Fine stato di emergenza: cosa cambia da oggi 1° aprile, tutte le regole

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Il 31 marzo ha segnato la fine stato di emergenza covid, e con esso cessano alcune delle restrizioni attualmente in vigore. Si torna gradualmente alla normalità.

Il nuovo Decreto Covid approvato durante il CdM del 17 marzo e contenente le nuove misure per la ripartenza è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Si tratta del Decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 recante “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza“.

Insomma, ci si prepara al superamento della crisi pandemica e a un’estate senza particolari restrizioni.

Cosa succede quindi da oggi 1° aprile? La notizia più importante è sicuramente la graduale eliminazione del Green Pass. A partire da questa data cessa l’obbligo del Super green Pass sul luogo di lavoro per gli over 50, anticipata rispetto alla data del 15 giugno, e non sarà più necessario il Green Pass per il trasporto pubblico locale e per l’accesso a uffici pubblici e negozi.

Con la fine dello stato di emergenza addio inoltre alla divisione in colori delle regioni e alla struttura commissariale del generale Figliuolo, i cui compiti passeranno al Ministero della Difesa fino a fine anno e poi al Ministero della Salute.

Dal 1° maggio invece potremo dire addio al Green Pass, base e super. A partire da questa data non sarà più necessario esibirlo, e cesserà anche l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso.

Vediamo quindi tutte le novità in arrivo con la fine dello stato d’emergenza.

Leggi anche “Stato di emergenza fino al 31 dicembre: nessun legame con la pandemia Covid. Ecco perché”

Fine stato di emergenza il 31 marzo

Come anticipato, il 31 marzo termina lo stato d’emergenza. Questo vuol dire in primis la fine del sistema a colori delle regioni che ha diviso i territori del paese in diverse zone di rischio in base a diversi criteri, quali l’incidenza settimanale dei contagi e l’occupazione dei posti letto in reparti Covid e in terapia intensiva.

Il 31 marzo cessa di essere operativa anche la struttura del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, al cui vertice era stato nominato il Generale Figliuolo, subentrato a Domenico Arcuri. La struttura convergerà in una unità ad hoc del Ministero della Difesa, per poi confluire dal 1° gennaio 2023 nel Ministero della Salute. La struttura, rimaneggiata, ha tra i suoi compiti il completamento della campagna vaccinale e l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia in risposta a possibili aggravamenti del contesto epidemiologico
nazionale.

Fine stato di emergenza: come cambia il Green Pass dal 1° aprile 

Secondo quanto stabilito dal Decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, dal 1° aprile non sarà più necessario il Green Pass per alcune attività. In particolare, a partire da questa data, non servirà più la Certificazione verde per:

  • trasporto pubblico locale (resta per il trasporto a lunga percorrenza),
  • uffici pubblici;
  • banche;
  • Poste;
  • negozi;
  • musei, parchi archeologici, mostre, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura;
  • servizi di ristorazione (bar o ristoranti) all’aperto.

Dal 1° al 30 aprile 2022 il Green Pass base sarà ancora necessario per:

  • mense e catering continuativo su base contrattuale;
  • servizi di ristorazione svolti al banco o al tavolo, al chiuso, da qualsiasi esercizio, ad eccezione dei servizi di ristorazione all’interno di alberghi e di altre strutture ricettive riservati esclusivamente ai clienti ivi alloggiati;
  • concorsi pubblici;
  • corsi di formazione pubblici e privati;
  • colloqui visivi in presenza con i detenuti e gli internati, all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori;
  • partecipazione del pubblico agli spettacoli aperti al pubblico, nonché agli eventi e alle competizioni sportivi, che si svolgono all’aperto;
  • personale scolastico e universitario;
  • accesso ai luoghi di lavoro nel pubblico e nel privato;
  • trasporto di lunga percorrenza.

Cessa l’obbligo del Super Green Pass per i lavoratori over 50. Per l’accesso al luogo di lavoro basterà solo il tampone, rimarrà tuttavia la sanzione per il mancato rispetto dell’obbligo vaccinale fino al 15 giugno.

Sempre dal 1° aprile torna al 100% la capienza consentita negli stadi, e per accedervi basterà il Green Pass base. Per quanto riguarda la scuola invece decade l’obbligo di quarantena per i contatti stretti, saranno in dad solo gli alunni positivi.

Scarica il testo del nuovo Decreto Covid in pdf

Fine dello stato di emergenza: come cambia il Super Green Pass dal 1° aprile

Dal 1° al 30 aprile 2022 il Super green Pass sarà richiesto solo per:

  • piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e di contatto, centri benessere;
  • convegni e congressi;
  • centri culturali, centri sociali e ricreativi, per le attività che si svolgono al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;
  • feste comunque denominate, conseguenti e non conseguenti alle cerimonie civili o religiose, nonché eventi a queste assimilati che si svolgono al chiuso;
  • attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
  • attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati;
  • partecipazione del pubblico agli spettacoli aperti al pubblico, nonché agli eventi e alle competizioni sportivi, che si svolgono al chiuso.

Green pass e mascherine addio dal 1° maggio

Dal 1° maggio cesserà l’obbligo di mostrare il Green Pass, sia nella versione base che in quella rafforzata, in tutti i luoghi che lo richiedono. Le uniche eccezioni riguardano:

  • le uscite temporanee degli ospiti delle RSA, per cui il Green Pass base sarà richiesto fino al 31 dicembre 2022;
  • accesso dei visitatori a strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie, hospice e reparti di degenza in strutture ospedaliere, per cui servirà il Super green Pass sempre fino al 31 dicembre 2022.

Sempre a partire dal 1° maggio finirà anche l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso.

Fine dello stato di emergenza: obbligo vaccinale

Fino al 15 giugno 2022 resta in vigore l’obbligo vaccinale per:

  • personale scolastico;
  • personale del comparto sicurezza, difesa, polizia penitenziaria;
  • personale delle università.

Per quanto riguarda il personale sanitario l’obbligo resta invece fino al 31 dicembre 2022.

Fine dello stato di emergenza: isolamento e auto-sorveglianza

Dal 1° aprile le disposizioni sull’auto-sorveglianza in vigore attualmente solo per chi ha ricevuto la terza dose o chi ha ricevuto la seconda da meno di 4 mesi si applicheranno a tutti. Da questa data, quindi, coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2 dovranno indossare per 10 giorni le mascherine FFP2 al chiuso o in presenza di assembramenti, e dovranno effettuare un tampone alla comparsa dei sintomi.

Confermato l’isolamento per i soggetti positivi al SARS-CoV-2 fino all’accertamento della guarigione.

In ambito scolastico, dal 1° aprile la quarantena sarà disposta solo per gli studenti positivi, così come la dad, mentre gli altri studenti potranno continuare a frequentare in presenza con mascherina FFP2.

Fine dello stato di emergenza: smart working al 30 giugno

Viene prolungata la possibilità per le aziende del settore privato di ricorrere allo smart working semplificato fino al 30 giugno 2022. Fino a quella data non servirà quindi l’accordo individuale tra lavoratore e datore di lavoro.

Salta invece la proroga della possibilità per i lavoratori fragili di svolgere il lavoro in modalità agile, inizialmente inserita in bozza. Dal 1° aprile i lavoratori fragili torneranno in presenza, mentre resta fino al 30 giugno la sorveglianza sanitaria eccezionale per i lavoratori maggiormente a rischio in caso di contagio da Covid-19.

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Alessandro Sodano

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