L’anno scorso, infatti, è stato il primo anno in cui il numero dei nati è sceso sotto la soglia del mezzo milione. I dati ISTAT, anche se provvisori, indicano che ci siamo fermati a quota 488mila contro i 561mila del 2010, di cui il 20% circa sono figli di coppie immigrate.
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BONUS BEBÈ: SÌ AL RADDOPPIO?
Lanciando l’allarme del crac demografico, Lorenzin ha avanzato una serie di proposte “ad hoc” tra cui interventi a favore della maternità e servizi potenziati, già a partire dagli asili nido, per poter consentire ai genitori di continuare a lavorare.
La proposta che, tuttavia, ha pesato maggiormente riguarda il raddoppio del bonus bebé: in base a questa ipotesi, infatti, le coppie che fanno un figlio si vedrebbero raddoppiato l’assegno rispetto a quello versato loro attualmente dall’INPS. Nel caso, poi, di un eventuale fratellino al primo figlio, la coppia riceverebbe un assegno ancora maggiorato.
BONUS BEBÉ: CHE COS’È e PER CHI?
Fino al 2017 il bonus bebé viene riconosciuto ai nuclei familiari che hanno un ISEE inferiore a 25mila euro all’anno, oltre a quelli che hanno un ISEE più basso di 7mila.
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1) Nuclei familiari che hanno un ISEE inferiore a 25mila euro: per quanto riguarda la prima categoria citata, tali nuclei hanno diritto ad un assegno di 80 euro mensili (960 all’anno) per ciascun figlio;
2) nuclei familiari che hanno un ISEE inferiore a 7mila: per quanto attiene la seconda categorie, invece, il beneficio è pari a 160 euro (1.920 all’anno).
BONUS BEBÈ RADDOPPIATO: LE REAZIONI
La proposta, ora al vaglio dei tecnici del ministero della Sanità, vedrebbe aumentare in questo modo a 160 e a 320 euro la quota mensile per il primo figlio, sulla base della soglia di ISEE.
L’ipotesi Lorenzin è stata supportata anche da Enrico Costa, ministro per gli Affari regionali con delega alla famiglia, il quale ha affermato come il potenziamento del bonus bebè costituisca “la direzione giusta e una misura-chiave per riavviare il motore delle nascite in Italia”. Nonostante la coperta sia ancora “corta”, ha dichiarato il ministro, “la famiglia è la priorità e le risorse vanno trovate”.
La reazione di Palazzo Chigi è stata, invece, meno entusiastica: alcune fonti interne hanno fatto sapere che la proposta di raddoppiare il bonus bebé, allo stato attuale, costituisca soltanto una delle ipotesi allo studio, in quanto a rimanere prioritario è un intervento complessivo sugli strumenti di welfare.
In aggiunta al rinforzamento del bonus bebé, infatti, si parla anche di aumentare le detrazioni fiscali a partire dal secondo figlio e di ampliare, in maniera progressiva, la cosiddetta no tax area, a seconda del numero dei figli.
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