Concorsi pubblici: nuove regole sulle assunzioni nella Pubblica amministrazione

Rosa Leone 27/06/18
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La Direttiva n. 3 del 24 aprile 2018 contiene le nuove linee guida per i concorsi pubblici emanata dal Ministero della Semplificazione e della Pubblica Amministrazione e voluta dal Ministro Marianna Madia (per questo la riforma è stata denominata Riforma Madia), che fornisce tutte le indicazioni sulle nuove modalità di reclutamento per le assunzioni nel pubblico impiego previsti nei prossimi anni. Queste nuove disposizioni sono obbligatorie per le Amministrazioni Statali, mentre le Amministrazioni Regionali, locali e sanitarie sono solo invitate a seguirle, adeguandosi alla direttiva con i propri regolamenti interni. Si cerca, con queste nuove disposizioni, di reclutare personale idoneo e figure competenti e professionali per i vari ruoli da svolgere.

Le principali novità sono:

  • la procedura del concorso pubblico deve essere la più idonea al reclutamento, attraverso concorsi per titoli, concorsi per esami, concorsi per titoli ed esami, corso-concorso e selezione mediante lo svolgimento per prove, volte all’accertamento della professionalità richiesta. Optando per la procedura più efficace e veloce per il reclutamento, ricorrendo anche a sistemi automatizzati;
  • la PA deve indire concorsi unici, e si deve avvalere della Commissione Ripam e dell’Associazione Formez PA (il RIPAM è un programma di riqualificazione della pubblica amministrazione, gestito dalla Formez PA , centro servizi, assistenza studi e formazione per l’ammodernamento della PA, a cui gli fa capo il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed opera a livello nazionale);
  • saranno necessarie le conoscenze linguistiche e informatiche, avranno valenza anche i dottorati di ricerca prevedendo prove specifiche e richiedendo certificazioni. Si devono definire i requisiti di ammissione in base alle esigenze della selezione, in questo modo si va a tener conto dei candidati migliori, dei candidati con un profilo professionale più idoneo, tenendo presente il potenziale numero dei partecipanti e il tipo di selezione da effettuare. Questo consentirà di fare una scrematura dei candidanti già prima che il concorso inizi;
  • le prove preselettive saranno sia di cultura generale che logico, deduttive e numeriche, queste per verificare la capacità di risoluzione dei problemi del candidato, in modo da snellire il numero di partecipanti al concorso e rendere la gestione dello stesso più agevole;
  • la scelta dei candidati deve essere adeguata ai titoli di servizio e agli altri titoli, questo per evitare che ci siano delle agevolazioni per coloro che già sono impiegati nella PA; e prove devono essere più specifiche per il tipo di figura che si ricerca, evitando i test troppo scolastici o di carattere generale a cui posso accedere tutti;
  • I componenti delle Commissioni Esaminatrici, devono essere scelti con un sorteggio in un albo dei componenti delle commissioni, la scelta deve essere fatta con regole che garantiscano la professionalità e la trasparenza e la nomina deve avvenire con un avviso pubblico;
  • il numero degli idonei nella graduatoria non deve superare il 20 percento dei posti messi al bando;
  • i concorsi devono essere gestiti con un sistema informatico nazionale, detto Portale del Reclutamento, a cui possono accedere sia la pubblica Amministrazione che i cittadini, e dal quale si possono monitorare le procedure concorsuali, le fasi di svolgimento e tutto l’iter del concorso (graduatorie, domande di partecipazione ai bandi, presentazioni telematiche e pagamento online delle tasse di partecipazione). Vi saranno anche le graduatorie finali, presenti nel portale, per un periodo di tre o quattro anni.

Rosa Leone

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