Dichiarazione dei redditi 2023: quali documenti portare a Caf e professionisti

Paolo Ballanti 15/05/23
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Quali documenti servono per la dichiarazione dei redditi 2023? I contribuenti tenuti alla presentazione del modello 730 2023 riguardante i redditi 2022 possono occuparsi direttamente del controllo e dell’invio all’Agenzia entrate tramite 730 precompilato o, al contrario, rivolgersi ad un Caf o professionista abilitato.

In quest’ultima ipotesi l’interessato è prima di tutto obbligato a presentare, in busta chiusa, il modello 730-1 con la scelta relativa alla destinazione dell’8, 5 e 2 per mille dell’Irpef. La consegna della scheda è prevista anche se il contribuente non esprime alcuna scelta. Semplicemente, in tal caso, dovranno essere riportati il codice fiscale e i dati anagrafici.

In aggiunta si è tenuti ad esibire “la documentazione necessaria per verificare la conformità dei dati riportati nella dichiarazione” (istruzioni AE). Il contribuente conserva la documentazione in originale mentre il Caf – professionista ne conserva copia che può essere trasmessa, su richiesta, all’Agenzia entrate.

In generale, il contribuente fornisce tutti i documenti che dimostrano il diritto alle deduzioni e detrazioni richieste in dichiarazione. Gli stessi devono essere conservati fino al 31 dicembre 2027, termine entro il quale l’amministrazione fiscale può richiederli.

Gli intermediari, ricevuto il materiale, verificano che i dati riportati nel 730 siano conformi e rilasciano, per ogni dichiarazione, un visto di conformità. Analizziamo in dettaglio i principali documenti da fornire per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi tramite intermediario.

Indice

Dichiarazione dei redditi 2023: dati del contribuente

Con riferimento ai dati iniziali da indicare nel modello 730 è necessario fornire al Caf – professionista:

  • Fotocopia del codice fiscale del contribuente, del coniuge e dei familiari a carico, anche se cittadini comunitari o extra-UE;
  • Fotocopia del documento di identità del dichiarante;
  • Numero di telefono cellulare;
  • Numero di telefono fisso;
  • Dati del datore di lavoro che effettuerà il conguaglio 730 in busta paga.

È altresì necessario, con riguardo all’ex coniuge, fornire la sentenza di separazione e il codice fiscale di quest’ultimo.

Per saperne di più sulle spese detraibili e deducibili in dichiarazione dei redditi consigliamo questo e-book di FiscoeTasse: “730/2023 e spese detraibili e crediti d’imposta (eBook)”

Dichiarazione dei redditi 2023: redditi di lavoro dipendente, pensioni ed assimilati

Al fine di controllare e / o modificare i dati riguardanti i redditi di lavoro dipendente, pensione ed assimilati, l’intermediario dovrà avere a disposizione:

  • Certificazione Unica (CU);
  • Certificato delle pensioni estere;
  • Assegni periodici corrisposti dal coniuge, in base a sentenza di separazione o divorzio;
  • Attestazione del datore di lavoro per quanto concerne le somme corrisposte ai lavoratori domestici.

Dichiarazione dei redditi 2023: terreni e fabbricati

Con riguardo a terreni e fabbricati è richiesto:

  • Visura catastale;
  • Atti o contratti di compravendita, donazione, divisione, successione;
  • Contratti di locazione Legge numero 431/1998;
  • Canone da immobili affittati;
  • Copia F24 per il versamento dell’IMU, relativi all’anno 2022.

Nei confronti di quanti abbiano scelto la cedolare secca il materiale comprende:

  • Ricevuta della raccomandata inviata all’inquilino;
  • Copia del contratto;
  • F24;
  • Modello SIRIA;
  • Modello 69.

Dichiarazione dei redditi 2023: altri redditi

Se il contribuente ha percepito altri redditi, diversi da quelli sopra citati, fornirà al Caf – professionista, ad esempio, i corrispettivi per lottizzazione terreni o cessione di immobili avvenuti negli ultimi 5 anni nonché i redditi diversi percepiti dagli eredi.

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Dichiarazione dei redditi 2023: spese detraibili e deducibili

La maggior parte dei documenti da fornire per l’elaborazione del 730 riguarda le spese detraibili – deducibili.
Ricordiamo che le prime hanno l’obiettivo di abbattere l’Irpef lorda (calcolata in funzione del reddito complessivo del contribuente), mentre le seconde agiscono a monte, diminuendo direttamente il reddito complessivo su cui sarà poi determinata l’imposta lorda.

