Disoccupazione agricola 2023: regole, importi, durata, come richiederla

Paolo Ballanti 26/10/23
Scarica PDF Stampa

Una delle attività dell’Inps è la tutela economica dei lavoratori che, a causa di alcune circostanze (come la disoccupazione involontaria), non riescano a lavorare e quindi a percepire lo stipendio: tra queste rientra appunto la disoccupazione agricola 2023 nei casi di perdita del lavoro in ambito agricolo.

Si tratta di un sussidio erogato a sostegno del reddito di alcune tipologie di lavoratori, come gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato e altre figure equiparate a questi.

Leggi anche >> “Naspi stagionali 2023: beneficiari, come richiederla e regole di calcolo

Ovviamente il diritto o meno al beneficio va di pari passo con la presenza o assenza di alcuni requisiti specifici (di professione, giornate lavorate, ecc).

Analizziamo quest’ultima in dettaglio.

Indice

A chi spetta la Disoccupazione agricola 2023

La disoccupazione agricola, come intuibile dal nome, spetta ai lavoratori agricoli dipendenti e le figure equiparate. In particolare:

  • operai agricoli a tempo determinato, iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti;
  • operai agricoli a tempo indeterminato, assunti o licenziati nel corso dell’anno civile, dando luogo così a eventuali periodi di mancata occupazione al di fuori del contratto di lavoro;
  • piccoli coloni;
  • compartecipanti familiari;
  • piccoli coltivatori diretti che integrano fino a 51 le giornate di iscrizione negli elenchi nominativi grazie ai versamenti volontari.

Per avere una panoramica del rapporto di lavoro agricolo (ccnl, collaborazioni occasionali, assunzioni, decontribuzioni, voucher e sussidi), consigliamo il libro “I rapporti di lavoro in agricoltura“.

Gli esclusi dalla Disoccupazione agricola 2023

Al contrario, sono esclusi dall’indennità:

  • quanti presentano la domanda oltre i termini previsti;
  • lavoratori iscritti in una delle gestioni autonome o nella Gestione Separata per l’intero anno o, in alternativa, per parte dell’anno ma con un numero di giornate lavorative rientranti nel periodo di iscrizione superiore a quelle di lavoro dipendente;
  • lavoratori già titolari di pensione diretta alla data del 1° gennaio dell’anno di competenza della prestazione (in caso di pensionamento durante l’anno, il numero delle giornate indennizzate per disoccupazione agricola viene riproporzionato rispetto ai mesi antecedenti la decorrenza della pensione);
  • lavoratori che hanno svolto prevalentemente, nell’anno o nel biennio antecedente la domanda, attività di lavoro dipendente non agricolo;
  • lavoratori che si dimettono volontariamente, escluse le lavoratrici madri che si dimettono nel corso del periodo puerperio (ovvero i padri lavoratori), nonché quanti si dimettono per giusta causa;
  • lavoratori cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale.

E’ importante precisare che dal 1° gennaio 2022 rientrano sotto la tutela della NASpI gli operai agricoli a tempo indeterminato impiegati nelle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci.

Disoccupazione agricola 2023: i requisiti

L’indennità di disoccupazione spetta in presenza di una serie di requisiti che, come descritto nella tabella seguente, sono diversi a seconda che si tratti di operai agricoli a tempo indeterminato o, al contrario, a termine:

Operai agricoliRequisiti
A tempo indeterminato 1) Anzianità assicurativa di almeno due anni come dipendenti agricoli;
2) Almeno 102 contributi giornalieri accreditati nell’anno di presentazione della domanda ed in quello precedente
A tempo determinato (disoccupazione ordinaria)Almeno 102 contributi giornalieri accreditati nell’anno di presentazione della domanda ed in quello precedente
A tempo determinato (disoccupazione speciale)1) Almeno 101 giornate di lavoro nell’anno cui si riferisce la prestazione;
Almeno 151 giornate di lavoro nell’anno cui si riferisce la prestazione

Quanto dura la Disoccupazione agricola 2023

L’indennità di disoccupazione agricola spetta per un numero di giornate corrispondenti a quelle lavorate, nel rispetto del limite massimo di 365 giornate annue.

Dal totale delle giornate indennizzabili devono essere sottratte:

  • le giornate di lavoro dipendente agricolo e non agricolo;
  • le giornate di lavoro in proprio agricolo e non agricolo;
  • le giornate indennizzabili a titolo di malattia, maternità ed infortunio;
  • le giornate qualificate come non indennizzabili, ad esempio quelle successive all’espatrio definitivo.

Importo della Disoccupazione agricola 2023

La disoccupazione agricola spetta in misura pari al 40% della retribuzione di riferimento. Dall’importo in questione dev’essere recuperato il 9% dell’indennità giornaliera di disoccupazione, a titolo di contributo di solidarietà, per un massimo di 150 giorni.

Per gli operai agricoli a tempo indeterminato, l’indennità è erogata per un importo pari al 30% della retribuzione effettiva, senza che operi in questo caso la trattenuta per contributo di solidarietà.

Come viene pagata la Disoccupazione agricola

Al pari di quanto avviene per la NASpI, la disoccupazione agricola è riconosciuta dall’Inps direttamente al beneficiario. Tuttavia, invece che essere erogata mensilmente (come la NASpI) la prestazione è liquidata in un’unica soluzione.

In sede di trasmissione della domanda, l’interessato è tenuto ad indicare la modalità di pagamento delle somme, tra:

  • accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale, carta di pagamento prepagata dotata di iban;
  • bonifico domiciliato presso gli uffici postali.

I contributi figurativi della Disoccupazione agricola

Al pagamento dell’indennità si accompagna l’accredito dei contributi figurativi, calcolati detraendo dal parametro 270 (pari all’anno intero ai fini pensionistici), le giornate lavorate e quelle già indennizzate ad altro titolo.

L’importanza di vedersi accreditata la contribuzione figurativa risiede nel fatto che, in questo modo, i periodi coperti dall’indennità di disoccupazione saranno utili ai fini:

  • della misura e del diritto alla pensione di vecchiaia, di invalidità e ai superstiti;
  • della misura della pensione anticipata.

Disoccupazione agricola 2023: come fare domanda

L’accesso all’indennità di disoccupazione agricola è subordinato all’invio all’Inps dell’apposita domanda online.

A tal proposito è necessario collegarsi al portale “inps.it > Lavoro > Disoccupazione agricola: indennità erogata in unica soluzione per i lavoratori agricoli autonomi” in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.

>> Sappi che puoi usare la CIE al posto dello SPID

In alternativa è possibile trasmettere l’istanza:

  • chiamando il Contact center al numero 803.164 (gratuito da rete fissa) ovvero allo 06.164.164 da rete mobile;
  • rivolgendosi agli enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

Disoccupazione agricola 2023: tempi di pagamento Inps

L’istanza di accesso alla disoccupazione agricola dev’essere trasmessa all’Inps nella finestra temporale 1° gennaio-31 marzo dell’anno successivo quello in cui si è verificata la perdita del lavoro.

Il mancato rispetto dei termini citati comporta la decadenza dal diritto al sussidio.
 

Per restare aggiornato sulle novità in tema di welfare e sussidi Inps puoi iscriverti gratis alla Newsletter di LeggiOggi, compilando il form qui sotto:

Iscriviti alla newsletter aoqzlwlnnk1v21gh
Iscrizione completata

Grazie per esserti iscritto alla newsletter.

Seguici sui social


(Foto di copertina: istock/AleksandarGeorgiev)

Paolo Ballanti