Carta Dedicata a te 2025: tutti gli step, scadenze e date utili da segnare

Il cronoprogramma completo della prepagata 2025 per la spesa alimentare.

Redazione 02/09/25
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Pronta a partire la nuova edizione della Carta Dedicata a te 2025: con il Messaggio INPS n. 2519 del 1° settembre 2025 e il decreto interministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 agosto 2025, si apre il calendario di adempimenti per INPS, Comuni e famiglie.

In sintesi: entro l’11 settembre 2025 l’INPS mette a disposizione dei Comuni gli elenchi dei potenziali beneficiari; i Comuni hanno 30 giorni per le verifiche e il consolidamento; poi le liste diventano definitive e vengono inviate a Poste per la consegna delle carte.

Per i nuclei aventi diritto, le due date da segnare sono: primo pagamento entro il 16 dicembre 2025 (pena decadenza) e spesa totale entro il 28 febbraio 2026. L’importo è 500 euro a nucleo, la carta è prepagata e si usa solo per alimenti di prima necessità; non serve domanda: l’individuazione è automatica.

Di seguito tutte le scadenze in arrivo per l’utilizzo della carta.

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Decreto Carta dedicata a te 2025
Messaggio Inps 2519/2025

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Indice

Tre date da segnare in calendario

Il decreto ministeriale del 30 luglio 2025 è stato pubblicato in G.U. n. 186 del 12 agosto 2025: da qui decorrono i termini per l’INPS (rilascio elenchi) e, a cascata, per i Comuni (verifica/consolidamento). Per i cittadini, le due scadenze decisive sono fissate direttamente nel decreto: primo utilizzo entro il 16 dicembre 2025 e spesa integrale entro il 28 febbraio 2026.

La carta viene resa operativa con l’accredito a partire da settembre 2025, e il ritiro avviene presso gli uffici postali abilitati, anche su prenotazione.

Tradotto: chi risulta in lista deve ritirare e usare la carta almeno una volta entro metà dicembre, poi completare la spesa entro fine febbraio. Queste date sono vincolanti e comportano decadenza in caso di mancato primo pagamento entro il termine.

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Calendario per INPS e Comuni: elenchi, verifiche e consolidamento

Entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto l’INPS deve rendere disponibili ai Comuni, su apposita applicazione web, gli elenchi dei potenziali beneficiari corredati da istruzioni operative.

Considerando che il decreto è andato online in Gazzetta il 12 agosto, la data entro cui l’Inps mette a disposizione dei Comuni gli elenchi è fissata all’11 settembre 2025.

I Comuni hanno 30 giorni dalla pubblicazione degli elenchi sull’app per verificare residenza e incompatibilità con eventuali misure locali e per consolidare le liste. Una volta chiuso il lavoro comunale, l’INPS ha 10 giorni per rendere definitive le liste e trasmetterle a Poste per la messa a disposizione delle carte.

Questo flusso in tre passaggi serve a garantire che le carte siano pronte per l’accredito di settembre e che i beneficiari ricevano in tempo le comunicazioni su ritiro e utilizzo.

Pubblicazione elenchi e comunicazione ai beneficiari

Terminato il consolidamento, l’INPS trasmette le liste a Poste e fornisce ai Comuni i numeri identificativi delle carte da inserire nelle comunicazioni ai cittadini.

Tocca quindi ai Comuni informare gli interessati sull’avvenuta assegnazione e sulle modalità di ritiro (sedi, prenotazione, tempistiche), oltre a pubblicare sul sito istituzionale l’elenco dei beneficiari del territorio. In parallelo, Poste gestisce la parte tecnica (emissione e operatività) e attiva le carte con l’accredito da settembre.

Queste fasi sono essenziali per non comprimere la finestra utile al primo pagamento entro il 16 dicembre 2025. Il Messaggio INPS dettaglia i compiti di ciascun soggetto e indica le specifiche di pubblicazione a carico dei Comuni, così da assicurare uniformità sul territorio.

Le scadenze per i cittadini: ritiro e primo pagamento

Per chi è inserito nelle liste e riceve l’avviso del Comune, il primo passo è ritirare la carta in ufficio postale, anche su prenotazione e attendere l’accredito (da settembre 2025).

La scadenza più importante è il 16 dicembre 2025: entro quella data bisogna effettuare almeno un pagamento. Se la carta non viene usata entro il 16 dicembre, scatta la decadenza e si perde il beneficio.

Le carte sono nominative, prepagate e ricaricabili; quelle emesse in anni precedenti restano valide in caso di riconferma del beneficiario nelle nuove liste. L’importo è 500 euro per nucleo; non si presenta domanda: l’individuazione è automatica sulla base dei requisiti ISEE e anagrafici fissati dal decreto

Termine finale di spesa e chiusura contabile

Dopo il primo utilizzo entro metà dicembre, resta l’ultimo traguardo: spendere l’intera somma entro il 28 febbraio 2026. Il decreto prevede poi due step amministrativi: Poste invia la rendicontazione finale entro il 30 marzo 2026 e, successivamente, effettua un monitoraggio dei residui entro il 30 aprile 2026.

