Avvocati, entra in vigore il nuovo Codice deontologico. Il testo

Redazione 15/12/14
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Entra oggi in vigore il nuovo Codice deontologico forense, l’insieme di norme che regolerà di qui in avanti il comportamento professionale degli avvocati e degli operatori del diritto.

Il testo del nuovo Codice deriva dalla riforma forense approvata ormai due anni or sono in Parlamento, ed è uno dei passaggi che più hanno impegnato ministero della giustizia e Consiglio nazionale forense, impegnati nei mesi scorsi a rimpallarsi il documento a più riprese, cercando di inserire migliorie e correzioni, fino alla versione ufficiale in vigore da oggi.

Questo testo è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 241 del 16 ottobre 2014, dopo essere stato approvato il 31 gennaio 2014 dal Consiglio nazionale forense ed inviato, in seguito, al ministero della Giustizia, il 21 luglio 2014. Dunque, il codice entra in vigore oggi, a 60 giorni esatti dalla data di pubblicazione in Gazzetta.

Le novità principali del Codice deontologico

Dopo l’approvazione della riforma forense viene previsto che il codice deontologico deve prevedere doveri e regole di condotta e le infrazioni a tali doveri e a tali regole di condotta costituiscono certamente illecito disciplinare dal momento che “sono sottoposte al giudizio dei consigli distrettuali di disciplina”.

Il Titolo I del Codice riguarda i principi generali attinenti alla figura di avvocato, alla responsabilità deontologica, ai principi di dignità e decoro della professione.

Il Titolo II, invece, prende in esame le corrette condotte da assumere nei riguardi dei clienti e le parti assistite, ponendo l’accento sulrischio di conflitto di interessi, doveri di informazione, adempimento del mandato, gli obblighi di pagamento e fiscali.

Al Titolo III, invece, si trovano le novità concernenti il rapporto con i colleghi e la categoria professionale, mentre il Titolo IV esamina il dovere dell’avvocato, sia nell’ambito del processo che della difesa, ponendo l’accento sula continenza verbale, la riservatezza e lealtà nei riguardi delle controparti e l’obbligo di verità.

Le previste trasgressioni prevedono precise sanzioni disciplinari che andranno applicate nei riguardi dell’iscritto. Dal primo gennaio 2015 l’applicazione delle sanzioni sarà appannaggio dei Consigli Distrettuali di disciplina: in proposito, il Cnf rilascerà una versione estesa del testo con indicazione delle pene previste in forma attenuata e aggravata per ciascun comportamento scorretto.

QUI IL TESTO UFFICIALE DEL CODICE

QUI LA RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CODICE

 

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