Cessione quinto pensione Inps: come funziona e cosa cambia dal 2023

Paolo Ballanti 07/12/22
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Il Consiglio di Amministrazione dell’Inps ha adottato lo scorso 9 novembre il nuovo schema di convenzione riguardante la concessione di finanziamenti ai pensionati dell’Istituto da estinguersi dietro cessione quinto pensione Inps. Le Banche e gli Intermediari finanziari dovranno quindi presentare apposita istanza di adesione al convenzionamento, la cui validità interesserà il periodo 1° gennaio 2023 – 31 dicembre 2025.

Come reso noto dall’Inps con il Messaggio del 1° dicembre 2022 numero 4357, il testo della convenzione è stato oggetto di una puntuale revisione che ha interessato le disposizioni in tema di:

  • Tassi soglia convenzionali per classe di età del pensionato e classe di importo del finanziamento (articolo 10);
  • Trattenute sulla pensione (articolo 11);
  • Rinnovi di contratto (articolo 13);
  • Oneri (articolo 14);
  • Variazione beneficiari quote mensili e altre modifiche (articolo 15);
  • Responsabilità e adempimenti (articolo 16);
  • Disposizioni in materia di protezione dei dati personali (articolo 18);
  • Oneri fiscali (articolo 25).

Analogo aggiornamento ha interessato il Regolamento contenente le “Disposizioni per la cessione del quinto”, in particolare:

  • Articolo 1, sull’ambito di applicazione;
  • Articolo 10, sui “Rinnovi di contratto”;
  • Articolo 12, riguardante la “Variazione beneficiari quote mensili e altre modifiche”;
  • Articolo 15 “Rimborso oneri”;
  • Articolo 16 “Disposizioni in materia di protezione dei dati personali”.

Analizziamo in dettaglio le principali novità.

Indice

Cessione quinto pensione Inps: si amplia l’oggetto della convenzione

Come fa notare il Messaggio Inps del 1° dicembre, la “novità di particolare rilievo” è rappresentata dalla disposizione di cui all’articolo 2, comma 2, della convenzione. Qui si prevede che la disciplina convenzionale si applichi “per gli istituti compatibili, anche alle traslazioni su pensioni di prestiti originariamente stipulati con cessione del quinto dello stipendio ai sensi del DPR 180/50 in subordine al rilascio delle procedure sottostanti ed all’integrazione dei relativi sistemi e a decorrere dalla messa a regime delle predette procedure”.

L’operatività della disciplina appena citata è subordinata alla previa comunicazione, al soggetto convenzionato, da parte dell’Istituto, a seguito del rilascio delle apposite procedure. In ogni caso, per le finalità di cui al comma 2, sottolinea l’Inps, verrà “pubblicato apposito messaggio”.

Cessione quinto pensione Inps: cambiano gli oneri

In considerazione del fatto che ciascun finanziamento garantito da cessione del quinto della pensione comporta, per l’Istituto, un costo in termini di gestione e sviluppo delle procedure amministrative ed informatiche, il cessionario “si impegna a corrispondere” all’Inps “un onere annuo per l’attività prestata” (articolo 15 del Regolamento).

Nell’ambito del nuovo schema convenzionale, alla luce delle risultanze della contabilità analitica derivanti dal consuntivo per l’anno 2021, sono stati aggiornati gli oneri dovuti all’Inps, quantificati in:

  • 2,04 euro (IVA esente) per ogni cessione, in virtù dell’estrazione del rateo pensionistico, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 (per i soggetti convenzionati);
  • 106,08 euro (IVA esente), in ragione d’anno per ciascun contratto di cessione e nella misura di euro 8,84 euro per estrazione del rateo pensionistico dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 (per i soggetti non convenzionati).

L’Istituto provvederà poi a rideterminare annualmente, sulla base delle risultanze della contabilità analitica, gli oneri da rimborsare, per l’estrazione del rateo pensionistico, con riferimento al biennio 2024 – 2025. L’importo dovuto dal soggetto accreditato è prelevato mensilmente dall’Inps, rispetto all’ammontare complessivo dei flussi di versamento.

