Dal prossimo 15 ottobre sarà possibile presentare sul portale di Invitalia le domande di accesso ai bonus Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro – Nord introdotti dal Decreto – Legge 7 maggio 2024, numero 60, ribattezzato DL Coesione.
Entrambe le misure hanno l’obiettivo di promuovere la nascita di realtà imprenditoriali, libero – professionali e di lavoro autonomo, ad opera di under 35 inoccupati o disoccupati, grazie al riconoscimento di voucher e contributi a fondo perduto, di importo diverso a seconda del bonus accordato, se relativo al Mezzogiorno (Resto al Sud 2.0) o alle regioni del Centro – Nord (Autoimpiego).
Analizziamo la novità in dettaglio.
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Resto al sud 2.0
La misura Resto al Sud 2.0 ha l’obiettivo di promuovere la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, libero – professionali e di lavoro autonomo (eccezion fatta nel comparto agricolo, della pesca e dell’acquacoltura) nei territori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Beneficiari
L’incentivo è riservato ai giovani tra i 18 anni compiuti e i 35 anni non ancora compiuti in possessi di almeno uno dei seguenti requisiti:
- condizione di inattività, inoccupazione o disoccupazione;
- condizione di disoccupato del Programma GOL;
- lavoratore working poor, con reddito di lavoro dipendente o autonomo corrispondente a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’articolo 13 del TUIR.
Le iniziative economiche
Possono beneficiare dell’incentivo le iniziative economiche avviate nel mese precedente la data di presentazione della domanda e che risultano inattive alla medesima data.
Sono finanziabili le attività:
- produttive, operanti nei settori industria e artigianato, nonché della trasformazione dei prodotti agricoli, della pesca o dell’acquacoltura;
- connesse alla fornitura di servizi alle persone e alle imprese;
- operanti nel settore turistico;
- del commercio;
- libero professionali, in forma individuale o societaria.
Sono invece escluse le attività di produzione primaria nei settori agricoltura, pesca e acquacoltura.
Lavoro autonomo, imprese individuali o società
Le iniziative economiche agevolabili possono essere avviate sotto forma di:
- lavoro autonomo;
- impresa individuale;
- società in nome collettivo, in accomandita semplice o a responsabilità limitata;
- società cooperativa;
- attività libero professionale;
- società tra professionisti.
Le agevolazioni di Resto al Sud 2.0
Il pacchetto di incentivi previsto da Resto al Sud 2.0 è composto da:
- voucher a fondo perduto fino a un importo di 40 mila euro (elevabile a 50 mila euro in caso di maggiorazione da richiedere in sede di invio della domanda telematica);
- contributo del 75% a fondo perduto per programmi di investimento che hanno un importo massimo di 120 mila euro;
- contributo del 70% a fondo perduto per programmi di investimento che hanno un importo compreso tra 120 mila e 200 mila euro.
Le richieste di erogazione di voucher e contributi devono essere presentate a mezzo della piattaforma telematica del sito di Invitalia (“invitalia.it”) utilizzando esclusivamente i moduli messi a disposizione dal portale.
Le richieste devono contenere i titoli di spesa relativi all’acquisto dei beni e servizi ammessi all’agevolazione, nonché la documentazione attestante la tracciabilità delle spese e gli altri allegati previsti.
Quali sono le spese finanziabili?
Grazie all’incentivo Resto al Sud 2.0 sono finanziabili le seguenti spese:
- opere edili, relative a interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria;
- macchinari, impianti, attrezzature e arredi nuovi di fabbrica;
- programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni;
- immobilizzazioni immateriali;
- consulenze tecnico-specialistiche.
Sono invece escluse le spese per:
- acquisto di terreni e immobili;
- consulenze per la predisposizione della domanda di bonus, oltre che di tipo legale, fiscale e tributario;
- materie prime e semilavorati;
- personale, utenze, locazioni, consulenze non tecnico-specialistiche;
- leasing.
Bonus autoimpiego centro-nord
Al pari di Resto al Sud 2.0 l’incentivo Autoimpiego Centro – Nord promuove l’avvio di iniziative economiche in forma di lavoro autonomo, libera professione e attività d’impresa in Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Marche.
Per quanto riguarda gli aspetti legati:
- beneficiari;
- iniziative economiche;
- lavoro autonomo, imprese individuali o società;
- spese finanziabili;
vale quanto descritto per l’incentivo Resto al Sud 2.0.
Discorso diverso invece per le agevolazioni previste da Autoimpiego Centro – Nord, rappresentate da:
- voucher a fondo perduto fino a 30 mila euro (elevabile a 40 mila euro in caso di maggiorazione richiesta in sede di invio della domanda telematica);
- contributo del 65% a fondo perduto per programmi di investimento che hanno un importo massimo di 120 mila euro;
- contributo del 60% a fondo perduto per programmi di investimento che hanno un importo compreso tra 120 mila e 200 mila euro.
Alla stregua di Resto al Sud 2.0 le richieste di voucher e contributi devono contenere i titoli di spesa relativi all’acquisto di beni e servizi, oltre alla documentazione attestante la tracciabilità delle spese.
Domande dal 15 ottobre
Sul portale di Invitalia (“invitalia.it – Incentivi e strumenti – Resto al Sud”) compare l’avviso che, a partire dalle ore 24:00 del 14 ottobre 2025 “non sarà più consentita la presentazione delle domande di agevolazione a valere su Resto al Sud (DL 91/2017) per la chiusura del relativo sportello agevolativo”.
Contestualmente alla suddetta chiusura, si legge sempre sul sito di Invitalia, dalle ore 12 del 15 ottobre 2025 “sarà comunque possibile presentare iniziative di autoimpiego / autoimprenditorialità a valere sulle agevolazioni previste dal DL 60/2024” nello specifico le misure Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro-Nord.
Come si invia domanda
Le domande di agevolazione devono essere trasmesse collegandosi all’apposita area personale di Invitalia, disponibile cliccando sul link presente su:
- “invitalia.it – Incentivi e strumenti – Rs20 – Presenta la domanda”;
- “invitalia.it – Incentivi e strumenti – AuCeNo – Presenta la domanda”.
In entrambi i canali di trasmissione è necessario accreditarsi con l’identità digitale SPID, CIE o CNS.
Il sistema richiede altresì il possesso di firma digitale e indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Una volta inviate le istanze, queste ultime vengono valutate da Invitalia entro novanta giorni dalla trasmissione, in base all’ordine cronologico di presentazione e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.
Le iniziative ammesse alle agevolazioni sono destinatarie di un tutoring di supporto tecnico messo a disposizione da Invitalia con l’obiettivo di facilitare la predisposizione dei documenti da allegare alla domanda e di assicurare la corretta fruizione dell’incentivo.
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