D’altra parte, il testo originario già di per sé era composto da 86 articoli e di tante materie tra loro anche ben lontane – basti pensare alla mediazione civile insieme alle nuove regole sugli appalti – ragion per cui anche gli emendamenti coprono una grande vastità di temi.
E’ stato diffuso in queste ore il testo coordinato con tutte le modifiche apportate nell’esame preventivo, ora all’esame delle aule parlamentari per la conversione definitiva in legge dello Stato.
Il testo, così, diventa un provvedimento tra i più corposi varati negli ultimi anni, che include significative novità su molti ambiti della vita sociale, politica ed economica.
Per cominciare, le novità riguardanti le imprese: viene aperto il Fondo per i professionisti, entro un limite del 5%, cui potranno accedere anche le piccole-medie imprese. In aggiunta, il fondo attivato per l’acquisizione dei macchinari, viene allargato anche alle microimprese e ai settori pesca e agricoltura.
Sempre in ottica di aziende, ma sul fronte della fiscalità, nel decreto del fare viene introdotto in via facoltativa lo spesometro – cioè la comunicazione delle fatture attive e passive. Se il decreto resterà immutato, poi, si aprirà ufficialmente l’era della fatturazione elettronica: per chi dal gennaio 2015 opterà per questo sistema, arriveranno numerose semplificazioni.
Infine, viene posto un tetto agli espropri dei beni strumentali, che saranno pignorabili solo per un quinto del loro valore; prevista, inoltre, un’estensione anche della Robin Tax sulle imprese attive nel campo dell’energia ma di piccole dimensioni: l’obiettivo è quello di introdurre delle detrazioni al Cip6 per le bollette. Sempre in tema “green”, sono state inserite nel testo del decreto anche le procedure per l’uscita morbida da quanto previsto in ottica di incentivazione alle fonti di energia rinnovabili: 4 anni il termine per i termovalorizzatori, 8 per le strutture nelle aree di particolare emergenza, come la Campania.
Un altro ambito che riguarda da vicino le imprese, è certamente quello della mediazione civile e commerciale, che verrà introdotta come obbligatoria in fase sperimentale per quattro anni, con possibilità di usufruire di avvocati, che diventano mediatori di diritto.
Vai al testo coordinato del decreto del fare con tutti gli emendamenti
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