Inutile dirlo, la preoccupazione di fronte all’aumento dei numeri di cittadini e cittadine contagiati, è causa dell’ultimo boom di download del sistema di tracciamento su smartphone.
Come lo stesso ministero della Salute, sul proprio sito web, ricorda, continuano ad aumentare i casi diagnosticati e i focolai di COVID-19 in Italia. Rimane essenziale che la popolazione mantenga comportamenti che riducano il rischio di trasmissione (distanza, lavaggio delle mani, mascherina, evitare assembramenti) in tutti i contesti. Il tracciamento dei casi e dei loro contatti e la conseguente riduzione nei tempi tra l’inizio della contagiosità e l’isolamento restano elementi fondamentali per il controllo della diffusione dell’infezione. Ecco perché App Immuni ha senso. Ed è ancora più importante ora effettuare il download.
Il premier Giuseppe Conte ha definito “un obbligo morale partecipare a questo programma. I dati restano anonimi, la geolocalizzazione è disattivata”, ha sottolineato. Tra gli strumenti messi in campo per far fronte all’aumento dei contagi c’è la campagna per promuovere l’uso dell’applicazione per il tracciamento dei positivi al coronavirus.
E LeggiOggi aderisce alla campagna pubblicando questo approfondimento, in cui viene spiegato a cosa serve Immuni e come scaricarla.
Vediamo di seguito cos’è l’App Immuni, come di scarica, come funziona. Forniamo poi qualche chiarimento sull’aspetto privacy, che tante polemiche (non proprio sensate) ha suscitato.
App Immuni 2020: cos’è
Immuni è un’app (quindi un’applicazione) creata per aiutarci a combattere l’epidemia di Covid-19. L’app utilizza la tecnologia per avvertire gli utenti che hanno avuto un’esposizione a rischio, anche se sono asintomatici. È lo strumento ufficiale di “contact tracing” (tracciamento). Avverte quando siamo stati a contatti con persone positive, impendendo così di contenere quanto più possibile focolai di contagio.
App sta per applicazione, esattamente come tutte le applicazioni che ogni giorno scarichiamo sui nostri smartphone o tablet. Esiste l’App di Netflix, l’App Sky, l’App del meteo, l’App di messaggistica Whatsapp, le App di giochi online. E poi c’è l’App Immuni. Non è certamente un’applicazione divertente come le precedenti. Ma è senz’altro molto utile a tracciare i casi di contagio e aiutarci a capire quando tutti noi siamo venuti in contatto con qualcuno che è stato contagiato dal Coronavirus.
App Immuni 2020: come scaricarla
Scaricarla (quindi il sistema di download) è molto semplice. A seconda dello smartphone che l’utente possiede, è possibile scaricare Immuni da App Store o Google Play.
Quindi:
- da smartphone e tablet è possibile accedere a Apple store o Google Play (a seconda del tipo di sistema operativo utilizzato),
- cercare l’app per nome “Immuni”
- installare l’App sul proprio dispositivo
- seguire le impostazioni
Lo si può fare in tutta tranquillità, perché non viene chiesto né il nome degli utenti, né l’indirizzo, e nemmeno i dati sanitari.
App Immuni 2020: come funziona
Immuni e il suo funzionamento sono semplici:
- si scarica in modo volontario e gratuito (come spiegato sopra),
- Immuni avverte gli utenti che sono stati a stretto contatto con una persona risultata poi positiva inviando loro un messaggio di allerta, che include una serie di consigli su come affrontare la situazione.
- Immuni riesce a determinare che è avvenuto un contatto a rischio fra due utenti senza sapere chi siano i due utenti o dove si siano incontrati.
App Immuni 2020: un esempio di tracciamento
Sul sito ufficiale di Immuni è riportato un esempio, che chiarisce il modo di agire dell’app.
Consideriamo Alice e Marco, due ipotetici utenti. Quando è installata sui loro smartphone, Immuni emette un segnale Bluetooth che include un codice casuale. Quando Alice si avvicina a Marco, i loro smartphone si scambiano questi codici e li registrano nella propria memoria, tenendo così traccia di quel contatto. Registrano anche quanto è durato il contatto e la potenza del segnale ricevuto, indicatore approssimativo della distanza tra i due smartphone.
App Immuni 2020: la privacy è protetta
Tante polemiche ha suscitato il nodo Privacy. Questa però dovrebbe essere la nostra ultima preoccupazione, perché Immuni tutela tutti i cittadini sotto questo profilo.
Tra le misure che proteggono i dati dei cittadini ci sono queste:
• l’app non raccoglie dati che permettono di risalire all’identità. Non chiede il nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o e-mail,
• gli spostamenti non sono tracciati né tracciabili,
• i codici casuali che gli smartphone si scambiano tramite Bluetooth non contengono né informazioni sul dispositivo,
• tutti i dati salvati sui dispositivi o sul server saranno cancellati quando non più necessari e in ogni caso prima del 31 dicembre 2020.
• i dati degli utenti sono raccolti dal Ministero della Salute e verranno usati solo per contenere l’epidemia del Covid-19 o ai fini della ricerca scientifica.
• i dati sono salvati su server in Italia e gestiti da soggetti pubblici.
App Immuni 2020: serve registrarsi con email e password?
Assolutamente no. Immuni non chiede dati personali. Quindi non occorre inserire il proprio indirizzo email. Per far funzionare l’app una volta scaricata, è sufficiente attivare il Bloototh.
App Immuni 2020: come avverte di un contatto a rischio contagio
Se Immuni rileva l’esposizone a un potenziale contagio, manda una notifica all’utente. L’App stessa fornisce quindi una serie di raccomandazioni che l’utente può seguire in questo caso: prima fra tutte contattare il proprio medico curante e informarlo della notifica.
(Fonte: Sito ufficiale App Immuni)
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