Carta cultura giovani e del merito: come funziona nel 2023

Paolo Ballanti 03/02/23
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L’ultima Legge di bilancio 2023, entrata in vigore lo scorso 1° gennaio, archivia definitivamente nel 2023 il Bonus Cultura 18app sostituito da due carte: la Carta della cultura Giovani e la Carta del merito.

Rispetto al bonus precedente, destinato ai residenti nel territorio nazionale che abbiano compiuto diciotto anni, le nuove prestazioni aggiungono una serie di requisiti, come l’Isee (Carta cultura Giovani) ed il merito scolastico (da qui il nome di Carta del merito).

In attesa del decreto ministeriale attuativo, destinato a chiarire tutti i dettagli operativi, analizziamo la novità in dettaglio.

Cos’è la carta cultura giovani da 500 euro

L’introduzione della Carta cultura Giovani e della Carta del merito è frutto di una modifica operata dalla Legge di bilancio 2023 alla precedente versione del bonus cultura. La norma ha sostituito l’articolo 1, comma 357 della Manovra 2022 contenente la disciplina del precedente Bonus cultura 18app di 500 euro, assegnato nell’anno in cui si raggiunge la maggiore età.

Grazie ai nuovi commi 357, 357-bis, 357-ter, 357-quater e 357-quinquies il Bonus cultura come l’abbiamo conosciuto è ora diviso in due distinte carte:

  • La Carta della cultura Giovani;
  • La Carta del merito.

I fondi stanziati per la Carta cultura giovani 500 euro

L’erogazione delle carte citate è legato al limite massimo di spesa di 190 milioni di euro annui a decorrere dal 2024. A prevederlo l’articolo 1, comma 630 della Manovra di bilancio.

Addio al Bonus cultura 18app

Come anticipato, la Manovra 2023 ha introdotto la Carta della cultura Giovani e la Carta del merito in sostituzione del Bonus cultura 18app.

Da notare che i nati nel 2004 possono ancora registrarsi a quest’ultima misura dal 31 gennaio al 31 ottobre prossimo sulla piattaforma dedicata “18app.italia.it”, al fine di ottenere il bonus di 500 euro. Per procedere alla registrazione è comunque necessario il possesso delle credenziali SPID o CIE.

Il bonus ottenuto sarà spendibile fino al 30 aprile 2024. Discorso diverso per i nati nel 2003. Se la registrazione è avvenuta entro il 31 agosto 2022 i 500 euro potranno essere utilizzati entro il prossimo 28 febbraio.

Cosa acquistare con la Carta cultura 500 euro

Si ricorda che le somme ottenute sono spendibili per l’acquisto di:

  • biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, nonché spettacoli dal vivo;
  • libri;
  • abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale;
  • musica registrata;
  • prodotti dell’editoria audiovisiva;
  • biglietti per musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali;
  • corsi di musica;
  • corsi di teatro;
  • corsi di lingua straniera.

Beneficiari della nuova Carta cultura giovani 500 euro

La Carta della cultura Giovani è diretta a tutti i residenti nel territorio nazionale “in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, appartenenti a nuclei familiari con indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 35.000 euro” (nuovo articolo 1, comma 357, lettera a).

La Carta giovani è assegnata ed utilizzabile dall’anno successivo quello del compimento del diciottesimo anno di età.

Beneficiari della nuova Carta del merito

La Carta del merito spetta ai soggetti che hanno conseguito “non oltre l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età” il diploma finale presso istituti di istruzione secondaria superiore o equiparati con “una votazione di almeno 100 centesimi” (nuovo articolo 1, comma 357, lettera b).

Questa carta meritocratica è:

  • assegnata ed utilizzabile nell’anno successivo quello di conseguimento del diploma;
  • cumulabile con la Carta della cultura Giovani.

Come si usano Carta cultura e Carta del merito

I dettagli riguardanti l’utilizzo delle carte saranno resi noti con l’apposito decreto ministeriale attuativo. La stessa Manovra 2023 afferma tuttavia che l’obiettivo è consentire l’acquisto di:

  • Biglietti per rappresentazioni teatrali, cinematografiche e spettacoli dal vivo;
  • Libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale;
  • Musica registrata;
  • Prodotti dell’editoria audiovisiva;
  • Titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali.

A tutto questo si aggiunge il sostegno dei costi relativi a corsi di musica, teatro, danza o lingua straniera.

Carta della cultura 500 euro: conteggio Isee e Irpef

Le somme assegnate grazie alla Carta della cultura Giovani e alla Carta del merito non concorrono a formare il reddito imponibile ai fini fiscali del beneficiario. Gli stessi importi non rilevano per il computo del valore dell’Isee.

Carta della cultura: il decreto attuativo

La definizione degli importi nominali da assegnare con le carte, nonché i criteri e le modalità di attribuzione e di utilizzo delle stesse sono demandati ad un decreto del Ministro della cultura, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro dell’istruzione e del merito, da adottare entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della Manovra 2023.

Carta cultura giovani: i controlli sugli acquisti fatti

La vigilanza sul corretto funzionamento delle carte è demandata al Ministero della cultura.
Lo stesso Ministero può provvedere, in caso di usi difformi o violazioni delle disposizioni attuative, a:

  • Disattivare le carte;
  • Cancellare dall’elenco le strutture, le imprese e gli esercizi commerciali accreditati;
  • Negare l’accredito o procedere al recupero delle somme non rendicontate correttamente o eventualmente utilizzate per spese inammissibili;
  • Procedere in via cautelare alla sospensione dell’erogazione degli accrediti ovvero, in presenza di condotte più gravi o reiterate, alla sospensione dall’elenco dei soggetti accreditati.

Carta cultura giovani: le sanzioni previste

Nelle ipotesi di utilizzo difforme delle carte, ove il fatto non costituisca reato, il prefetto dispone “a carico dei trasgressori l’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di importo compreso tra dieci e cinquanta volte la somma indebitamente percepita o erogata” comunque non inferiore nel minimo a 1.000 euro (articolo 1, comma 357-quinquies).

Il prefetto, inoltre, tenuto conto della gravità del fatto, delle conseguenze che ne sono derivate e dell’eventuale reiterazione delle violazioni, dispone altresì la sospensione dell’attività della struttura, impresa o esercizio commerciale sanzionato, per un periodo non superiore a sessanta giorni.

Da ultimo, tanto in ragione dei controlli quanto dell’applicazione delle sanzioni, il Ministero della cultura e il Corpo della guardia di finanza stipulano un’apposita convenzione volta a regolare le modalità di accesso ai dati e alle informazioni relative all’assegnazione e all’utilizzo delle carte.
I dati in questione vengono utilizzati dalla stessa GdF nelle autonome attività di polizia economico – finanziaria ai sensi del Decreto legislativo 19 marzo 2001 numero 68.  

Paolo Ballanti