Il Registro Autobianchi alla Fiera di Padova da oggi fino al 25 ottobre con i modelli che hanno cambiato la storia dell’automobile, dalla Bianchina all’Y10. Porsche festeggia le sue ricorrenze con rarità assolute come la 959 di Herbert von Karajan
Auto e Moto d’Epoca 2015 si afferma quale il più grande e importante Salone dell’auto in Italia. Sono ben 17 le grandi Case automobilistiche che hanno scelto la Fiera di Padova per le loro anteprime nazionali appena presentate a Francoforte e raccontare la storia dell’automobilismo. Ultimi modelli e auto storiche, infatti, fanno parte dello medesimo mito che racchiude “l’anima” di ogni singolo Marchio.
Auto e Moto d’Epoca è quindi anche il luogo ideale per celebrare le grandi tappe della storia dell’automobile e delle Case costruttrici.
Come Autobianchi, Marchio storico FCA, che festeggia quest’anno i 60 anni della sua fondazione, mentre l’Y10 ne compie 30. Ecco allora il Registro Autobianchi, dopo aver onorato i 50 anni dell’avveniristica Stellina e quelli dell’innovativa Primula, portare in mostra a Padova tutti i modelli di un nome entrato nella storia e nel costume fin dal suo debutto.
La “fuoriserie di serie”, l’auto che “piace alla gente che piace” ha significato, per decenni, grande attenzione allo stile, ma anche all’evoluzione sociale: Autobianchi fu fra le prime Case a studiare modelli espressamente per le nuove protagoniste della società: le donne.
La sfida e la sperimentazione furono le linee guida di Autobianchi fin dal suo nascere. Così la volle Fiat nel 1955, quando decise di avviare sotto questo Marchio produzioni parallele che tentassero nuove strade attraverso Innovazioni tecnologiche, linee e colori originali, modelli piccoli ma decappottabili, ammiraglie e sportivissime, per non parlare dei magnifici e precorritori prototipi di Bertone, Pininfarina. OSI, Manzù.
Apparve così la Bianchina, voluta e battezzata da Giovanni Agnelli in persona: Trasformabile, Panoramica, Cabriolet, Berlina e Furgonata, ricavata dalla meccanica della 500. Nello stand di Padova si ammireranno tutti i modelli della produzione, che dal ’57 al ’69 superò le 300 mila unità.
Ma, a Padova – in uno sfavillante esemplare rosso – si potrà vedere anche la rara Stellina, che fu prodotta in soli 500 unità e fu la prima auto italiana in vetroresina. Uno spider mirabilmente progettato dall’ing. Rapi.
Ecco poi la Primula 1a serie, la prima auto del gruppo Fiat a trazione anteriore e con il motore trasversale, che l’ingegner Dante Giacosa dotò del rivoluzionario cambio laterale, soluzione poi adottata in tutto il mondo. Con il suo portellone posteriore fu anche una delle prime fastback italiane.
Nel 2015, infine, compie 30 anni il rivoluzionario motore Fire, che, nel’85, era stato cantato da Lucio Dalla come “Il motore del 2000”.
Equipaggiava l’ultima Autobianchi, la popolarissima Y10: in dieci anni ne furono prodotte oltre un milione. Ad Auto e Moto d’Epoca si potranno vedere una Y10 LX grigia 1a serie e un Y10 Turbo rossa.
A Padova si conteranno anche L’A111, l’ammiraglia di lusso Autobianchi, prodotta con cura ai minimi dettagli fra il 1968 e il ’72, l’A112 Abarth, pietra miliare del Campionato Autobianchi, un motore nudo dello stesso modello per esaminarne la meccanica interna a fianco di oltre 4mila auto di tutti i marchi e caratteristiche.
Tra queste, portata da Registri Porche, la 959 rossa appartenuta a Herbert Von Karajan. L’auto che, quando gli fu consegnata nel 1988, fece esclamare al direttore d’orchestra: “È meglio che vendere più dischi!”.
Club e collezionisti, semplici appassionati e grandi Case. Auto e Moto d’Epoca è fatto di storie e successi costruiti sulla passione.
Ecco perché richiama oggi tutti gli amanti dell’auto in un appuntamento dove le novità e la tradizione vanno a comporre un’unica, grande epopea
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