Decreto sviluppo bis in vigore da inizio 2013. Il testo e i punti principali

Redazione 03/01/13
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Il decreto sviluppo bis è ufficialmente entrato in vigore. Dopo l’approvazione contestata, che aveva dato il via allo sfaldamento della maggioranza a sostegno del governo Monti, e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 2 gennaio 2013 il pacchetto di norme noto come “decreto sviluppo bis” è a tutti gli effetti operativo sul territorio italiano.

Il decreto è inserito nel maxiemendamento 1800 presentato al Senato, dove è stata riscritta in larghissima parte la forma originaria del provvedimento, contenuta nel decreto 179, nominato “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”.

Con esso, entra in vigore innanzitutto la cosiddetta “agenda digitale“, cioè tutta quella serie di interventi finalizzati ad aumentare la cultura e l’identità digitale del popolo italiano, dalla scolarizzazione fino all’utilizzo professionale dei più moderni ritrovati tecnologici.

Atteso a breve il rilascio, ad esempio, delle prime carte d’identità elettroniche, o, ancora, dell’introduzione a tutti i livelli della Posta elettronica certificata, che dovrebbe favorire un considerevole risparmio di carta negli uffici statali e uno snellimento nelle pratiche burocratiche.

Ora, inoltre, non solo le pubbliche amministrazioni, per effetto del decreto legislativo 192/2012 non potranno superare il trentesimo giorno senza aver saldato le prestazioni professionali ricevute, ma in virtù del decreto sviluppo bis, saranno chiamate ad accettare in prima persona anche pagamenti in formato elettronico e ad effettuare acquisti esclusivamente per via digitale.

Necessario, da parte dei pubblici uffici, pubblicare sul proprio sito internet anche il codice Iban dei rispettivi fornitori o consulenti, mentre i dipendenti del pubblico impiego saranno chiamati a inviare il proprio certificato di malattia esclusivamente tramite web.

Novità importanti anche sul fronte della giustizia, dove si avvia l’iter del processo per via telematica, con tanto di presa visione, sulle cause penali, di comunicazioni via rete internet a cittadini differenti dall’imputato.

Nella sanità, con il decreto sviluppo bis vede al luce il fascicolo unico sanitario, che conterrà lo storico clinico del singolo paziente e sostituirà progressivamente le cartelle in formato cartaceo.

Da settembre, in ambito scolastico, i più comodi libri digitali andranno a integrarsi con i libri cartacei, così come stanno per fare il proprio debutto la pagella e il fascicolo elettronico dello studente.

Si apre, ora, anche la procedura per l’iscrizione all’elenco delle cosiddette start up digitali, che in base ai criteri fissati nel decreto ora pienamente in vigore, potranno usufruire di particolari agevolazioni sia sul fronte fiscale che contrattuale, anche in deroga alle recenti riforme governative, una su tutte quella del lavoro.

Non va dimenticato, poi, l’avvento dell’obbligo di pagamento elettronico via Pos per tutti coloro che siano impegnati nella vendita di beni, servizi o prestazioni, dunque anche i piccoli negozianti e commercianti.

Non è invece da considerare come vigente il principio, diffuso nelle settimane passate da alcuni organi di informazione, secondo cui le gomme da neve sarebbero diventate obbligatorie per legge. In verità, spetta alle autorità competenti dichiarare i tratti in cui queste sono necessarie, mentre, in linea generale, per gli automobilisti restano normalmente sostituibili dalle catene.

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