Kawasaki J300

Nel 2014, quando Kawasaki presentò il suo scooter J300, questo modello fece parlare molto di sé, in quanto si trattava del primo scooter della Casa di Akashi pensato per il mercato europeo. Nel corso di questi due anni il J300 ha avuto un discreto successo nel nostro Paese, vendendo 1.027 esemplari nel 2014 e 906 nel 2015.

Negli ultimi mesi però, alcuni dei proprietari iniziavano a lamentarsi di diversi problemi al loro veicolo. In particolare avvertivano che l’indicatore della benzina non segnalava correttamente la quantità residua, occasionalmente lo scooter si spegneva all’improvviso ai bassi regimi e, come se tutto ciò non bastasse, una volta spento il veicolo a motore caldo questo non si riaccendeva più per alcuni minuti. Tutto ciò senza nessun “segno premonitore” o alcuna spia accesa! Problemi noti anche a Kawasaki, che per risolverli ha indetto una campagna di richiamo.

Come si legge sul sito del Ministero dei trasporti, il richiamo coinvolge 1.927 scooter (ovvero quasi tutti quelli venduti nel nostro Paese), sia nella versione “base” o nella Special Edition (caratterizzata dalla livrea racing), prodotti nel 2014 e nel 2015. I veicoli interessati dalla campagna sono quelli con numero di telaio compreso tra RGSC40000E1000101 e RGSC40000E 1700268 e da RGSC40000F2200101 a RGSC40000E 2900120. I proprietari sono invitati a portare il proprio J300 presso una concessionaria Kawasaki, dove verrà effettuato un aggiornamento del software della centralina che eliminerà i problemi. 

da: motociclismo.it

Redazione MotoriOggi

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