Si avvicina l’Acconto IMU 2025: in scadenza il 16 giugno. Le aliquote e chi paga

Dal 2025 è in vigore la nuova IMU. I Comuni devono caricare la delibera sul sito Mef.

Redazione 06/06/25

Tra le scadenze fiscali di questo giugno 2025, una delle più importanti è l’acconto IMU. Ultima chiamata per i proprietari di case è lunedì 16 giugno, data entro cui si può pagare in acconto oppure in soluzione unica.

Utile però ricordare che non tutti i cittadini sono chiamati all’adempimento. La maggior parte dei proprietari di prime case non deve preoccuparsi, perché esente dall’imposta.

Dal 2025 è in vigore la nuova IMU semplificata ed è obbligatorio il prospetto ministeriale per la pubblicazione delle aliquote IMU. Tutti i Comuni devono caricare la delibera delle aliquote sulla piattaforma predisposta dal MEF entro il 14 ottobre 2025, per essere poi pubblicate entro il 28 ottobre dello stesso anno. In caso di mancata pubblicazione si applicano le aliquote base.

In questo articolo, tutte le informazioni necessarie per comprendere chi deve pagare l’IMU, chi ne è esente, le categorie catastali coinvolte, le scadenze per i pagamenti e le conseguenze di un mancato pagamento.

Indice

Cos’è l’IMU

L’IMU è un’imposta comunale sugli immobili, introdotta nel 2012, che si applica ai proprietari di immobili, compresi terreni agricoli e fabbricati. È stata creata per sostituire l’ICI (Imposta Comunale sugli Immobili), per finanziare i servizi locali.

Chi deve pagare l’IMU 2025

L’IMU 2025 deve essere pagata da tutti i proprietari di immobili, ad eccezione di quelli con abitazioni principali (le famose prime case), a meno che queste non siano di lusso.

In soldoni, pagano l’imposta:


– proprietari di seconde case: l’IMU si applica su tutte le case diverse dall’abitazione principale;
– proprietari di terreni: l’imposta è dovuta anche per i terreni agricoli e incolti, salvo alcune esenzioni specifiche;
– proprietari di immobili commerciali: include negozi, uffici, capannoni e altri immobili a uso commerciale;
proprietari di prime case signorili e di lusso.

Chi è esonerato dal pagamento IMU 2025

Anche quest’anno, alcune categorie di proprietari sono esenti dal pagamento dell’IMU 2025. Le principali esenzioni includono:


– abitazioni principali non di lusso: Le case adibite ad abitazione principale del proprietario non sono soggette all’IMU, a meno che non rientrino nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, considerate di lusso;
– immobili di cooperative edilizie a proprietà indivisa: Esenti se adibiti ad abitazione principale dei soci assegnatari;
– immobili di proprietà di enti pubblici e religiosi: Alcuni immobili posseduti da enti pubblici o religiosi possono essere esenti, purché non utilizzati per attività commerciali;
– immobili in comodato d’uso gratuito: Immobili concessi in comodato d’uso gratuito a parenti di primo grado in linea retta (genitori-figli) possono beneficiare di una riduzione del 50% della base imponibile, a patto che il contratto sia registrato;
immobili locati a canone concordato: possono beneficiare di una riduzione del 25% sull’aliquota IMU stabilita dal comune. Questo significa che il proprietario pagherà solo il 75% dell’IMU ordinaria prevista per quell’immobile;
– immobili inagibili o inabitabili: gli immobili dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati possono beneficiare di una riduzione del 50% della base imponibile. Per ottenere questa riduzione, è necessario presentare una perizia tecnica che attesti l’inagibilità o l’inabitabilità dell’immobile;
-riduzione IMU per chi ha casa occupata: la riduzione dell’IMU per le case occupate può variare a seconda dei regolamenti comunali. Tuttavia, in generale, l’immobile occupato può beneficiare di una riduzione della base imponibile fino al 50%. Alcuni comuni potrebbero prevedere una riduzione maggiore o specifiche condizioni aggiuntive per applicare questa agevolazione;
– agevolazioni anziani e disabili.

