Va sicuramente menzionato il blocco degli aumenti Iva per il 2020 e l’estensione del “bonus ricerca e sviluppo” alle attività di transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 ed altre attività innovative.
Diversi i crediti d’imposta che sono stati prorogati. Modificato il regime forfettario in particolare relativamente ai requisisti di accesso, introdotta la cosiddetta “plastic tax” per ridurre l’utilizzo dei manufatti in plastica monouso, e la “sugar tax” relativamente al consumo delle bevande contenenti edulcoranti aggiuntivi. Si segnala anche l’unificazione dell’Imu e della Tasi.
Analizziamo di seguito alcune tra le più rilevanti disposizioni contenute nel testo per i contribuenti.
>> Il testo della Legge di Bilancio in Gazzetta <<
Legge di Bilancio 2020: bloccati gli aumenti Iva
Sono stati scongiurati gli aumenti delle aliquote Iva previste per quest’anno, sono stati invece rimodulati quelli per gli anni successivi. Nel testo viene prevista la sterilizzazione completa per il 2020, e parziale dal 2021 degli aumenti delle aliquote Iva e accise (le cosiddette clausole di salvaguardia).
Per gli anni successivi, è previsto un aumento dell’Iva ridotta dal 10% al 12%, e un aumento dell’Iva ordinaria di 3 punti percentuali per il 2021 (al 25%) e di 1,5 punti percentuali (fino al 26,5%) a decorrere dal 2022.
Legge di Bilancio 2020: cedolare secca per contratti a canone concordato
Tra i tanti interventi nella manovra 2020, segnaliamo anche quello sulla “Cedolare Secca” per i contratti a canone concordato, in particolare e in via definitiva, per i suddetti contratti, a decorrere dal 2020, l’aliquota è stata fissata in misura ridotta al 10% (anziché al 15%).
Il regime della cedolare secca, come noto, è stato introdotto con riferimento all’affitto di abitazioni, e consente di “sottrarre” il reddito da locazione dall’Irpef ordinaria, comprese le addizionali regionali e comunali, assoggettandolo ad un’imposta sostitutiva del 21% (per i contratti “a canone libero”) o del 10% (in caso di contratti “a canone concordato”), sostitutiva anche dell’imposta di registro e di bollo.
Legge di Bilancio 2020: bonus ristrutturazioni, ecobonus e bonus mobili
Come ormai avviene da diversi anni, sono state prorogate le detrazioni per le spese relative a lavori di recupero edilizio, a interventi di efficienza energetica e all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati all’arredo di immobili ristrutturati.
E’ stata invece abrogata la disposizione prevista dal “decreto crescita” che aveva introdotto, per gli interventi di riqualificazione energetica e antisismica e per l’installazione di impianti fotovoltaici, il meccanismo dello “sconto” in fattura in luogo della detrazione spettante.
Secondo quanto previsto dal testo tale sconto è ora applicabile soltanto agli interventi di ristrutturazione importante di primo livello, per le parti comuni degli edifici condominiali, con un importo dei lavori pari almeno a 200mila euro.
Si chiama “bonus facciate” ed è la nuova detrazione del 90% per le spese effettuate nel 2020, relative a interventi, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici ubicati in determinate zone.
Sono ammessi all’agevolazione i soli interventi su strutture opache della facciata, balconi, ornamenti e fregi. La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Se i lavori non sono di sola pulitura o tinteggiatura esterna e influiscono dal punto di vista termico, o interessano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, devono soddisfare determinati requisiti previsti dai decreti del Ministero dello sviluppo economico relativamente ai valori della trasmittanza termica.
Entrando nel dettaglio delle proroghe, viene prevista la proroga fino al 31 dicembre 2020 dei bonus fiscali scaduti al 31 dicembre 2019, e in particolare della:
- detrazione per interventi di riqualificazione energetica di singole unità immobiliari. Resta ferma l’applicabilità fino al 31 dicembre 2021 dell’Ecobonus riguardante lavori energetici eseguiti su parti comuni condominiali e del Sismabonus, anch’esso in scadenza il 31 dicembre 2021;
- detrazione Irpef per gli interventi di recupero edilizio delle abitazioni, nella misura del 50% su un massimo di spese pari a 96.000 euro.
La proroga riguarda anche la detrazione del 50% per l’acquisto di abitazioni facenti parte di edifici interamente ristrutturati da imprese (detrazione da applicare sul 25% del prezzo d’acquisto, nel limite di 96.000 euro) la detrazione del 50% per l’acquisto e realizzazione di box pertinenti alle abitazioni.
Prorogata anche la detrazione Irpef per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+ (A per il forni), finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, e che si applicherà ancora, per un importo massimo di spesa di 10.000 euro.
