Il nuovo provvedimento si propone di prorogare le restrizioni imposte con il Decreto 11 giugno. Altra cosa invece è lo stato d’emergenza, che verrà probabilmente prorogato fino al 31 ottobre 2020 con altro provvedimento.
“Questo Governo vuole prorogare il Dpcm con le misure anti Covid fino al 31 luglio: resta obbligo mascherine”. Questo è quanto affermato da Speranza al Senato, illustrando il nuovo dpcm di proroga al 31 luglio delle misure anti Covid. La “partita per sconfiggere il Covid è tutt’altro che terminata, serve prudenza”.
“Oggi i contagiati sono 13 milioni e mezzo milione i morti, è evidente che non possiamo abbassare la guardia. non dividiamoci su questo, anche nella comunità scientifica sui dibatte ma nessuno dice che non bisogna mettere le mascherine, mantenere le distanze o lavarsi le mani”, ha continuato il ministro.
“Non esiste il rischio zero senza il vaccino, non dobbiamo sottovalutare il rischio della pandemia. La circolazione del virus accelera e non perde potenza”, ha detto ancora il ministro, che ha confermato la quarantena dai paesi extra Ue. “Per riaccendere la nostra economia – ha rilevato – non dobbiamo arretrare sulle misure di prevenzione, per questo il Governo vuole prorogare il Dpcm fino al 31 luglio: resta obbligo mascherine e divieto di ingresso da paesi extra Ue e controlli più stringenti su porti e aeroporti. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti. Il divieto di ingresso e transito riguarda ad oggi 13 paesi , aggiorneremo costantemente questa lista e per tutti gli arrivi da paesi extra europei è confermata la quarantena di 14 giorni”.
E’ quindi ufficiale: le misure previste nel Dpcm di giugno sono prorogate fino a fine luglio, comprese quelle che riguardano lo smart working. Si lavorerà ancora da casa quindi.
Previsti inoltre sanzioni penali per chi viola l’obbligo di quarantena e il divieto di ingresso o quarantena per chi arriva da Paesi extra Ue e controlli più stringenti su aeroporti, porti e luoghi di confine.
Fiere, congressi e discoteche ancora chiusi quindi. Così come resta il divieto di assembramento. Si potrà ancora lavorare utilizzando il lavoro da casa.
> Speciale Coronavirus <
Restrizioni fino al 31 luglio: cosa dice il nuovo Decreto
L’attuale bozza del Decreto prevede che “Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale, le disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 giugno 2020, richiamato in premessa, sono prorogate sino al 31 luglio 2020. Sono altresì confermate e restano in vigore, sino al 31 luglio 2020, le disposizioni contenute nelle ordinanze del Ministro della salute 30 giugno e 9 luglio 2020.
Proroga restrizioni al 31 luglio: le nuove regole
Ma di quali divieti e restrizioni stiamo parlando? Ecco le nuove regole che saranno in vigore almeno fino al 31 luglio.
- Innanzitutto discoteche ancora chiuse fino al 31 luglio 2020.
- divieto anche, fino a questa data, di organizzazioni di fiere e congressi,
- una novità potrebbe essere il divieto di ingresso per chi negli ultimi 14 giorni ha soggiornato in Paesi che, per la loro situazione epidemiologica interna, non riescono a garantire i coefficienti minimi di sicurezza relativi alla percentuale di incidenza e al coefficiente di resilienza.
Tutte le altre disposizioni contenute nel nuovo Dpcm prorogano le restrizioni attuali.
- Restano confermate le “modalità di lavoro agile, ove possano essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza” (lo smart working),
- l’obbligo di mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico (negozi, bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici ecc), sui mezzi di trasporto e comunque in ogni luogo o occasione (anche luogo aperto) in cui non sia possibile garantire il mantenimento dell distanza di sicurezza di almeno 1 metro.
- sanzioni penali per chi viola l’obbligo di quarantena,
- si proroga al 31 luglio anche la possibilità di incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti e l’obbligo di adottare protocolli di sicurezza anti-contagio,
- resta inoltre l’obbligo di sanificare i luoghi di lavoro,
- negli ospedali, per gli accompagnatori dei pazienti resta il divieto di fermarsi nelle sale d’attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e delle strutture di pronto soccorso, così come le visite ai pazienti, sia negli ospedali sia nelle residenze per gli anziani, restano limitate “ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione”,
- restano in vigore fino al 31 luglio, infine, le indicazioni per accedere in sicurezza alle spiagge, mantenendo le distanze sociali e riducendo i rischi di contagio,
- divieto di ingresso o quarantena per chi arriva da Paesi extra Ue e controlli più stringenti su aeroporti, porti e luoghi di confine.
Stato d’emergenza: ancora nessuna proroga
Al momento – ha affermato Speranza in Senato – nessuna decisione è stata assunta sulla proroga dello stato di emergenza: dovrà riunirsi il Cdm e il Parlamento dovrà essere pienamente protagonista del percorso decisionale”.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento