Si tratta di un incremento dovuto alla necessità di aumentare il finanziamento al credito d’imposta finalizzato al riconoscimento della negoziazione assistita recentemente introdotta con la riforma del processo civile.
Le casse pubbliche, infatti, hanno bisogno di nuove risorse per legittimare dello sgravio di imposta a chi decida di avvalersi dello strumento presentato come alternativa alla risoluzione in giudizio della controversia. Specialmente, l’indirizzo potrebbe essere scelto dai coniugi ormai prossimi a certificare la separazione consensuale, che potranno accorciare i tempi di chiusura del procedimento.
Il rimedio identificato, alla fine, è sempre il solito: l’aumento del contributo unificato, che andrà a influenzare il costo delle causa civili in corso di apertura e svolgimento.
Ecco la tabella dei rincari
Il contributo da 43 euro passa a 47.
Il contributo da 98 euro passa a 108.
Il contributo da 237 euro passa a 261.
Il contributo da 518 euro passa a 570.
Il contributo da 759 euro passa a 835.
Il contributo da 1.214 euro passa a 1.335.
Il contributo da 1.686 euro passa a 1.885.
Il contributo da 851 euro passa a 936.
Quota fissa per i processi di esecuzione a 306 euro, con taglio del 50% per i rimanenti dibattimenti in corso. Rimane così, il costo dei processi mobiliari al di sotto dei 2500 euro di valore, che ammonterà a 47 euro, mentre alle cause di opposizione verrà richiesto un pagamento di 185 euro.
VAI AL TESTO UFFICIALE DELLA LEGGE DI STABILITA’ 2015 APPROVATO ALLA CAMERA
Vai allo speciale punto per punto
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento