Assegno unico: di quanto aumentano gli importi nel 2026 con la rivalutazione Istat

Paolo Ballanti 18/11/25
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La normativa in materia di Assegno unico universale, di cui al Decreto 230/2021, dispone all’articolo 4, comma 11 che i valori mensili del sussidio e le relative soglie ISEE sono adeguati annualmente in base alle variazioni dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rilevato dall’ISTAT.

Ecco perché l’INPS ha pubblicato con Circolare numero 33 del 4 febbraio 2025 i valori degli importi e delle maggiorazioni spettanti per l’AUU e delle relative soglie ISEE rideterminati dal 1° gennaio scorso in virtù della variazione percentuale calcolata dall’ISTAT nel 2024 e pari ad un +0,8%.

Per l’anno 2026 l’Istituto opererà una nuova rivalutazione dell’Assegno unico universale sulla base di una variazione del costo della vita che, ad oggi, si stima tra l’1,6 e l’1,7 per cento.

In attesa delle tabelle ufficiali dell’INPS sull’AUU 2026 ipotizziamo in dettaglio di quanto aumenteranno gli importi mensili.

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Indice

Una rivalutazione tra l’1,6 e 1,7 per cento

Stando alle anticipazioni fornite dal quotidiano “Il Corriere della Sera” la variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, rilevato dall’ISTAT, si attesterà nel 2025 su un +1,6 / 1,7 per cento se non addirittura “tra l’1,4% e l’1,5%.

I dati ufficiali saranno noti soltanto con l’apposita circolare / messaggio dell’INPS con cui l’Istituto, sulla base della rivalutazione 2025, pubblicherà le tabelle con gli importi e le soglie ISEE aggiornati, in vigore dal 1° gennaio 2026.

Tuttavia, sulla base di un aumento stimato ad un +1,6 per cento, ecco di seguito la simulazione degli importi mensili dell’AUU nel 2026.

Assegno Unico per figli minorenni 2026

La somma – base mensile spettante a titolo di Assegno Unico Universale per ciascun figlio minorenne è parametrata in ragione delle soglie ISEE, anch’esse rivalutate annualmente.

Sulla base di una rivalutazione ipotetica dell’1,6 per cento dal 1° gennaio 2026 i nuclei familiari con ISEE fino a 17.502,97 euro avranno diritto ad un sussidio mensile (senza maggiorazioni, di cui parleremo tra poco) di euro 204,2 per ciascun figlio minorenne, in aumento rispetto ai 201,0 euro mensili dell’annualità corrente.

Per i nuclei con ISEE pari o superiore a 17.502,98 euro la quota mensile di AUU si riduce all’aumentare dell’Indicatore, sino a raggiungere l’importo minimo di euro 58,4 (57,5 euro nel 2025).

Quest’ultima somma spetta ai nuclei con ISEE superiore ad euro 46.674,59 (45.939,56 euro nel 2025).

Assegno Unico per figli con disabilità 2026

Gli importi 2026 appena descritti con riguardo ai figli minorenni spetteranno anche per quanti hanno in carico figli con disabilità:

  • minorenni;
  • maggiorenni senza limiti di età.

A seconda del grado di disabilità è tuttavia prevista una maggiorazione mensile della somma – base, anch’essa rivalutata ma spettante in maniera univoca per tutti i beneficiari, a prescindere dall’ISEE.

Applicando l’aumento dell’1,6 per cento, dal 1° gennaio 2026 la maggiorazione passerà a:

  • euro 122,5 mensili (rispetto ai 120,6 euro del 2025) per i figli di età inferiore a 21 anni non autosufficienti;
  • euro 110,9 mensili (in aumento rispetto ai 109,1 euro del 2025) per i figli di età inferiore a 21 anni con disabilità grave;
  • euro 99,3 mensili (rispetto ai 97,7 euro del 2025) per i figli di età inferiore a 21 anni con disabilità media.

Assegno Unico per figli maggiorenni under 21

L’AUU è altresì riconosciuto ai figli maggiorenni di età inferiore a 21 anni.

In tal caso la somma – base per ciascun figlio è inferiore rispetto a quella dei minorenni ma pur sempre differenziata in virtù delle soglie ISEE.

Dal 1° gennaio 2026 per ciascun figlio maggiorenne spetterà un sussidio mensile di euro 99,3 per i nuclei familiari con ISEE fino a 17.502,97 euro.

All’aumentare dell’Indicatore la quota mensile si riduce sino a raggiungere l’importo minimo di 29,2 euro mensili (28,7 euro nel 2025) se l’ISEE è superiore ad euro 46.674,59.

Maggiorazione figli ulteriori al secondo

Per ciascun figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione dell’Assegno Unico anch’essa riparametrata in virtù dell’ISEE.

Dal 1° gennaio 2026 la maggiorazione si attesterà a:

  • euro 99,3 mensili per ISEE fino a 17.502,97 euro;
  • euro 17,5 mensili per ISEE superiore ad euro 46.674,59.

Maggiorazione figli per madre di età inferiore a 21 anni

Per le madri di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione degli importi per ciascun figlio.

La maggiorazione in parola si ipotizza in aumento, dal prossimo 1° gennaio, dai 23,0 euro mensili dell’annualità corrente ad euro 23,4 (sempre mensili).

La quota di maggiorazione non è influenzata dall’ISEE del nucleo familiare.

Bonus secondo percettore di reddito

Nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro è prevista una maggiorazione mensile per ciascun figlio minore.

La somma aggiuntiva sarà pari ad euro 34,95 mensili con ISEE fino a 17.502,97 euro sino ad azzerarsi se l’Indicatore oltrepasserà l’asticella dei 46.557,91 euro.

Le maggiorazioni non rivalutate

In virtù della normativa vigente (Decreto Legislativo numero 230/2021, articolo 4) nel 2026 continueranno ad essere assicurate le seguenti maggiorazioni, non rivalutate in base ai dati ISTAT:

  • maggiorazione del 50 per cento dell’Assegno Unico mensile per ciascun figlio di età inferiore a un anno, fino al compimento del primo anno di vita del bambino;
  • maggiorazione del 50 per cento dell’Assegno Unico mensile per i nuclei con tre o più figli per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni, per livelli di ISEE fino a 46.557,91 euro nel 2026;
  • maggiorazione forfettaria di 150,00 euro per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico.

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Paolo Ballanti

Dopo la laurea in Consulente del Lavoro, conseguita all’Università di Bologna nel 2012, dal 2014 si occupa di consulenza giuslavoristica ed elaborazione buste paga presso un’associazione di categoria in Ravenna. Negli anni successivi alla laurea ha frequentato tre master: El…Continua a leggere

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