Fattura elettronica: obbligo anche per i forfettari

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Obbligo di fatturazione elettronica anche per i soggetti in regime forfettario. Pare ormai definita la questione che l’obbligo della fattura elettronica si applichi anche per i soggetti in regime di tassazione agevolata (cd. “forfettari”), già dal prossimo anno. Dunque, pare ormai definitivo l’anticipo di tale obbligo dal 2022. Il Governo, si ricorda, aveva chiesto per tutti i contribuenti in regime di tassazione piatta, in deroga alle vigenti disposizioni contenute nella Direttiva comunitaria in materia di IVA agli articoli 218 e 232, che l’obbligo della fatturazione elettronica venisse differito al 2024.

Ora si deve attendere l’approvazione del Consiglio europeo che la formalizzerà con una decisione che verrà poi pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, dopo di che sarà necessaria una variazione della normativa fiscale nazionale.

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Fattura elettronica: proroga estesa al 2024

Prorogata dall’UE al 2024 l’autorizzazione all’Italia relativamente all’obbligo di e-fattura. Il 31 dicembre 2021 infatti sarebbe scaduta la deroga concessa all’Italia, con la decisione di esecuzione (UE) 2018/593 del Consiglio dall’Unione Europea datata 16 aprile 2018, ai fini dell’introduzione di una misura di deroga agli articoli 218 e 232 della direttiva 2006/112/CE (“misura speciale”) al fine di attuare la fatturazione elettronica obbligatoria per tutti i soggetti passivi stabiliti sul territorio italiano.

La deroga triennale, concessa sino al 31 dicembre 2021, conteneva una eccezione per i soggetti passivi che si avvalgono della franchigia per le piccole imprese e, per l’effetto, dei contribuenti IVA assoggettati al regime forfetario. A tal proposito, l’art. 1, co. 3 del D.Lgs. n. 127 del 2015, nel definire il perimetro soggettivo di operatività della fattura elettronica, esclude dall’obbligo i contribuenti che rientrano nel cosiddetto “regime di vantaggio” di cui all’art. 27, co. 1 e 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98, e quelli che applicano il regime forfettario di cui all’art. 1, co. da 54 a 89, della L. 23 dicembre 2014, n. 190.

In vista dell’approssimarsi del termine inizialmente concesso per l’operatività della deroga, con lettera protocollata dalla Commissione il 31 marzo 2021, l’Italia ha chiesto l’autorizzazione di continuare ad applicarla per proseguire sulla strada intrapresa della fatturazione elettronica obbligatoria. Con il medesimo documento, è stata chiesta altresì l’autorizzazione ad estendere l’ambito di applicazione della misura speciale ai soggetti passivi che si avvalgono della franchigia per le piccole imprese (in questo modo potendo ricomprendere nel perimetro applicativo tutti i contribuenti ad oggi esonerati).

Con lettera del 13 settembre 2021 la Commissione ha comunicato all’Italia che disponeva di tutte le informazioni necessarie per l’esame della richiesta.

Fattura elettronica forfettari: perché

Perché il Governo ha deciso di anticipare l’estensione dell’obbligo della fatturazione elettronica dal 2022? Ebbene, la riduzione dell’evasione in materia di IVA è la principale motivazione che ha portato il legislatore nazionale a proporre l’estensione della fattura elettronica alle partite IVA minori. In particolare, l’esecutivo intende puntare sul contrasto di interessi tra chi non fattura e i consumatori finali, rendendo conveniente chiedere la ricevuta fiscale, la fattura o lo scontrino

Dunque, attraverso l’utilizzo della fatturazione elettronica l’Agenzia delle entrate potrà acquisire in tempo reale le informazioni relative alla fatturazione per il monitoraggio dei flussi di fatturazione e il mantenimento dei requisiti per rimanere nel regime di favore dei forfettari.

Forfettari: il requisito reddituale

Per poter rimanere nel regime forfettario, si ricorda, occorre avere soglia unica di ricavi e compensi inferiori a 65.000 euro, indipendentemente dall’attività esercitata, precisando che in caso di svolgimento di più attività, ai fini dell’applicazione del regime forfetario, il limite è riferito alla somma dei ricavi e dei compensi derivanti dalle diverse attività esercitate.

Si ricorda, a tal proposito, che un’altra causa di esclusione si configura quando il contribuente forfettario è socio di una società e ricorrono, congiuntamente, le seguenti due condizioni:

  • abbia il possesso, diretto o indiretto di una partecipazione di controllo nella società,
  • la società svolga una attività economica direttamente o indirettamente riconducibile a quelle svolte dal socio forfettario. Questo per evitare sofisticati frazionamenti delle attività d’impresa o di lavoro autonomo svolte o artificiose trasformazioni di attività di lavoro dipendente in attività di lavoro autonomo.

Fattura elettronica forfettari: da quando

Non c’è ancora una data certa di avvio del passaggio dal cartaceo alla fatturazione elettronica.

A livello legislativo i passi sono i seguenti:

  • ottenere il via libera definitivo in uno dei prossimi Consigli dell’Unione Europea;
  • pubblicazione del via libera sulla Gazzetta ufficiale comunitaria;
  • norma di diritto italiano che inserisce questo obbligo nel nostro ordinamento e qui un’occasione per il Governo è rappresentata dalla legge di bilancio 2022.

Visti i passaggi necessari per rendere operativa la fatturazione elettronica anche ai forfettari, verosimilmente, l’entrata in vigore di questa consistente novità non ci sarà dal 1° gennaio 2022 ma in una fase successiva.

Autofattura elettronica: obbligatoria dal 1° gennaio 2022. Istruzioni

Daniele Bonaddio

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