Acconto IMU 2022 entro oggi 16 giugno: chi paga, categorie catastali, esoneri

Chiara Arroi 16/06/22
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Oggi giovedì 16 giugno c’è la chiama per il pagamento dell’Acconto IMU 2022. Non tutti devono pagare la prima rata del tributo per il possesso degli immobili. Solo alcune categorie catastali sono obbligate a farlo, e solo in presenza di più immobili oltre la prima casa.

Inoltre è bene ricordare che per l’IMU 2022 sono previsti bonus e sconti aggiuntivi, oltre ai normali esoneri e riduzioni, per aiutare cittadini e imprese a sostenere le difficoltà economiche del momento.

Approfondiamo chi deve pagare l’Acconto IMU quest’anno, come funziona il versamento, gli immobili esclusi dall’obbligo e i vari bonus.

Cos’è l’Acconto IMU 2022

E’ ormai risaputo che chi possiede alcuni tipi di immobili è chiamato dal Fisco a pagare un imposta sul possesso della casa o di un immobile: si tratta dell’imposta municipale unica, figlia della vecchia ICI e principale tassa che i Comuni utilizzano per finanziarsi.

Questo tributo è nato dal governo Monti, che l’ha introdotto nel 2011 con manovra Salva-Italia. Essendo un’imposta municipale si paga appunto a livello comunale, in caso di possesso dei beni immobiliari. Nel corso degli anni ha poi subito alcune modifiche, come ad esempio l’accorpamento con la TASI, che prima era indipendente e ora non più.

> IMU 2022: istruzioni per il calcolo e scadenze <

Chi paga l’IMU 2022

L’imposta sul possesso di immobili non è dovuta da tutti i cittadini proprietari, ma solo da alcuni. La pagano:

  • il proprietario di immobili e fabbricati, terreni e aree fabbricabili (solo se in piena proprietà). In generale le seconde case;
  • l’usufruttuario, cioè chi è titolare del diritto di usufrutto;
  • il titolare del diritto d’uso;
  • il titolare del diritto di abitazione (in caso di decesso di uno dei due coniugi, pagherà Imu il coniuge superstite per la casa coniugale);
  • il titolare del diritto di enfiteusi, di superficie;
  • il concessionario di aree demaniali;
  • l’utilizzatore nel caso di immobile utilizzato in forza di contratto di leasing sin dalla data di stipula del contratto (anche per l’immobile in corso di costruzione);
  • il coniuge assegnatario della casa coniugale in seguito a provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio.

> Imu seconda casa: riduzione del 50% <

Chi NON paga l’IMU 2022

Come anticipato ci sono alcune eccezioni alla regola dell’obbligo tributo. Dal 1° gennaio 2014 sono esonerati dal pagamento dell’imposta sugli immobili i possessori delle abitazioni principali, solo se appartenenti a determinare categorie castali.

Per abitazione principale si intende l’immobile “nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente”. In mancanza di anche uno solo di questi due requisiti (residenza anagrafica o dimora fisica), l’immobile è automaticamente considerato come seconda casa: quindi soggetto al versamento dell’imposta.

Inoltre non paga l’IMU:

  • il nudo proprietario (quando sull’immobile è presente un usufrutto);
  • l’inquilino dell’immobile (l’imposta viene versata dal titolare dei diritti reali);
  • la società di leasing concedente (in quanto paga l’utilizzatore);
  • il comodatario (paga il comodante titolare dell’immobile),
  • l’affittuario dell’azienda se l’azienda comprende un immobile (il versamento compete al proprietario dell’azienda concessa in affitto);
  • il coniuge non assegnatario in caso di separazione o divorzio.

Bonus IMU 2022: a chi spetta

Oltre alle esenzioni previste per legge, esistono anche alcuni esoneri introdotti lo scorso anno a causa delle difficoltà dovute alla pandemia covid, e anche quest’anno. In particolare:

  • per il 2022 vi è l’esenzione dal pagamento dell’Imu (intera imposta dovuta) per gli immobili del settore spettacolo, rientranti nella categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività esercitate,
  • Credito d’imposta al 50% sul saldo IMU 2021 di alberghi e strutture ricettive del turismo (misura inserita dal secondo Decreto Energia). Beneficiari sono le imprese del turismo, in particolare alberghi, strutture ricettive, settore fiere e congressi, purchè ci sia stato un calo di fatturato o dei corrispettivi nel secondo trimestre 2021 pari ad almeno il 50% rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2019.

Pagamento IMU per categoria catastale

Come detto sopra, alcune categorie catastali sono esenti dall’Imposta municipale unica, altre invece sono tenute al pagamento:

  • le abitazioni principali accatastate nelle categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e delle relative pertinenze SONO ESCLUSE DAL PAGAMENTO
  • le abitazioni principali CHE DEVONO PAGARE l’imposta sono quelle accatastate nelle cosiddette categorie “di lusso”: A/1, A/8 e A/9.

Tutti i fabbricati sono imponibili sulla base della rendita catastale (a cui applicare la rivalutazione del 5%, nonché gli specifici moltiplicatori indicati nella tabella sottostante, in base alla categoria catastale dell’immobile.

Categorie catastali Moltiplicatori
Fabbricati del gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, esclusa la categoria catastale A/10 (uffici e studi privati) 160
Fabbricati del gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5 140
Fabbricati con categorie catastali A/10 e D/5 80
Fabbricati del gruppo catastale D, tranne la categoria D/5 65
categoria catastale C/1 (negozi e botteghe) 55

 

Pagamento Acconto IMU 2022: scadenza 16 giugno

L’IMU si paga di norma in due rate diverse: un acconto e un saldo.

  • Prima rata: l’acconto entro il 16 giugno 
  • Seconda rata: il saldo entro il 16 dicembre 

Ecco quindi che entro oggi 16 giugno 2022 chi è soggetto all’imposta deve effettuare il pagamento della prima rata. Non ci sono rinvii.

Il versamento dell’imposta può avvenire con modello F24 utilizzano i previsti codici tributo, o anche con lo specifico bollettino.

Slitta l’invio della Dichiarazione IMU

Ultima novità partorita dal Decreto semplificazioni, approvato il 15 giugno in Consiglio dei ministri, è la proroga al 31 dicembre 2022 per l’invio della Dichiarazione IMU. Questo documento va trasmesso al Comune nel caso si verifichino variazioni sull’immobile di proprietà.

Per saperne di più >> Dichiarazione IMU: invio slittato al 31 dicembre 2022. Cosa cambia

 

Chiara Arroi