Legge 104, il lavoratore ha diritto alla tredicesima e ai premi

Differente la possibilità di fruizione dei buoni pasto

Redazione 16/01/18
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Il lavoratore che usufruisce dei permessi legati alle Legge 104 per accudire un parente o coniuge disabile o malato grave, ha diritto alla tredicesima e quattordicesima (se prevista) mensilità e ai premi di produzione.

Ricordiamo che è possibile una riduzione delle ferie e della tredicesima solo nel caso in cui i permessi della legge 104 siano cumulati con il congedo parentale o quello per la malattia del figlio.

In tutti gli altri casi non deve esserci alcun tipo di riduzione o decurtazione.

Il lavoratore che usufruisce dei permessi legati alla legge 104 ha diritto anche ai premi di produttività, ovviamente se sono stati raggiunti i risultati.

Diverso il discorso per quel che riguarda i buoni pasto: per averne diritto il lavoratore deve svolgere attività lavorativa effettiva sia al mattino sia al pomeriggio con una pausa non maggiore di 2 ore e non inferiore a 30 minuti.

Secondo la normativa di riferimento i permessi legati alla legge 104 non possono aver valore come attività lavorativa.

Ricordiamo anche che con l’ordinanza n. 14187/2017 i giudici della corte di Cassazione hanno confermato che il dipendente che usufruisce dei giorni di permesso legati alla legge 104, matura le ferie anche durante i giorni di permesso quando è assente dall’azienda.

Nel testo dell’ordinanza i giudici precisano che “il diritto alle ferie assicurato dall’art. 36, u.c. garantisce il ristoro delle energie a fronte della prestazione lavorativa svolta, e che tale ristoro si rende nei fatti necessario anche a fronte dell’assistenza ad un invalido, che comporta un aggravio in termini di dispendio di risorse fisiche e psichiche”.

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