Pensioni di giugno 2025: date di pagamento Inps, importi e cedolino online

Il calendario Inps dei pagamenti tiene conto della festa del 2 giugno.

Paolo Ballanti 21/05/25

I pensionati che vogliono consultare gli importi delle pensioni di giugno 2025 devono accedere al cedolino online, collegandosi nei prossimi giorni all’apposita piattaforma del sito Inps e visionare in dettaglio le cifre lorde della prestazione e le varie trattenute fiscali a titolo di IRPEF e addizionali regionali e comunali.

Il servizio online permette altresì di confrontare la somma liquidata dall’INPS il prossimo 3 giugno con i cedolini dei mesi precedenti così da capire se ci sono voci straordinarie in competenza o in trattenuta.

Analizziamo la questione in dettaglio. 

Indice

Pagamento delle pensioni di giugno 2025

Stando al calendario dei pagamenti diffuso dall’INPS con Circolare 1 del 28 gennaio 2025 il cedolino della pensione di giugno sarà liquidato sul conto corrente martedì 3.

La regola generale è quella per cui i pagamenti delle pensioni sono effettuati ordinariamente il primo giorno bancabile di ciascun mese ovvero il giorno successivo se trattasi di giornata festiva o non bancabile.

A giugno, il primo giorno del mese è una domenica e lunedì 2 è festivo (ricorrenza della Festa della Repubblica Italiana). Ne consegue, pertanto, che il giorno di liquidazione delle pensioni slitta a martedì 3.

A partire dalla data in argomento è altresì possibile ritirare la pensione in contanti presso Poste Italiane.

Al riguardo si consiglia di:

  • prestare attenzione all’eventuale calendario affisso all’esterno degli uffici postali, in cui vengono definite date di ritiro diverse in base all’ordine alfabetico;
  • recarsi agli sportelli, se possibile, lontano dagli orari di maggiore affluenza.

Si precisa poi che il pagamento in contanti è ammesso solo per gli importi complessivi fino a 1.000,00 euro netti.

Se l’importo spettante al beneficiario supera tale limite, è necessario comunicare all’INPS il rapporto finanziario sul quale ottenere il pagamento.

La comunicazione può essere effettuata attraverso il servizio online “Cambiare le coordinate di accredito della pensione” del sito “inps.it” (necessarie le credenziali SPID, CIE o CNS).

Dove si consulta il cedolino pensione

Anche per le pensioni di giugno 2025 I pensionati possono consultare il cedolino di giugno 2025 collegandosi all’apposita piattaforma disponibile sul portale Inps, seguendo il percorso: “Pensione e Previdenza – Cedolino della pensione”.

Una volta cliccato sul tasto “Utilizza lo strumento” e inserite le credenziali SPID, CIE o CNS, l’utente ha nella pagina iniziale la lista dei pagamenti ricevuti dall’INPS, filtrabili per anno di competenza.

L’elenco propone una serie di informazioni sintetiche come:

  • data valuta;
  • causale;
  • importo;
  • ufficio pagatore;
  • tasto “Apri”.

Selezionando quest’ultima funzionalità l’utente ha a disposizione il dettaglio del singolo cedolino (scaricabile anche in formato pdf o stampabile), comprensivo di:

  • prestazione erogata, ad esempio pensione di reversibilità e pensione di anzianità;
  • importo lordo della prestazione;
  • trattenute fiscali per IRPEF, addizionale regionale a saldo, addizionale comunale a saldo e acconto addizionale comunale;
  • contributo ex ONPI.

I servizi disponibili online sono in totale venticinque, di cui si citano, ad esempio:

  • cedolino pensione;
  • confronta cedolini;
  • visualizza elenco prospetti di liquidazione (Modelli TE08);
  • gestione deleghe sindacali;
  • comunicazioni al pensionato;
  • variazione ufficio pagatore;
  • recupero e stampa Certificazione Unica;
  • riepilogo dati anagrafici e di pagamento;
  • certificato di pensione (Modello Obis / M);
  • duplicato libretto di pensione;
  • conguagli IRPEF;
  • cessione del quinto;
  • bonus quattordicesima e bonus 154 euro;
  • recupero indebiti.

Novità cedolino pensioni di giugno 2025

A dicembre scorso l’INPS ha concluso le attività di verifica relative alle indennità una tantum erogate, in via provvisoria, nel 2022, per i titolari di prestazioni pensionistiche e assistenziali, sulla base delle dichiarazioni dei redditi del 2021 fornite dall’Agenzia Entrate.

La verifica ha riguardato le indennità una tantum di 200,00 euro e 150,00 euro erogate provvisoriamente a coloro i cui redditi personali imponibili IRPEF 2021, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superassero rispettivamente i limiti di 35 mila e 20 mila euro.

Per le situazioni, al contrario, i cui redditi rilevanti a consuntivo sono risultati superiori ai limiti descritti, l’Istituto ha già provveduto a inviare una comunicazione di indebito attraverso la Piattaforma per la notificazione digitale degli atti della pubblica amministrazione SEND – Servizio Notifiche Digitali.

In linea generale, come comunicato ai soggetti interessati nella notifica di indebito, il recupero verrà effettuato con trattenuta su pensione e rate mensili di 50 euro a partire dalla mensilità di giugno 2025.

Laddove non sia possibile procedere al recupero con trattenuta sulla pensione, si procederà alla spedizione dell’Avviso di pagamento PagoPA.
Nel cedolino di giugno sarà peraltro riconosciuta la somma di 8,00 euro mensili, a titolo di incremento delle maggiorazioni sociali dei trattamenti pensionistici, come previsto dall’articolo 1, comma 178, Legge numero 207/2024 per l’anno corrente.

Non mancheranno poi, da ultimo, le consuete trattenute fiscali a titolo di Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) cui si aggiungono le rate di:

  • saldo addizionale regionale, calcolata sui redditi 2024;
  • saldo addizionale comunale, determinata sui redditi 2024;
  • acconto addizionale comunale per l’anno corrente.

Si precisa che il calcolo dell’IRPEF terrà conto dell’eventuale abbattimento assicurato dalle detrazioni fiscali per carichi di famiglia, queste ultime adeguate, a partire dalle pensioni di aprile, alle novità introdotte con Manovra 2025, in particolare:

  • per i figli a carico, la detrazione è riconosciuta (a fronte delle condizioni disciplinate dall’articolo 12 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi – TUIR) nell’importo massimo di 950,00 euro per ciascun figlio di età pari o superiore a 21 anni ma inferiore a 30 anni (eccezion fatta per i figli di età pari o superiore a 30 anni con disabilità accertata ai sensi dell’articolo 3 della Legge numero 104/1992);
  • per altri familiari a carico, la detrazione (alle condizioni prescritte dall’articolo 12 del TUIR) spetta nell’importo massimo di 750,00 euro, da ripartire pro quota tra coloro che vi hanno diritto, per i soli ascendenti conviventi con il sostituito.

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Paolo Ballanti

Dopo la laurea in Consulente del Lavoro, conseguita all’Università di Bologna nel 2012, dal 2014 si occupa di consulenza giuslavoristica ed elaborazione buste paga presso un’associazione di categoria in Ravenna. Negli anni successivi alla laurea ha frequentato tre master: El…Continua a leggere