapporto deficit-Pil sotto la soglia di sicurezza del 3%, come da sempre richiesto in sede europea, per evitare l’apertura di nuove procedure di infrazione a carico dell’Italia.
Nel complesso, i fondi necessari alla copertura degli interventi arrivano da riduzioni di spesa dentro ai Ministeri e a un piano di dismissione immobili. Dunque, smentite le voci circolate ieri secondo cui le risorse richieste dalla manovrina sarebbero arrivate da un rincaro a sorpresa sui carburanti e sull’incremento parallelo negli acconti Ires e Irap.
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