Le categorie catastali degli immobili

Le categorie catastali sono fondamentali per determinare l’importo dell’IMU. Esse classificano gli immobili in base alla loro destinazione d’uso. Ecco un breve elenco delle principali categorie:

>> A/1 – A/11: Abitazioni (con la A/1, A/8 e A/9 considerate di lusso).
>> B/1 – B/8: Collegati a usi collettivi (ospedali, scuole, biblioteche).
>> C/1 – C/6: Immobili a uso commerciale (negozi, magazzini, laboratori).
>> D/1 – D/10: Immobili a uso speciale (alberghi, teatri, fabbriche).
>> E/1 – E/9: Immobili a uso particolare (stazioni, porti, aeroporti).

Scadenze pagamenti IMU 2025

Le scadenze per il pagamento dell’IMU sono fondamentali per evitare sanzioni. Nel 2025, le date da ricordare sono:

16 giugno 2025: scadenza per il pagamento dell’acconto. L’acconto corrisponde generalmente al 50% dell’imposta dovuta per l’anno precedente.
16 dicembre 2025: scadenza per il saldo, che completa il pagamento dell’imposta per l’anno corrente.

La scadenza dell’acconto IMU è generalmente fissata al 16 giugno di ogni anno, a meno che la data non cada di weekend o festivo. In questo caso il termine slitta al primo giorno feriale successivo.

Nel 2025 fila tutto liscio, perché l’ultima data utile per pagare l’IMU in acconto o in soluzione unica è fissata a lunedì 16 giugno. Meglio segnarselo in calendario prima di partire per le vacanze.

Calcolo pagamento IMU

Il calcolo dell’IMU si basa su diversi fattori:

Rendita catastale: Punto di partenza per il calcolo dell’imposta. Deve essere rivalutata del 5% e moltiplicata per un coefficiente che varia a seconda della categoria catastale dell’immobile;
Aliquota comunale: Ogni comune può stabilire una propria aliquota, che può variare entro certi limiti fissati dalla legge. Le aliquote possono essere diverse per ciascun tipo di immobile;
Detrazioni: Per le abitazioni principali di lusso (A/1, A/8, A/9), è prevista una detrazione di 200 euro.

Da ricordare che dal 1° gennaio 2025 è in vigore la nuova IMU semplificata 2025: la riforma del 2024 che ha sfoltito le aliquote e a cui tutti i Comuni devono adeguarsi.

Una delle novità focali introdotte dal Decreto sull’IMU semplificata riguarda appunto la classificazione delle fattispecie immobiliari soggette a IMU. Sono state individuate 128 nuove aliquote (al posto delle migliaia presenti nel periodo pre-riforma), che permettono di identificare con maggiore precisione le tipologie di immobili imponibili o esenti dall’imposta.

Le amministrazioni dovranno adeguarsi alle nuove regole e pubblicare la loro delibera sulle aliquote 2025 tramite un prospetto da pubblicare entro il 14 ottobre prossimo su una piattaforma online predisposta dal MEF.

Mancato pagamento IMU: le sanzioni

Il mancato pagamento dell’IMU può comportare diverse conseguenze:

Sanzioni: Se non si paga entro la scadenza, si applicano delle sanzioni che possono variare dal 0,1% al 3,75% per ogni giorno di ritardo nei primi 14 giorni. Dal 15° giorno in poi, le sanzioni aumentano fino al 30% dell’importo dovuto.
Interessi di mora: Oltre alle sanzioni, si applicano gli interessi di mora calcolati giornalmente sulla base del tasso legale.
Procedure esattoriali: In caso di mancato pagamento prolungato, il comune può avviare procedure esecutive, come il pignoramento dei beni del contribuente.

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Come si paga l’IMU nel 2025

Per il 2025 restano le stesse modalità di versamento dell’imposta previste gli scorsi anni. Il pagamento dell’IMU può essere effettuato tramite:

– Modello F24: può essere compilato online o presso una banca o un ufficio postale. È il metodo più comune.
– Servizi Online del Comune: alcuni comuni offrono la possibilità di pagare l’IMU direttamente attraverso il proprio sito web.

Molte amministrazioni infatti mettono a disposizione portali di calcolo online e anche il modello F24 precompilato e semplificato.

Calcola qui l’IMU 2025

IMU 2025: riferimenti utili

Sito del Comune di residenza: Per informazioni dettagliate sulle aliquote e le modalità di pagamento.
Agenzia delle entrate: Per calcolare la rendita catastale e ottenere informazioni sulle categorie catastali.
Consulente fiscale: Per assistenza personalizzata nel calcolo e pagamento dell’IMU.

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