Dodge Challenger Mopar, la prova

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Il sogno continua. In America. È quello delle muscle car, una definizione che dice subito tutto. Si tratta di auto dalla linea maschia, dai motori pieni di cavalli e dalla storia che spesso è stata segnata da più di un’apparizione a Hollywood. È il caso della Dodge Challenger, immortalata dal film Vanishing Point, del 1971, che noi abbiamo provato nella versione moderna e con l’allestimento Mopar.

Linea e motore

Non tradisce la tradizione. Ci sono linee secche che la squadrano come un blocco di marmo unico, ne accentuano la larghezza, la presenza. In cima al cofano la presa d’aria, la fiancata ha cerchi da 20 pollici a cinque razze, dietro un accenno di spoiler, sul bagagliaio. Sotto c’è il 5.7 V8 Hemi. In America, un assegno circolare. Di base ha 375 cv, ma con il Kit Scat 3 Mopar, che cambia testa dei cilindri, condotti d’aspirazione più altri piccoli particolari, si arriva a 450 cv. Il cambio è automatico a 8 rapporti, gestibili anche dalla paddle al volante.

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La prova

Siamo al Las Vegas Motor Speedway. Dentro, nella strip, stanno correndo i dragster. Noi troviamo la Challenger R/T nel paddock. E da lì cominciamo la nostra prova. Il V8 Hemi al via suona come una mandria di bufali in arrivo, o almeno così ci sembra. Lasciamo il controllo di trazione e delle sospensioni in «Sport Mode» e via. Sentire una stazza di quasi 1.900 kg, altro che ricerca della leggerezza, muoversi con un impaccio molto relativo è la prima sorpresa. La seconda riguarda il cambio ZF, che non sarà un doppia frizione, ma rende la vita semplice senza attese da FS nel passaggio da un rapporto all’altro. Ottimo. Usiamo le paddle dietro il volante. Il bello è sentire la potenza aspirata del V8 salire come un’onda da surf, piena, selvaggia, libera. Si sente il posteriore che vuole cominciare a fumare, ed è trattenuto solo dal controllo della trazione. Un accenno di sovrasterzo e nulla più. Un animale in gabbia. Allora stacco tutto. E la Challenger scodinzola felice come a dimostrare per cosa è nata. Per poco, test finito. Prima di lasciare gli pneumatici tra le curve. Inutile ogni paragone con le europee supercattive, Mercedes AMG o BMW M. Qui è, ancora, un’altra storia. A Stelle e Strisce. Per circa 50.000 dollari. Ma la Challenger base parte da 27.000 dollari. Anche questa è un’altra storia. da: corriere.it Maurizio Spinali 

Redazione MotoriOggi

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