Manovra 2019: sanatorie proposte su errori fiscali e fattura elettronica

Redazione 15/11/18
Allo scadere oggi, 15 novembre, del termine per presentare gli emendamenti alla Manovra 2019, ce ne sarebbero due in arrivo a firma Lega e 5 stelle: si tratta di due nuove sanatorie per i piccoli errori commessi in fase di Dichiarazione dei redditi e per le sanzioni riguardanti la fattura elettronica, il cui obbligo entrerà in vigore dal prossimo 1° gennaio 2019.

Vediamo in cosa consistono questi emendamenti dell’ultima ora, che se approvati modificherebbero il Decreto Fiscale.

Manovra 2019: sanatoria errori formali in Dichiarazione redditi

La prima proposta, presentata con un emendamento a firma Lega riguarda la possibilità di sanare i piccoli errori formali che i contribuenti commettono nella Dichiarazione dei redditi.

Come riportato dal Corriere.it, pagando la cifra di 150 euro per ogni anno d’imposta si eviterebbe il fastidioso contenzioso con il Fisco.

Quali errori sarebbero da prendere in considerazione? La proposta leghista riguarderebbe gli errori formali compresi negli anni tra il 2013 e 2017, iniziativa che potrebbe, secondo i tecnici, far incassare allo Stato 800 milioni di euro in due anni.

Leggi anche “Pace fiscale 2019: 7 modi per sanare i debiti”

Manovra 2019: sanatoria fatturazione elettronica

La seconda proposta di sanatoria firmata Lega e 5 stelle, riguarda invece l’entrata in vigore dell’obbligo di fattura elettronica, previsto per il 1° gennaio 2019. Le sanzioni, inizialmente previste con una sorta di moratoria di 6 mesi, potrebbero essere, se questo emendamento venisse approvato, congelate per tutto il 2019.

Gli emendamenti dovranno comunque essere votati prima in Commissione, dove il 13 novembre è cominciata la discussione del ddl bilancio, e poi in Aula.

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