Inps casse vuote, dal 2015 niente soldi per pagare le pensioni degli italiani

Erica Venditti 23/04/13
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Il presidente del SuperInps Mastrapasqua il 22 marzo ha scritto una lettera allarmante, il testo in sintesi dice che dal 2015 potrebbero non esserci più i soldi per pagare le pensioni degli italiani.
Solo una minaccia o una triste realtà a cui si andrà incontro?
Purtroppo i dati sui bilanci del neonato SuperInps non sono per nulla confortanti, dopo la fusione voluta con il Salva Italia, tra Inps, Inpdap e Enpals, vi è stato il tracollo dell’Inps, l’unione ha portato all’ente pensionistico costi insostenibili e se non verranno fatti interventi di carattere urgente, le casse saranno presto vuote.
Il paradosso? L’Inps ha perso 10 miliardi solo lo scorso anno e il suo patrimonio è crollato da 41 a 15,4 mld, il buco dell’Inpdap è stato generato proprio dallo Stato che non adempie al pagamento dei contributi ai propri dipendenti, la stessa amministrazione statale che risulta arcigna con le aziende in mora, e poi benevola con sé stessa. Non avendo pagato, ha usato la strategia dell’unione con l’Inps, creando un buco enorme.
In sostanza è necessario affinché l’Istituto possa stare in piedi che qualcuno/qualcosa copra l’ammanco, da qui il timore che chiunque approderà a Palazzo Chigi possa pensare alla decima riforma sulle pensioni. A cosa servirà? A penalizzare sempre i soliti noti, infatti esistono poche strade percorribili per risollevare le entrate, e tutte a sfavore dei cittadini: aumentare le tasse, posticipare, ancora, i pagamenti delle pensioni stesse, tagliare, non si capisce più dove visto che ormai sono già ridotte all’osso, le prestazioni sociali.
Nelle simulazioni dell’istituto sono infatti già rientrati anche i tagli che hanno portato i cittadini a non ricevere più il Cud per posta ma solamente online. Cosa ci si dovrà ancora aspettare?

Erica Venditti

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