Cessione quinto pensione Inps: come aderire alla convenzione

Le Banche e gli Intermediari finanziari, in possesso dei requisiti di legge, potranno aderire alla nuova convenzione contattando la “Direzione centrale Organizzazione e Comunicazione interna – Area Relazioni e sinergie con i partner chiave e i soggetti istituzionali, al seguente indirizzo e-mail: convenzioni.cessionequinto@inps.it” (Messaggio numero 4357/2022).

Nel caso in cui l’istanza di convenzionamento sia formalizzata all’Inps:

  • Prima del 31 dicembre 2022 e, ove prima di tale data l’iter di convenzionamento si concluda positivamente e la convenzione venga validamente sottoscritta con modalità digitale, la stessa decorrerà a partire dal 1° gennaio 2023;
  • Dal 1° gennaio 2023, la data “di perfezionamento e di efficacia dell’accordo è quella in cui l’INPS viene a conoscenza, al termine della positiva conclusione dell’iter di convenzionamento, dell’avvenuta sottoscrizione della convenzione medesima” (Messaggio Inps).

Le Banche e gli Intermediari finanziari possono già formalizzare l’adesione al nuovo testo convenzionale la cui validità, ricordiamolo, decorre dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025.

Cessione quinto pensione Inps: chi può richiederla

Possono accedere alla cessione del quinto tutti i titolari di pensione (comprese le pensioni liquidate in via provvisoria), eccezion fatta per:

  • Assegni e pensioni sociali;
  • Invalidità civili;
  • Assegni mensili per l’assistenza ai pensionati per inabilità;
  • Assegni di sostegno al reddito (codici “VOCRED”, “VOCOOP”, “VOESO”, “CRED27”, “COOP28”);
  • Assegni al nucleo familiare;
  • Pensioni a carico degli Enti creditizi;
  • APE Sociale.

FORMATO CARTACEO

Il contenzioso contributivo con l’INPS

Questo volume, con un taglio giuridicamente rigoroso ma al tempo stesso pratico (attraverso la proposta di modelli di ricorsi), si presenta come un valido strumento per i professionisti (consulenti del lavoro, avvocati, commercialisti) che assistono le società o i lavoratori autonomi sia in una fase propedeutica sia nel predisporre e implementare una valida strategia difensiva (preventiva, in sede amministrativa o giudiziaria) nei confronti dell’INPS. La prima parte dell’opera guida il professionista all’interno dell’inquadramento della materia a livello normativo, nella suddivisione tra le varie gestioni (lavoro a tempo determinato, apprendistato, lavoro intermittente, lavoro marittimo e ex IPSEMA, giornalistico, di appalto, le prestazioni occasionali e il lavoro autonomo) e nell’analisi di vari istituti come le ispezioni, l’accesso agli atti e gli strumenti alternativi al contenzioso. Vengono affrontate le sanzioni che l’INPS può irrogare, il sistema di riscossione e le possibili tutele. Infine nella parte generale vengono illustrati i meccanismi di formazione del DURC, le differenze e gli strumenti di tutela sia contro il DURC esterno, che contro quello interno, fino ad arrivare al DURC negativo e la perdita delle agevolazioni contributive. La parte speciale esamina le fattispecie significative delle gestioni più rilevanti dell’INPS: AGO, Gestione Agricola, Gestione Artigiani e Commercianti (esaminando fattispecie come i familiari coadiutori, la doppia iscrizione dell’amministratore di SRL, i soci lavoratori, la cancellazione del liquidatore di società, l’artigiano di fatto, i gestori di case vacanza e b&b). Vengono approfondite le questioni di maggior rilevanza della Gestione Separata: gli iscritti alle professioni ordinistiche, la decorrenza della prescrizione, il limite reddituale di euro 5.000, i pensionati, gli sportivi non iscritti alle Gestioni ex ENPALS. L’ultimo capitolo, infine, esamina le Gestioni ex ENPALS, fornendo un inquadramento di queste particolari gestioni e, poi, specificando le questioni relative agli artisti dello spettacolo, alla cessione del diritto all’immagine e all’obbligo previdenziale degli autori delle opere letterarie o di altro genere. Il volume è arricchito da un utile corredo di materiale tecnico-operativo disponibile online. Questa seconda edizione è stata aggiornata con la giurisprudenza e la prassi pubblicata negli ultimi due anni e anche recentemente dall’INPS. Paolo Maria GangiLL.M., Avvocato iscritto all’Ordine degli Avvocati di Roma; esplica la propria attività professionale prevalentemente per le PMI italiane in materia di contenzioso previdenziale, contrattualistica nazionale e internazionale, privacy e compliance in genere. Ha pubblicato diversi articoli in ambito giuridico.Giuseppe Miceliha conseguito l’abilitazione alla professione di Avvocato nel 2008, presso la Corte d’Appello di Roma. Svolge attività di docenza presso Università e business School. È Curatore editoriale e Autore di numerosi volumi e saggi in materia di Antiriciclaggio e Privacy. Roberto Sarraha svolto la pratica forense presso l’Avvocatura Generale dello Stato ed è iscritto all’Ordine degli Avvocati di Roma, con abilitazione al patrocinio davanti le Giurisdizioni Superiori. Esplica la propria attività professionale prevalentemente nell’ambito del diritto del lavoro. Svolge attività di docenza presso Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e LUMSA Università Libera Università Maria Santissima Assunta.