Legge di Bilancio 2020: crediti d’imposta
Nell’ambito dei crediti d’imposta, è stato introdotto per il 2020, una nuova agevolazione per gli investimenti in ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative, quali quelle di design e ideazione estetica svolte dalle imprese dei settori tessile e moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile e arredo e della ceramica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari. La disciplina sostituisce il precedente credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo. Un decreto Mise dovrà definire le modalità attuative della norma.
Anche sulla formazione per il personale dipendente finalizzata all’acquisizione e al consolidamento di competenze nelle tecnologie rilevanti per la realizzazione del processo di trasformazione delle imprese previste dal “Piano nazionale industria 4.0”,è stato rimodulato il limite massimo annuale del credito d’imposta, la misura del bonus è incrementata al 60% se l’attività di formazione riguarda lavoratori svantaggiati o ultra svantaggiati.
Prorogato di un anno il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive nelle zone assistite ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Per il 2020, il credito d’imposta a favore delle edicole noto come “Bonus edicole” è esteso anche agli esercenti un’attività commerciale non esclusivamente rivolta alla vendita di giornali pur quando non rappresenta l’unico punto vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici nel comune di riferimento (lo scorso anno tali soggetti erano esclusi dal bonus).
Legge di Bilancio 2020: incentivi per i pagamenti elettronici
Nell’ambito della lotta all’evasione fiscale, tra le diverse misure, sono stati previsti rimborsi in denaro a chi, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa o professione, effettua abitualmente acquisti con strumenti di pagamento elettronici. Le modalità attuative saranno individuate da un decreto Mef, in particolare dovranno essere stabilite le forme di adesione volontaria, e le modalità di attribuzione dei premi, tenendo conto del volume e della frequenza degli acquisti. Dovranno inoltre essere individuati gli strumenti di pagamento elettronici destinatari della misura, e le attività rilevanti ai fini dell’attribuzione del premio.
Legge di Bilancio 2020: detrazioni Irpef in base al reddito
Dal 2020, per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 120mila euro, la detrazione per gli oneri previsti dall’articolo 15 del Tuir, spetta in misura pari al rapporto tra 240mila euro, meno il reddito complessivo, e 120mila euro. Oltre i 240mila euro di reddito, il beneficio si azzera.
Tra le detrazioni Irpef, si deve menzionare l’istituzione di una nuova del 19%, per le spese sostenute fino a un massimo di 1.000 euro (anche nell’interesse di familiari a carico), dai contribuenti con reddito complessivo non superiore a 36mila euro, per l’iscrizione annuale e l’abbonamento di ragazzi tra i 5 e i 18 anni a conservatori di musica, istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica legalmente riconosciute, scuole di musica iscritte nei registri regionali nonché, cori, bande, e scuole di musica riconosciuti.
Innalzato inoltre a 500 euro l’importo massimo detraibile delle spese veterinarie sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva.
Per poter fruire delle detrazioni Irpef del 19%, diventa obbligatorio utilizzare sistemi di pagamento tracciabili. Il vincolo non opera (quindi si potrà pagare in contanti) per i medicinali e i dispositivi medici, nonché per le prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.
Legge di Bilancio 2020: esenzione canone TV
Fissata stabilmente a 8mila euro annui la soglia reddituale per le persone con almeno 75 anni di età, che vogliono accedere all’esenzione dal pagamento del canone tv. Per il requisito previsto di non avere conviventi titolari di un reddito proprio, non rilevano i collaboratori domestici, colf e badanti.
Legge di Bilancio 2020: regime forfettario
Le modifiche al regime forfettario riguardano nello specifico le condizioni di accesso, è previsto un limite di 20mila euro di spese sostenute per il personale nell’anno precedente e l’esclusione per coloro che possiedono redditi di lavoro dipendente superiori a 30mila euro sempre nell’anno precedente.
Viene anche inserita una premialità, ovvero vengono ridotti di un anno i termini di decadenza dell’accertamento, per coloro i quali essendo nel regime forfettario, e pur non avendo l’obbligo, emettono esclusivamente fatture elettroniche. Si ricorda inoltre che è stata abrogata la disposizione che prevedeva, da quest’anno, l’imposta sostitutiva al 20% per le partite Iva con ricavi o compensi tra 65.001 e 100.000 euro.
Legge di Bilancio 2020: unificazione Imu Tasi
Sul fronte delle imposte locali, viene riscritta la disciplina delle imposte sugli immobili unificando a decorrere dal 2020 l’Imu e la Tasi (quest’ultima oggetto di definitiva abolizione) nella cosiddetta “nuova Imu”. Non sono state modificate le regole per quanto riguarda l’ambito soggettivo, nonché gli immobili sottoposti a tassazione. L’aliquota di base è fissata all’8,6 per mille, i comuni hanno la facoltà di azzerarla o innalzarla fino al 10,6 per mille. L’imposta si potrà pagare con modalità telematiche.
Ritorna dal 31 dicembre al 30 giugno, il temine per la presentazione della dichiarazione, quando sono intervenute variazioni rilevanti per la determinazione dell’imposta.
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