Assunzioni donne svantaggiate: sgravi per tutto il 2023. Come funziona e limiti

Paolo Ballanti 28/06/23
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La Commissione europea con la decisione C(2023) 4063 final del 19 giugno scorso ha autorizzato la fruizione degli sgravi contributivi per le assunzioni donne svantaggiate e per le trasformazioni a tempo indeterminato di donne lavoratrici effettuate dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023.

La precedente autorizzazione europea concedeva lo sfruttamento delle agevolazioni da parte delle aziende private esclusivamente per gli eventi verificatisi sino al 30 giugno 2022. Al fine di garantire la piena operatività delle norme sino al 31 dicembre 2023 le autorità italiane hanno inoltrato il 15 marzo 2023 formale richiesta di autorizzazione alla Commissione europea, con l’obiettivo di promuovere e preservare, grazie agli sgravi, l’occupazione femminile.

A seguito dell’ok dell’UE l’Inps è intervenuta con la Circolare del 23 giugno 2023 numero 58 al fine di fornire i chiarimenti necessari alla fruizione degli esoneri e, in particolare, la procedura per il recupero degli arretrati.

Analizziamo la novità in dettaglio.

Indice

Assunzioni donne svantaggiate: le norme

La Legge di bilancio 2021 (L. 30 dicembre 2020 numero 178) ha riconosciuto uno sgravio, nella misura del 100% dei contributi previdenziali a carico azienda, per l’assunzione di donne lavoratrici effettuate nel biennio 2021 – 2022.

Sulla stessa lunghezza d’onda, la Manovra 2023 (Legge 29 dicembre 2022 numero 197) ha esteso l’agevolazione citata alle assunzioni di donne effettuate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.
Per la fruizione degli sgravi i datori di lavoro interessati dovranno continuare ad utilizzare il modulo online “92-2012” presente all’interno del “Cassetto previdenziale” del portale “inps.it”.

Nel caso in cui la modulistica citata sia già stata utilizzata per le assunzioni / trasformazioni / proroghe effettuate, i datori di lavoro interessati non dovranno compiere ulteriori adempimenti in quanto la comunicazione precedentemente inoltrata all’Inps risulta valida ed efficace ai fini della fruizione dell’esonero al 100%.

Scarica la Circolare Inps

Circolare Inps numero 58 del 13 giugno 2023 455 KB

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Assunzioni donne svantaggiate: a quali datori di lavoro spetta lo sgravio

Possono accedere all’esonero tutti i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, ivi compresi i datori di lavoro del settore agricolo ed altresì:

  • Gli enti pubblici economici;
  • Gli Istituti autonomi case popolari trasformati in base alle diverse leggi regionali in enti pubblici economici;
  • Gli enti che per effetto dei processi di privatizzazione si sono trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico;
  • Le ex IPAB trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto prive dei requisiti per trasformarsi in ASP, ed iscritte nel registro delle persone giuridiche;
  • Le aziende speciali costituite anche in consorzio;
  • I consorzi di bonifica;
  • I consorzi industriali;
  • Gli enti morali;
  • Gli enti ecclesiastici.

Escluse invece dalla platea dei beneficiari le realtà appartenenti alle pubbliche amministrazioni.

Assunzioni donne svantaggiate: lavoratrici beneficiarie

Gli esoneri in parola spettano per le assunzioni di:

  • Donne con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi;
  • Donne di qualsiasi età residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • Donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • Donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

Assunzione donne svantaggiate: rapporti di lavoro incentivati

Ad essere incentivate le assunzioni:

  • A tempo indeterminato;
  • A termine;

nonché le trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto agevolato o meno.

Non è ostativo alla fruizione dello sgravio il fatto che:

  • Il rapporto sia a tempo parziale;
  • Il rapporto di lavoro subordinato sia instaurato in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro.

Al contrario, gli incentivi non spettano per:

  • I rapporti di lavoro intermittente;
  • I rapporti di apprendistato e di lavoro domestico;
  • Prestazioni di lavoro occasionale.

Per approfondire tutti gli aspetti che riguardano i contratti di lavoro dipendente si consiglia il volume “Il Lavoro Subordinato”.

Assunzioni donne svantaggiate: quanto dura lo sgravio

Gli incentivi spettano per un numero di mesi diverso a seconda del tipo di contratto:

  • 12 mesi in caso di assunzione a termine;
  • 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato;
  • 18 mesi dalla data di assunzione, in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine già agevolato;
  • 18 mesi dalla data di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine non agevolato.

Sempre nel rispetto del limite complessivo di 12 mesi, gli sgravi spettano anche in caso di proroga del rapporto a tempo determinato.

Assunzioni donne svantaggiate: a quanto ammontano gli incentivi

L’incentivo previsto dalla Manovra 2023:

  • È pari al 100% dei contributi previdenziali carico azienda, nel limite massimo di importo corrispondente a 8 mila euro annui;
  • Spetta per le assunzioni / trasformazioni effettuate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.

Lo sgravio contemplato dalla Legge di bilancio 2021, operativo invece per le assunzioni / trasformazioni effettuate dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022, corrisponde sempre al 100% dei contributi Inps a carico azienda, nel limite massimo di importo pari a 6 mila euro annui.

Assunzioni donne svantaggiate: requisiti per l’azienda che assume

Il diritto alla fruizione degli incentivi è subordinato alle seguenti condizioni generali:

  • Possesso del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva);
  • Assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge;
  • Rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

Gli esoneri contributivi inoltre non spettano ove ricorra una delle seguenti condizioni:

  • L’assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva;
  • L’assunzione viola il diritto di precedenza stabilito dalla legge o dal contratto collettivo applicato;
  • Presso il datore di lavoro o l’utilizzatore con contratto di somministrazione sono in atto sospensioni dal lavoro connesse ad una crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui l’assunzione, la trasformazione o la somministrazione siano finalizzate all’assunzione di lavoratori inquadrati ad un livello diverso da quello posseduto dai lavoratori sospesi o da impiegare in unità produttive diverse da quelle interessate dalla sospensione;
  • Con riferimento alle lavoratrici che sono state licenziate nei 6 mesi precedenti da parte di un datore di lavoro che, al momento del licenziamento, presentava assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli del datore di lavoro che assume o utilizza in somministrazione, ovvero risulta con quest’ultimo in rapporto di collegamento o controllo.

Comunicazione UniLav
L’inoltro tardivo della comunicazione UniLav di assunzione o trasformazione comporta la perdita della parte di incentivo relativa al periodo compreso tra la data di decorrenza del rapporto agevolato e quella della comunicazione tardiva.

Incremento occupazionale netto
Ai fini del legittimo riconoscimento delle agevolazioni è altresì necessario che l’azienda realizzi un incremento occupazionale netto, calcolato sulla base della differenza tra i lavoratori occupati in ciascun mese ed il numero dei dipendenti mediamente occupati nei 12 mesi precedenti.
Il numero dei dipendenti dev’essere calcolato in Unità di Lavoro Annuo (U.L.A.), secondo il criterio convenzionale proprio del diritto comunitario.

Assunzioni donne svantaggiate: compilazione UniEmens

I dettagli sull’utilizzo dello sgravio devono essere comunicati dall’azienda all’Inps con il modello UniEmens, da trasmettere in via telematica all’Istituto entro la fine del mese successivo quello di competenza.
Con riferimento ai mesi arretrati, ha precisato l’Inps, la valorizzazione delle somme in UniEmens può essere effettuata esclusivamente nei flussi di competenza di luglio 2023, agosto 2023, settembre 2023 ed ottobre 2023.

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