Non solo quindi con Pin dispositivo, Spid e Cns: da oggi a qualsiasi servizio online Inps si può accedere anche con la propria CIE. Il motivo è presto detto: questo nuovo documento digitale garantisce al 100% l’identità del cittadino e lo fa tramite un microchip. Niente di meglio per garantire la sua identità.
Il nuovo Documento viene rilasciato dai Comuni di residenza del richiedente e viene spedito direttamente a casa. Attenzione però viene stampata dal Poligrafico dello Stato e non dalle amministrazioni comunali, e il rilascio ha un costo. Sembra un bancomat perché è una tessera dotata di microchip, digitale, innovativa e difficilmente falsificabile.
Finora, per richiedere o consultare (in autonomia) le prestazioni INPS era necessario essere in possesso di:
- PIN INPS;
- Credenziali SPID;
- Credenziali Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
In alternativa, se sprovvisti di qualsiasi autenticazione, ci si poteva (e lo si può fare tuttora) rivolgersi a intermediari abilitati, come professionisti o patronati.
Con l’abilitazione dal 22 gennaio del sistema CIE, diventano quattro le opzioni per accedere in autonomia ai servizi INPS.
Come evidenzia il messaggio n. 227, i metodi di accesso sono:
- Pc dotato di tecnologia NFC (è inoltre necessario installare il “Software CIE”);
- Utilizzando l’App “CIE ID”.
Un’ultima opzione per accreditarsi è quella di generare (grazie alla carta elettronica) il “PIN telefonico” rilasciato dal Contact center.
Analizziamo la novità nel dettaglio.
Carta d’identità elettronica: come funziona l’accesso ai servizi Inps
Per accedere alle prestazioni previdenziali con il CIE è necessario selezionare, in sede di login, l’opzione “CIE” nel campo “Autenticazione”.
L’accreditamento ai servizi è possibile per le carte in corso di validità (tenere a portata di mano i codici PIN e PUK).
E’ inoltre necessario:
- Possedere un pc in grado di leggere la CIE o, in alternativa, dotato di lettore RFID (collegato tramite USB);
- Se non si utilizza un pc, possedere uno smartphone con sistema operativo Android e interfaccia NFC;
- Installare sul proprio pc / smartphone il software del Ministero degli interni, disponibile sul sito cartaidentità.interno.gov.it.
Una volta installato il programma, dopo aver avvicinato la CIE allo smartphone o al lettore smart card, si clicca su “Entra con CIE”. A questo punto il sistema indirizzerà automaticamente l’utente al servizio INPS.
Ricordiamo che l’accesso ai servizi dell’Istituto è possibile solo per le carte versione 3.0. Per verificare se la propria card ha le caratteristiche richieste si può consultare il link: https://www.cartaidentita.interno.gov.it/caratteristiche-del-documento
Cos’è la Carta d’identità elettronica
La CIE è un documento rilasciato dal Ministero dell’interno che ha la funzione di:
- Verificare l’identità delle persone;
- Accesso a servizi telematici;
- Possibilità di utilizzare la carta come badge identificativo o per abbonamenti elettronici.
Ad oggi sono 14 milioni le carte in circolazione.
La CIE si può ottenere una volta scaduta la Carta d’identità cartacea o per effetto del suo furto, smarrimento o deterioramento.
La richiesta dev’essere inoltrata direttamente al Comune di residenza o di dimora. Per alcuni di essi è attivo il servizio www.prenotazionicie.interno.gov.it dove si può fissare online un appuntamento.
Il cittadino dovrà presentarsi in Comune in possesso di fototessera, cartacea o elettronica (su chiavetta USB).
Entro quando viene rilasciata la Carta d’identità elettronica
La CIE viene inviata al cittadino direttamente per posta, entro 6 giorni lavorativi dalla richiesta.
Il costo complessivo della carta è 16,79 euro (compreso l’onere di spedizione), cui si aggiungono, se previsti dal singolo comune, i diritti fissi e di segreteria.
Che scadenza ha la Carta d’identità elettronica
Una volta rilasciata, la CIE ha validità pari a:
- 3 anni per chi ha un’età inferiore a 3 anni;
- 5 anni per i minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni;
- 10 anni per i maggiorenni.
Carta d’identità elettronica: come è fatta
La Carta d’identità elettronica viene rilasciata dai Comuni, e si presenta delle dimensioni di un bancomat su cui figurano la foto e i dati del titolare, stampati con tecniche anticontraffazione.
La card è inoltre dotata di un microchip contactless che contiene:
- Dati personali, foto e impronte del titolare;
- Le informazioni necessarie per accreditarsi nei servizi telematici (ad esempio l’INPS);
- Altri dati per usufruire di servizi in Italia e in Europa.
Ogni Carta è identificata con un codice alfanumerico composto da 2 lettere, 5 numeri e ancora 2 lettere, ad esempio CA01020AB.
Cosa si può fare con la carta d’identità elettronica
Oltre ai servizi fisici di identificazione (già garantiti dalla carta d’identità cartacea) la CIE si arricchisce di molteplici utilizzi digitali:
- Accedere ai servizi online garantiti da Pubblica amministrazione ed enti locali;
- Check-in negli hotel e registrazione presso operatori telefonici o banche;
- Accedere ai mezzi di trasporto pubblico;
- Entrare in musei, concerti o eventi sportivi in sostituzione dei biglietti;
- Utilizzare la CIE come badge identificativo per accedere sul luogo di lavoro e segnalare la propria presenza ai fini dell’elaborazione delle buste paga e la sicurezza sul lavoro.
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