Le eventuali somme non utilizzate rientrano nelle procedure di riversamento al Ministero competente.

Tradotto per i beneficiari: il 28 febbraio non è una data indicativa, ma l’ultimo giorno utile per utilizzare il contributo 2025; oltre tale termine, la carta non può più coprire acquisti con quelle risorse.

Cosa cambia nel 2025: solo generi alimentari e sconti dedicati

Una novità sostanziale del 2025 è la destinazione esclusiva del contributo ai beni alimentari di prima necessità , con esclusione di qualsiasi bevanda alcolica. Non rientrano, quindi, carburanti o abbonamenti al TPL, che la legge-madre contemplava come possibili alternative ma che il decreto 2025 non finanzia.

Il contributo si spende negli esercizi alimentari; gli operatori commerciali che stipulano convenzioni con il Ministero dell’Agricoltura applicano sconti dedicati ai titolari della carta, aumentando il potere d’acquisto. Queste regole sono importanti sul fronte tempistiche: puntare a negozi convenzionati può aiutare a utilizzare meglio l’importo entro il 28 febbraio 2026, evitando residui. Ricorda: la lista dei beni ammessi è parte integrante del decreto; ogni acquisto non conforme non è coperto.

Cosa devono fare i Comuni

Per rispettare le scadenze, i Comuni devono accedere all’applicativo INPS e verificare le posizioni anagrafiche e le incompatibilità locali entro i 30 giorni dalla pubblicazione degli elenchi.

Sono disponibili funzioni operative (selezione/deselezione, esclusione con motivazione, riammissione, verifica ANPR con eventuale trasferimento al Comune competente, consolidamento e sblocco consolidamento, ricerca beneficiario), tutte tracciate e con effetti precisi sulla graduatoria.

Per l’accesso servono le abilitazioni: modulo MV62 via PEC alla Struttura INPS territoriale; chi è già abilitato dagli anni scorsi non deve ripresentare la richiesta. L’INPS invita le proprie Strutture a dare priorità a queste abilitazioni e al supporto tecnico, proprio per non ritardare il consolidamento e la trasmissione a Poste.

Il cronoprogramma da rispettare

Di seguito una tabella con tutti gli step della Carta dedicata a te in versione 2025.

Data / TermineCosa succedeChiCosa fare (in breve)Riferimenti
12 agosto 2025Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo (decorrono tutti i termini).Governo / MASAFPrende avvio l’iter: INPS potrà caricare gli elenchi, i Comuni avvieranno le verifiche.(Gazzetta Ufficiale)
Entro 11 settembre 2025 (30 giorni dalla G.U.)INPS rende disponibili ai Comuni gli elenchi dei potenziali beneficiari tramite applicativo web, con istruzioni operative.INPSPubblica elenchi e istruzioni su app; i Comuni possono iniziare le verifiche.
Nei 30 giorni successivi alla pubblicazione degli elenchiVerifica e consolidamento degli elenchi (residenza, incompatibilità).ComuniVerificano le posizioni e consolidano le liste sull’app INPS.
Entro 10 giorni dopo il termine dei ComuniINPS rende definitivi gli elenchi e li trasmette a Poste per la messa a disposizione delle carte.INPS → PosteChiusura graduatorie e invio a Poste per emissione/attivazione carte.
Dopo la trasmissione a PosteComunicazioni ai beneficiari su assegnazione e modalità di ritiro e pubblicazione elenchi sul sito comunale.ComuniAvvisano gli interessati e pubblicano gli elenchi in evidenza per ≥30 giorni (comunque fino al termine del primo pagamento).
Da settembre 2025Le carte sono rese operative con l’accredito del contributo; ritiro, anche su prenotazione; consegna scaglionata.Poste / BeneficiariPrenotare il ritiro in ufficio postale; usare la carta dopo l’accredito.
Entro 16 dicembre 2025Primo pagamento obbligatorio: se non si effettua almeno un acquisto, scatta la decadenza.BeneficiariFare almeno una spesa con la carta entro la data.
Fino al 28 febbraio 2026Termine finale di utilizzo: le somme devono essere interamente spese.BeneficiariCompletare gli acquisti entro il 28/02/2026.
Entro 30 marzo 2026Rendicontazione finale delle risorse utilizzate.Poste → Ministeri competentiTrasmissione dei dati di spesa ai Ministeri.
Entro 30 aprile 2026Monitoraggio dei residui e riversamento delle eventuali somme non utilizzate.Poste → MASAFChiusura contabile della misura 2025.

La finestra settembre-dicembre serve a garantire un primo utilizzo entro metà dicembre; la coda gennaio-febbraio consente di esaurire l’importo senza fretta, ma entro il 28 febbraio. E’ quindi importante seguire questi step:

  • 1) ritirare la carta per tempo, che può avvenire anche su prenotazione,
  • 2) effettuare subito un primo pagamento (anche minimo) per cristallizzare il diritto,
  • 3) pianificare la spesa su più uscite (magari presso esercizi convenzionati per beneficiare degli sconti).

Redazione

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