Un discorso a parte merita la documentazione necessaria per le detrazioni soggette all’obbligo di pagamento con strumenti tracciabili.

Pagamento con strumenti tracciabili
Per poter ottenere le detrazioni Irpef pari al 19% delle spese normativamente previste è obbligatorio utilizzare sistemi di pagamento tracciabili quali, ad esempio:

  • Assegni;
  • Bonifici;
  • Carte di credito;
  • Bancomat;
  • Smartphone con app collegate ai conti correnti.

Il contribuente può dimostrare l’utilizzo del mezzo di pagamento tracciabile, in alternativa, mediante:

  • Annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del percettore delle somme che cede il bene o effettua la prestazione di servizio;
  • Ricevuta della carta di debito o della carta di credito, copia del bollettino postale, MAV dei pagamenti con PagoPA ed estratto conto.

Con riguardo ai pagamenti con app via smartphone è necessario:

  • Il documento fiscale che attesti l’onere sostenuto;
  • La documentazione a riprova che il pagamento stesso è avvenuto per il tramite dell’app (ad esempio il messaggio di posta elettronica o della piattaforma su si effettuano le operazioni) o, in alternativa, l’estratto conto della banca cui l’app è collegata.

Quando non opera l’obbligo degli strumenti tracciabili
L’obbligo di utilizzare strumenti tracciabili non opera per:

  • Medicinali e dispositivi medici;
  • Prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale;
  • Oneri detraibili con percentuali diverse dal 19%;
  • Oneri deducibili.

Dichiarazione dei redditi 2023: detrazioni casa

Nell’universo delle detrazioni fiscali, quelle legate alle spese di ristrutturazione, riqualificazione energetica ed altri interventi riguardanti gli immobili residenziali rivestono grande importanza. Tra i documenti da fornire figurano:

  • Quietanza di versamento degli interessi per mutui casa, atto di acquisto, atto di mutuo;
  • Contratto di locazione;
  • Fatture pagate al notaio per l’atto di acquisto e la stipula del mutuo;
  • Fattura pagata all’agenzia immobiliare per l’acquisto della prima casa;
  • Documentazione riguardante il bonus facciate e le ristrutturazioni edilizie, come bonifici, autorizzazioni, fatture, comunicazioni di inizio lavori;
  • Documentazione per spese di risparmio energetico, quali bonifici, fatture, ricevuta di invio comunicazione ad ENEA;
  • Per quanto riguarda il bonus mobili è necessaria la documentazione che attesti l’avvio delle opere di ristrutturazione, nonché fatture relative alle spese sostenute per l’arredo, con l’indicazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti ed ancora ricevute dei bonifici bancari e postali relativi al pagamento delle fatture, ricevute di avvenuta transazione con riguardo ai pagamenti con carte di credito o di debito, estratti conto;
  • Per l’acquisto dell’abitazione principale in leasing si richiama il contratto stesso di leasing, la certificazione rilasciata dalla società di leasing attestante l’ammontare dei canoni pagati oltre all’autocertificazione in cui si dichiara di aver adibito l’immobile ad abitazione principale entro un anno dalla consegna.

Dichiarazione dei redditi 2023: Superbonus 110%

Merita un paragrafo a parte l’elenco dei documenti necessari ai fini della detrazione delle spese rientranti nel superbonus 110%.

Possesso dell’immobile
Innanzitutto, al fine di provare il possesso dell’immobile è necessario:

  • Visura catastale;
  • Preliminare di compravendita (per i lavori su immobili non ancora di proprietà);
  • Certificato di stato di famiglia o dichiarazione sostitutiva del familiare convivente con il proprietario dell’immobile, dalla data di inizio lavori o dal momento del sostenimento delle spese, se antecedente;
  • Per gli immobili ereditati dopo l’esecuzione dei lavori, copia della dichiarazione di successione (se presentata);
  • Per i lavori eseguiti in qualità di locatario o comodatario, copia del contratto di locazione / comodato;
  • Per i lavori eseguiti in qualità di coniuge assegnatario, copia della sentenza di separazione.

