Bonus 150 euro, la guida completa: beneficiari, requisiti e come richiederlo

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L’ultimo atto del Governo Draghi per contrastare l’inflazione e l’aumento dei prezzi dell’energia è rappresentato dal decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, chiamato anche Decreto Aiuti ter. Il decreto in questione, tra le altre misure, ha previsto per il mese di novembre l’erogazione di un bonus 150 euro, una nuova indennità una tantum rivolta a lavoratori e pensionati con reddito non superiore a 20mila euro.

I beneficiari di questo contributo una tantum saranno circa 22 milioni: oltre ai lavoratori (dipendenti e autonomi) e i pensionati con reddito inferiore a 20mila euro, tra i beneficiari sono inclusi anche gli incapienti.

Dopo circa un mese dal CdM che ha approvato il Decreto, con la Circolare Inps numero 116 del 17 ottobre 2022 sono arrivate le prime istruzioni operative per usufruire dell’indennità.

Ecco quindi la guida completa contenente tutte le informazioni sul bonus 150 euro anche alla luce delle ultime novità.

Indice

Bonus 150 euro nel Decreto Aiuti ter

Il testo del Decreto-legge 23 settembre 2022 numero 144 recante “Ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza” prevede, agli articoli 18, 19 e 20, il riconoscimento di una nuova indennità una tantum in favore di lavoratori dipendenti, pensionati, autonomi, e tutte le categorie che hanno già beneficiato del bonus 200 euro. Cambia però l’importo – il nuovo contributo sarà di 150 euro – e il requisito di reddito per accedere all’indennità, che scende a 20mila euro.

Bonus 150 euro: beneficiari

Come anticipato, le categorie di lavoratori che potranno beneficiare del nuovo bonus 150 euro del Decreto Aiuti ter sono le medesime che hanno ricevuto l’indennità una tantum di 200 euro nei mesi scorsi. In particolare si parla di:

  • lavoratori dipendenti;
  • titolari di assegno sociale, pensioni di invalidità e trattamenti di accompagnamento alla pensione;
  • lavoratori autonomi;
  • stagionali;
  • lavoratori domestici;
  • co.co.co.;
  • dottorandi e assegnisti di ricerca iscritti alla Gestione Separata;
  • lavoratori dello spettacolo;
  • percettori RdC;
  • percettori di Naspi e Dis-Coll a novembre 2022;
  • percettori di disoccupazione agricola;
  • autonomi senza partita Iva titolari di contratti d’opera nel 2021;
  • incaricati alle vendite a domicilio.
  • coloro che hanno beneficiato nel 2021 delle indennità per lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport.

Bonus 150 euro: requisiti

Se le categorie di destinatari dell’indennità sono le medesime che hanno ricevuto il bonus 200 euro, cambia tuttavia il requisito reddituale che permette di ricevere la nuova indennità.

Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, questi potranno ricevere il nuovo bonus 150 euro a condizione che abbiano “una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non eccedente l’importo di 1.538 euro“. Non sarà invece più necessario aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% per almeno una mensilità nel primo quadrimestre del 2022.

Per gli altri destinatari invece è richiesto che il reddito per l’anno 2021 non sia superiore a 20.000 euro.

Bonus 150 euro: lavoratori dipendenti

Come anticipato, con la Circolare Inps numero 116 del 17 ottobre 2022 sono arrivate le prime istruzioni e i primi chiarimenti dell’Istituto sull’indennità una tantum. La prima precisazione riguarda l’erogazione del bonus per i lavoratori dipendenti (articolo 18 del Decreto Aiuti ter): l’erogazione del bonus da parte del datore di lavoro non può essere prevista per i lavoratori agricoli a tempo determinato, poiché per questi non è prevista la compensazione da parte del datore di lavoro. Essendo però il bonus destinato a tutti i lavoratori, si deduce che dell’erogazione del bonus 150 euro per i lavoratori agricoli a tempo determinato si occuperà l’Inps stessa.

Altra precisazione riguarda i lavoratori interessati da eventi con copertura di contribuzione figurativa integrale dall’Inps. L’istituto chiarisce che l’indennità va erogata al lavoratore “anche laddove la retribuzione risulti azzerata in virtù di eventi tutelati (ad esempio, CIGO/CIGS, Assegno di integrazione salariale garantito dal FIS o dai Fondi di solidarietà e CISOA, percepiti in ragione della sospensione del rapporto di lavoro, o congedi parentali), fermo restando il rispetto del limite di 1.538 euro“.

Con lo stesso presupposto, prosegue l’Istituto, l’indennità non può essere riconosciutapur sussistendo il rapporto di lavoro nel mese di novembre 2022, nell’ipotesi in cui la retribuzione risulti azzerata a causa della sospensione del rapporto di lavoro per eventi, previsti dalla legge o dalla contrattazione, non coperti da contribuzione figurativa a carico dell’Istituto (ad esempio, aspettativa non retribuita).”

Passando poi all’autodichiarazione che i dipendenti devono presentare al proprio datore di lavoro, l’Inps precisa che in presenza di più rapporti di lavoro dipendente il lavoratore presenterà l’autodichiarazione al solo datore di lavoro che provvederà al pagamento dell’indennità.

Passando infine ai lavoratori stagionali, a tempo determinato, intermittenti, e ai lavoratori dello spettacolo, l’Inps precisa che non saranno tutti i lavoratori appartenenti a queste categorie ad accedere all’indennità ma solo:

  • lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti di cui agli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, che, nel 2021, hanno svolto la prestazione per almeno 50 giornate;
  • lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che, nel 2021, hanno almeno 50 contributi giornalieri versati e che hanno avuto un reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 20.000 euro per l’anno 2021.

Bonus 150 euro: chi lo riceverà in automatico

Alcune categorie di destinatari, e in particolare:

  • lavoratori dipendenti;
  • pensionati;
  • beneficiari Reddito di Cittadinanza;
  • lavoratori domestici che hanno già ricevuto il precedente bonus 200 euro;
  • percettori di Naspi e Dis-Coll a novembre 2022;
  • percettori di disoccupazione agricola;
  • coloro che hanno beneficiato nel 2021 delle indennità per lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport;
  • autonomi senza partita Iva titolari di contratti d’opera nel 2021;
  • incaricati alle vendite a domicilio;

riceveranno il bonus in automatico, senza dover fare domanda.

Bonus 150 euro: chi dovrà fare domanda

Altre categorie di lavoratori potranno ricevere l’indennità una tantum solo previa domanda. Queste categorie sono:

  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • dottorandi e assegnisti di ricerca iscritti alla Gestione Separata;
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti, che abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate nel 2021;
  • lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che abbiano almeno 50 contributi giornalieri versati nel 2021.

Per queste categorie si dovranno quindi attendere nuove istruzioni da parte dell’Inps, incaricata di erogare l’indennità.

Bonus 150 euro: quando arriva

Per tutte quelle categorie per le quali l’indennità arriva in automatico, l’erogazione del bonus 150 euro è prevista nel mese di novembre 2022. Per tutte le altre categorie si dovranno attendere le comunicazioni dell’Inps con modalità, tempistiche e scadenze.

Bonus 150 euro: lavoratori autonomi

Nel caso del bonus per lavoratori autonomi, visto che alla data di entrata in vigore del Decreto non era ancora stato erogato, il Decreto Aiuti ter non prevede una doppia indennità ma un incremento automatico della precedente: i lavoratori autonomi che hanno diritto al bonus 200 euro e che nel periodo d’imposta 2021 hanno percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000, riceveranno direttamente 350 euro. Le domande per il bonus si sono aperte il 26 settembre.

Alessandro Sodano

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