Dal 2018 le bollette solo mensili?
La proposta è del Pd, e arriva principalmente da Michele Meta, presidente della commissione Trasporti della Camera, e da Alessia Morani, firmataria di una proposta di legge che dovrebbe essere assorbita nella Legge di Bilancio 2018 e che prevede appunto l’abolizione delle bollette ogni quattro settimane. Una pratica sempre più diffusa che ha l’effetto di ingannare il consumatore (quattro settimane non sono, di fatto, uguali a un mese)e che rischia di essere estesa a molti altri settori oltre a quelli della telefonia, della luce e del gas.
Il governo si è preso quindi l’impegno di “assumere iniziative normative” per impedire che gli operatori telefonici e di telecomunicazione adottino una cadenza di fatturazione che non abbia come base il mese o un suo multiplo. Le compagnie che vogliono aumentare i costi dei loro servizi dovranno insomma farlo “alla luce del sole” e sottoponendosi al giudizio del mercato.
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Rimborso dei soldi pagati in più
L’argomento è più importante di quanto possa sembrare a prima vista. Pagare una bolletta o una tariffa ogni quattro settimane invece che ogni mese significa corrispondere all’azienda un importo maggiorato di quasi il 9% ogni anno. Si paga, in sostanza, una bolletta in più: tredici volte al posto di dodici, fatto che non va giù a molte associazioni di consumatori e che dovrebbe ora finalmente cambiare. Se, come sembra, la nuova norma sarà inserita nella prossima Legge di Bilancio il pagamento ogni quattro settimane diventerà illegale già dal 1° gennaio 2018.
La normativa, inoltre, si applicherebbe non solo alle compagnie telefoniche ma anche a tutte le aziende che sono sottoposte ai controlli delle Authority: quindi luce, gas, ma anche pay-tv e in generale tutte le società che stipulano contratti con i consumatori. E per chi non si adegua alla legge sono già pronte multe salatissime e –molto importante– il rimborso ai cittadini delle somme spese per colpa del “tredicesimo pagamento”. Tutto, ribadiamo, se la normativa sarà inserita nella prossima Legge di Bilancio.
Multe per tutti i più grandi operatori telefonici
Sanzioni che, di fatto, sono già state comminate alle più grandi compagnie telefoniche nazionali: Tim, Wind, Tre, Vodafone, ma anche Fastweb. In pratica, la quasi totalità del mercato: chi non si è mai trovato a dover pagare le fatture del telefono una volta ogni 28 giorni? Ebbene, l’Autorità per le comunicazioni aveva già stabilito che il mercato della telefonia dovesse essere regolato diversamente, e che le bollette ogni quattro settimane dovessero essere bandite. Come tutti sappiamo, questo non è avvenuto. Dunque, multe salate per tutti, da Tim a Vodafone.
Adesso, si può solo restare in attesa della nuova normativa del governo, che nel frattempo dichiara come suo esplicito obiettivo “l’omogeneità delle condizioni contrattuali” per tutti e la trasparenza per il calcolo dei costi da fatturare.
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