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Cessione quinto pensione Inps: come si richiede

Comunicazione di cedibilità della pensione
Il pensionato che intende accedere ad un prestito con rimborso a mezzo cessione del quinto è tenuto innanzitutto a chiedere, presso qualsiasi sede territoriale Inps, la comunicazione di cedibilità della pensione.
Nel documento in questione è indicato, a tutela del consumatore, l’importo massimo della rata del prestito.

Stipula del contratto di finanziamento
Una volta consegnata la comunicazione di cedibilità alla banca / società finanziaria sarà possibile stipulare il contratto di finanziamento. Per le realtà convenzionate con l’Inps la comunicazione di cedibilità è elaborata direttamente attraverso un collegamento tra la società e l’Istituto. Non solo, i tassi di interesse applicati al contratto saranno quelli stabiliti dalla convenzione in vigore.

Durata
La durata del contratto di prestito non può eccedere i dieci anni. È inoltre obbligatoria la copertura assicurativa per il rischio di premorienza del titolare della prestazione.

Notifica del contratto all’Inps
Stipulato il contratto di finanziamento, lo stesso è trasmesso all’Inps. L’Istituto a questo punto provvede a versare la quota stabilita, trattenendola direttamente dalla pensione. Prima di impostare il piano di ammortamento, l’Inps verifica che:

  • La banca / società finanziaria possieda tutti i requisiti richiesti dalla legge;
  • Il tasso applicato al prestito non ecceda il tasso soglia anti-usura (per gli intermediari finanziari accreditati) ovvero il tasso convenzionale stabilito per la propria fascia di età (per gli intermediari finanziari convenzionati);
  • La rata prevista nel contratto non ecceda un quinto dell’importo cedibile della pensione;
  • Nel contratto di finanziamento siano indicate le spese di istruttoria, estinzione anticipata, premio assicurativo per premorienza, commissioni ed interessi.

Cessione quinto pensione Inps: importo

La somma dovuta al creditore per la cessione del quinto varia, naturalmente, in base all’importo della pensione stessa. La quota cedibile è determinata al netto delle trattenute fiscali e previdenziali, con salvaguardia del trattamento minimo stabilito annualmente dalla legge per l’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO).

Pertanto, le pensioni integrate al minimo non possono essere interessate da cessione. Da ultimo, per i titolari di più pensioni cedibili della medesima gestione pensionistica, il calcolo si effettua sull’insieme delle pensioni percepite.

Paolo Ballanti

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