Concorsi pubblici 2021 e Covid: il nuovo protocollo per la ripartenza delle selezioni

Tra le novità, l’obbligo di tampone effettuato massimo 48 ore prima della prova e la distanza tra le postazioni che passa da 1 a 2 metri

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Dal 15 febbraio ripartono i concorsi pubblici 2021. A disporre la ripartenza era stato il DPCM del 14 gennaio 2021 che, all’art. 1 comma 10 afferma:

A decorrere dal 15 febbraio 2021 sono consentite le prove selettive dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni nei casi in cui è prevista la partecipazione di un numero di candidati non superiore a trenta per ogni sessione o sede di prova, previa adozione di protocolli adottati dal Dipartimento della Funzione Pubblica e validati dal Comitato tecnico scientifico di cui all’articolo 2 dell’ordinanza 3 febbraio 2020, n. 630, del Capo del Dipartimento della protezione civile”.

La validazione di questi protocolli da parte del CTS è finalmente arrivata, a partire dal 15 febbraio 2021 i concorsi quindi ripartiranno con nuove regole legate al contenimento della pandemia.

Vediamo in sintesi quali sono queste nuove regole e in quali circostanze si applicano.

Concorsi Pubblici con DPCM 14 gennaio 2021: cosa cambia

Concorsi pubblici 2021: applicazione del nuovo protocollo

Le disposizioni previste nel protocollo approvato dal CTS si applicano alle prove preselettive e alle prove scritte delle procedure concorsuali. Le prove orali e quelle pratiche infatti potranno svolgersi telematicamente. Quando ciò non sarà possibile, anche queste prove dovranno seguire le nuove regole, adeguatamente adattate alla natura delle prove stesse.

Scarica qui il Protocollo con le disposizioni per i Concorsi Pubblici 2021

Concorsi pubblici 2021: limitazioni all’accesso

L’organizzazione che gestisce il concorso è tenuta a limitare la partecipazione dei candidati a un numero massimo di 30 persone per sessione. Potranno inoltre svolgersi solo due sessioni d’esame per giornata, non consecutive ma separate temporalmente del tempo necessario al completo deflusso dei candidati e alle operazioni di pulizia e sanificazione.

Concorsi pubblici 2021: le indicazioni per i candidati

I candidati saranno avvisati delle nuove disposizioni tramite PEC o tramite il portale dell’ente organizzatore del concorso. I candidati sono tenuti a:

  • presentarsi da soli e senza bagaglio;
  • NON presentarsi se affetti da uno o più sintomi riconducibili al Covid-19 (febbre, tosse, difficoltà respiratorie, perdita o diminuzione dell’olfatto o del gusto, mal di gola;
  • NON presentarsi se sottoposto a misure di quarantena o isolamento domiciliare fiduciario e/o al divieto di allontanamento dalla propria dimora/abitazione come misura di prevenzione della diffusione del contagio da Covid-19;

Concorsi pubblici 2021: obbligo di tampone e mascherina

I candidati sono inoltre tenuti a presentare al momento dell’ingresso nell’area concorsuale  un referto relativo ad un test antigenico rapido o molecolare, effettuato mediante tampone oro/rino-faringeo presso una struttura pubblica o privata accreditata/autorizzata in data non antecedente a 48 ore dalla data di svolgimento delle prove.

Vige infine l’obbligo per i candidati di indossare sempre la mascherina a protezione delle vie aeree, mascherina che verrà esclusivamente messa a disposizione da parte dell’ente che organizza il concorso. Non sarà consentito in ogni caso nell’area concorsuale l’uso di mascherine chirurgiche, facciali filtranti e mascherine di comunità in possesso del candidato.

Concorsi pubblici 2021: le disposizioni per le aule

Le aule concorso devono essere dotate di postazioni operative costituite da scrittoio e sedia posizionate a una distanza, in tutte le direzioni, di almeno 2 metri l’una dall’altra, di modo che ad ogni candidato venga garantita un’area di 4 mq. Per le prove svolte in formato tradizionale, sullo scrittoio sarà disponibile una penna monouso.

Le aule dovranno essere quindi abbastanza grandi per garantire che i 30 candidati ammessi possano essere presenti alla distanza prevista di due metri, dovranno inoltre possedere i seguenti requisiti:

  • avere pavimentazione e strutture verticali facilmente sanificabili;
  • avere servizi igienici direttamente (o facilmente) accessibili dalle aule, identificati con apposita cartellonistica e segnaletica, dimensionati secondo gli standard previsti dalla legislazione vigente;
  • permettere un elevato livello di aerazione naturale, anche alternandosi con aerazione meccanica;
  • avere impianti di aerazione meccanica che lavorano con impostazione di esclusione di ricircolo di aria. Se tale esclusione non è possibile, gli impianti non dovranno essere avviati;
  • garantire volumetrie minime di ricambio d’aria per candidato.

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Alessandro Sodano

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