Chi utilizza il Libretto di famiglia per pagare lavori occasionali – come baby-sitting, assistenza agli anziani o piccoli lavori domestici – deve prestare attenzione alle scadenze di dicembre.
L’INPS ha infatti segnalato che i versamenti effettuati troppo a ridosso della fine dell’anno potrebbero causare ritardi nei pagamenti ai prestatori, soprattutto se si utilizza il modello F24. Per garantire accrediti regolari tra fine dicembre e inizio gennaio, è fondamentale ricaricare il portafoglio elettronico entro il 18 dicembre.
Vediamo cosa fare e chi è coinvolto.
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Indice
- Le prestazioni occasionali con i privati
- Cosa deve fare il prestatore
- Cosa deve fare il privato utilizzatore
- Procedure alternative di registrazione
- Cos’è il Libretto famiglia e come finanziarlo?
- Diritti e tutele del prestatore
- Cosa fare una volta effettuata la prestazione
- Possibili ritardi negli accrediti di dicembre 2025
Le prestazioni occasionali con i privati
I soggetti privati, al di fuori dell’esercizio dell’attività professionale o di impresa, possono ricorrere alle prestazioni di lavoro occasionali di seguito indicate, utilizzando il Libretto famiglia:
- piccoli lavori domestici, compresi lavori di giardinaggio, pulizia o manutenzione;
- assistenza domiciliare a bambini e persone anziane (ammalate o con disabilità);
- insegnamento privato supplementare.
Cosa deve fare il prestatore
Colui che è incaricato di svolgere le prestazioni occasionali è tenuto a registrarsi sull’apposita piattaforma INPS, disponibile collegandosi a “inps.it – Lavoro – Prestazioni di lavoro occasionale: Libretto famiglia” in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.
Una volta effettuato l’accesso è necessario selezionare il profilo “Prestatore”.
A partire dal 1° luglio 2024 i prestatori devono registrarsi prima sul servizio “MyINPS” del sito istituzionale, così da inserire e convalidare i dati di contatto:
- indirizzo e-mail / PEC;
- numero di telefono.
Cosa deve fare il privato utilizzatore
Il privato che ricorre a prestazioni occasionali deve anch’egli registrarsi sulla piattaforma INPS sopra indicata, selezionando tuttavia, dopo aver inserito la propria identità digitale, il profilo “Utilizzatore – Libretto famiglia”.
Per procedere al pagamento delle prestazioni l’utilizzatore alimenta il proprio portafoglio virtuale, versando le somme necessarie alla retribuzione e agli oneri assicurativi.
Procedure alternative di registrazione
Tanto il prestatore quanto l’utilizzatore, in alternativa all’invio telematico delle pratiche di iscrizione, possono rivolgersi al Contact Center INPS o avvalersi dell’assistenza di patronati e intermediari dell’Istituto muniti di apposita delega.
Cos’è il Libretto famiglia e come finanziarlo?
Il Libretto famiglia è uno strumento nominativo prefinanziato il cui obiettivo è permettere il pagamento delle prestazioni di lavoro occasionali e degli oneri assicurativi connessi.
Il Libretto è formato da titoli di pagamento del valore nominale di 10,00 euro necessari a retribuire le attività lavorative di durata non superiore a un’ora.
Per finanziare il Libretto l’utilizzatore versa le somme a mezzo:
- modello F24 Elide, con causale LIFA;
- portale dei pagamenti.
Del valore nominale di 10,00 euro di ogni titolo di pagamento (per prestazioni di durata fino a un’ora):
- 8 euro costituiscono il compenso del prestatore;
- 1,65 euro vengono accantonati per la contribuzione IVS alla Gestione Separata;
- 0,25 euro per il premio assicurativo INAIL;
- 0,10 euro per il finanziamento degli oneri gestionali.
Diritti e tutele del prestatore
Il prestatore ha diritto:
- al rispetto dei riposi previsti in materia di orario di lavoro;
- all’assicurazione invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS) con iscrizione alla Gestione separata INPS;
- all’assicurazione INAIL contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Cosa fare una volta effettuata la prestazione
Al termine della prestazione lavorativa e non oltre il terzo giorno del mese successivo allo svolgimento della prestazione stessa, l’utilizzatore è tenuto a comunicare (attraverso l’apposita piattaforma INPS):
- i dati identificativi del prestatore;
- il compenso pattuito;
- il luogo di svolgimento della prestazione;
- la durata;
- l’ambito di svolgimento;
- altre informazioni per la gestione del rapporto.
L’Istituto, entro il giorno 15 del mese successivo quello di svolgimento della prestazione, eroga direttamente i compensi pattuiti al soggetto prestatore, a seconda delle modalità di pagamento scelte da quest’ultimo in fase di registrazione.
Possibili ritardi negli accrediti di dicembre 2025
Con apposita news del 3 dicembre 2025 pubblicata sul portale “inps.it – INPS Comunica – Notizie”, l’Istituto avvisa gli utilizzatori del Libretto famiglia di possibili ritardi negli accrediti sul portafoglio elettronico, con riguardo ai versamenti effettuati tramite modello F24, nella seconda metà di dicembre.
A causa delle normative sul versamento dell’acconto IVA, rende noto INPS, i pagamenti F24 effettuati a fine anno vengono ripartiti agli enti percettori solo a “gennaio dell’anno successivo, come stabilito annualmente dall’Agenzia delle Entrate, d’intesa con la Banca d’Italia e la Ragioneria Generale dello Stato”.
Di conseguenza, per garantire “la regolare comunicazione e consuntivazione delle prestazioni lavorative previste tra la seconda metà di dicembre 2025 e i primi giorni di gennaio 2026” l’Istituto raccomanda agli utilizzatori di ricaricare il portafoglio elettronico (tramite F24) entro il 18 dicembre 2025.
In alternativa, resta sempre disponibile il canale di pagamento a mezzo PagoPa.
Senza disponibilità (importi insufficienti) sul portafoglio elettronico “non sarà possibile utilizzare questi strumenti e i datori di lavoro dovranno ricorrere ad altre forme di regolarizzazione del rapporto di lavoro”, conclude l’INPS.
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