Documenti attestanti i lavori
I lavori svolti sull’immobile possono essere attestati grazie a:

  • Dichiarazione dell’amministratore (per i lavori condominiali);
  • Copia della delibera assembleare e attestazione della natura dei lavori, otre ai dati catastali degli immobili (in caso di condominio minimo, con un numero di immobili inferiore a otto);
  • Titolo abitativo (CILA, CILA “Superbonus”, SCIA, PDC);
  • Ape ante e post lavori;
  • Asseverazione requisiti tecnici;
  • Scheda descrittiva;
  • Ricevuta ENEA (per quanto concerne il risparmio energetico);
  • Asseverazione della progettazione strutturale (per i lavori antisismici);
  • Copia della polizza assicurativa del tecnico;
  • Consenso del proprietario all’esecuzione dei lavori (in caso di immobile in locazione o comodato).

Spese
Le spese sostenute possono essere attestate fornendo copia di fatture, bonifici e bollettini per oneri di urbanizzazione.

Dichiarazione dei redditi 2023: detrazioni per i figli

La normativa fiscale riconosce una serie di detrazioni legate alle spese per il mantenimento, la cura e le attività (anche sportive) dei figli. A tal proposito è necessario fornire al Caf – professionista:

  • Quietanze di versamento e ricevute dei contributi per l’iscrizione ad attività sportivo – dilettantistiche;
  • Contratti di locazione pagati per universitari fuori sede (oltre all’attestato di frequenza al corso di laurea);
  • Rette pagate per l’asilo nido;
  • Spese di istruzione per la frequenza di scuole materne, elementari, medie inferiori e superiori;
  • Spese per la frequenza di corsi di istruzione universitaria presso università statali e non, nonché istituti pubblici o privati, italiani o stranieri.

Dichiarazione dei redditi 2023: assicurazioni e previdenza

Determinate spese per previdenza e / o coperture assicurative conferiscono al contribuente il diritto ad una serie di agevolazioni fiscali. Pertanto, tra i documenti per l’elaborazione del 730 figurano:

  • I contratti e le quietanze di versamento per le assicurazioni vita, infortuni, rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana a tutela delle persone con disabilità grave, rischio di eventi calamitosi su unità immobiliari ad uso abitativo, anche nel caso in cui l’assicurazione sia stipulata successivamente alla cessione del credito d’imposta, per gli interventi sisma bonus al 110%, ad un’impresa assicurativa;
  • Contributi versati per l’assicurazione obbligatoria Inail contro gli infortuni domestici;
  • Quietanze di versamento a Fondi di previdenza complementare.

Dichiarazione dei redditi 2023: spese mediche

Le spese mediche rappresentano una delle principali casistiche di detrazione – deduzione fiscale in dichiarazione dei redditi. I documenti che rilevano sotto quest’aspetto sono:

  • Parcelle per visite mediche generiche o specialistiche;
  • Scontrini della farmacia per medicinali da banco, ticket, omeopatia;
  • Documentazione attestante la marcatura CE per i dispositivi medici CE (compresi gli occhiali da vista);
  • Ticket sanitari / ospedalieri;
  • Ticket per esami di laboratorio;
  • Ricevute per ricoveri, degenze, interventi chirurgici;
  • Ricevute per acquisto protesi sanitarie;
  • Ricevute per spese sanitarie sostenute all’estero;
  • Spese per soggetti con diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento (DSA);
  • Spese sanitarie per portatori di handicap (mezzi necessari all’accompagnamento, deambulazione, sollevamento o sussidi informatici);
  • Spese per veicoli per i portatori di handicap (autoveicoli o motoveicoli);
  • Documentazione comprovante il costo per la badante;
  • Spese veterinarie.

Dichiarazione dei redditi 2023: erogazioni liberali e altre spese

Il contribuente è tenuto a fornire all’intermediario delegato a controllare e trasmettere il 730 i documenti e le ricevute riguardanti i versamenti effettuati, ad esempio, in favore di Onlus, Ong, OdV e Aps, Istituzioni religiose, TRUST e Fondi Speciali, Istituti scolastici, partiti politici, beni culturali pubblici (Art bonus), impianti sportivi pubblici (Sport bonus).

Altre spese per quali operano detrazioni – deduzioni fiscali possono essere dimostrate attraverso:

  • Ricevute dei versamenti contributivi all’Inps per i lavoratori domestici;
  • Spese per l’acquisto di cani guida;
  • Tasse consortili;
  • Spese funebri;
  • Abbonamento trasporto pubblico;
  • Sostituzione gruppo elettrogeno di emergenza;
  • Bonus acqua potabile.
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