Sul ddl anticorruzione attualmente in discussione alla Camera, il governo è finito sotto per soli quattro voti, su un emendamento inizialmente presentato dal Pd, poi ritirato, ma che è stato fatto proprio dall’Idv. La norma prevede che “l’omissione del versamento del compenso da parte del dipendente pubblico indebito percettore costituisce ipotesi di responsabilità erariale soggetta alla giurisdizione della Corte dei conti”. I sì sono stati 237, i no 233. Il governo e i relatori avevano dato parere negativo.
Sullo spending review, invece, il governo è stato battuto in commissione Bilancio e Finanze, al Senato, su un emendamento anche questo presentato dal Pd.
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