Vaccini in vacanza: chi può farli e in quali Regioni

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Con l’arrivo dell’estate e delle conseguenti ferie per gli italiani, la possibilità di somministrare i vaccini in vacanza può rappresentare un’arma in più per proseguire la campagna vaccinale nel nostro Paese senza perdere il ritmo. Non tutte le Regioni però si stanno attrezzando, e sono diversi i criteri utilizzati tra quelle che si sono mosse in questa direzione.

Dal 1° luglio è in vigore l’accordo tra Piemonte e Liguria che riguarda la possibilità di somministrare i vaccini in vacanza. Le due regioni hanno fatto da apripista, mentre altre stanno valutando la possibilità di siglare altri accordi per permettere ai propri cittadini la possibilità di ricevere la seconda dose in vacanza. Una prima apertura a questa possibilità era arrivata dal Generale Figliuolo a giugno.

“Flessibilità” è la parola chiave indicata dal Commissario straordinario, che viene già usata riguardo alla somministrazione della seconda dose, relativamente alla possibilità di spostare i richiami in base ai bisogni dei cittadini, seguendo comunque la finestra temporale prevista per i diversi sieri tra un’inoculazione e l’altra.

Con la possibilità di vaccinarsi in vacanza proseguono le misure in vista dell’estate. Con i contagi in diminuzione, una campagna vaccinale sempre più spedita e l’arrivo del Green Pass UE per i viaggi, si prevede una stagione più serena per gli italiani.

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Vaccini in vacanza: chi potrà farli

La proposta avanzata dalle Regioni e approvata dal Commissario straordinario prevede la possibilità per i viaggiatori di effettuare la seconda dose in vacanza. Solo chi ha ricevuto la prima dose quindi potrà ricevere il richiamo nella Regione in cui andrà in vacanza.

Un’altra questione riguarda la durata del soggiorno. Il Generale Figliuolo ha affermato che la vaccinazione in vacanza potrà avvenire “in casi particolari“. Non si parla di vacanze brevi, vedremo in seguito che a richiedere di essere vaccinati in vacanza possono essere i cittadini italiani che si recano in altre regioni per un soggiorno superiore a due settimane e che quindi non sono in quella regione solo di passaggio. Nel caso dell’accordo tra Piemonte e Liguria, questo prevede che i cittadini residenti nelle due regioni dovranno trascorrere almeno 14 giorni di vacanza sui reciproci territori per richiedere la somministrazione della seconda dose nel luogo in cui si trovano in villeggiatura.

Questo riduce di molto la platea di beneficiari, sono molti infatti gli italiani che preferiscono soggiorni brevi, e un periodo di ferie superiore a due settimane può essere limitante. Inoltre, molti italiani riceveranno la prima dose proprio in estate, per cui è probabile che la seconda dose venga effettuata al ritorno dalle vacanze.

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Vaccini in vacanza: come funzionerà

Come già anticipato, Regioni e struttura commissariale sono al lavoro per rifinire le questioni logistiche e burocratiche. Per poter ricevere il vaccino in una regione diversa da quella di residenza occorrerà potenziare il dialogo tra diversi Sistemi Sanitari Regionali. Solo così i dati delle tessere sanitarie potranno essere scambiati e si potrà rendere possibile la prenotazione. Per questo motivo è possibile che i turisti che provengono dall’estero possano essere esclusi dalla misura.

Occorrerà dimostrare la durata del soggiorno e di non essere di passaggio, comunicare l’autorizzazione al trattamento dei dati personali, e in base all’interoperabilità dei sistemi di prenotazione potrebbe essere possibile utilizzare il portale della Regione presso la quale ci si sta recando.

Dal 1° luglio sul portale regionale vaccini del Piemonte sarà operativa la sezione “Sei in vacanza in Piemonte?” attraverso la quale i cittadini liguri potranno prenotarsi, la stessa cosa avverrà sul portale regionale della Liguria per i cittadini piemontesi.

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Vaccini in vacanza: protocollo Piemonte-Liguria

Già nel mese di maggio il Piemonte e la Liguria avevano anticipato la questione dei vaccini in vacanza siglando un protocollo d’intesa che riguarda la possibilità di vaccinazione per i cittadini residenti in Piemonte di vaccinarsi in Liguria e viceversa. Il soggiorno, come spiegato in una nota della Regione Piemonte, “deve avvenire a scopo turistico durante il periodo estivo e per una durata che rende difficoltosa la somministrazione del vaccino nel territorio di residenza“, in questo caso si parla di una settimana. Anche in questo caso le due Regioni hanno dovuto assicurare l’interoperabilità dei rispettivi portali.

Dopo il protocollo siglato il 22 maggio, l’accordo prende ufficialmente il via a partire dal 1° luglio.

Vaccini in vacanza: le altre Regioni

Come precedentemente anticipato, non tutte le Regioni hanno stabilito dei protocolli per la vaccinazione in vacanza. Molte sono titubanti circa il numero di dosi che arriverà nei mesi estivi, con il rischio di non riuscire a coprire le seconde dosi dei residenti nel caso si estendesse la possibilità di somministrazione anche ai vacanzieri.

La Valle d’Aosta prevede la somministrazione della seconda dose ai vacanzieri solo nel caso di soggiorni superiori ai 30 giorni. Un po’ meno lunghi i tempi per la Puglia, che prevede la seconda dose per i turisti in vacanza per più di tre settimane. La segnalazione avverrà attraverso un modulo di preadesione.

Decisamente meno proibitivi i tempi di Trentino e Abruzzo, che prevedono soggiorni di – rispettivamente – 14 e 15 giorni. In Abruzzo le prenotazioni per i turisti saranno gestite direttamente dalle Asl provinciali e non attraverso il portale.

Per quanto riguarda Marche, Calabria e Sicilia invece, la somministrazione della seconda dose sarà aperta a tutti e senza limiti legati alla durata del soggiorno.

Lombardia, Emilia Romagna, Sardegna e Toscana sono interessate, sempre con un occhio alla distribuzione delle dosi. Altre Regioni, come Lazio e Campania, sono molto scettiche.

Vaccini in vacanza: distribuzione delle dosi

Per quanto riguarda la redistribuzione delle dosi, si pensa a un meccanismo a compensazione. Saranno le Regioni a comunicare alla struttura commissariale il numero di dosi somministrate ai non residenti, in modo da ricevere un numero adeguato di dosi al successivo approvvigionamento.

Vaccini in vacanza: viaggi e Green Pass

Dal 1° luglio è attivo il Green Pass europeo, il certificato che permetterà gli spostamenti in Europa senza l’obbligo di quarantena o di ulteriori test. Il certificato sarà rilasciato ai cittadini che:

  • sono stati vaccinati contro il SARS-CoV-2;
  • sono guariti da un’infezione da SARS-CoV-2;
  • hanno effettuato un tampone per la ricerca di SARS-CoV-2 con esito negativo.

Con il Green Pass i cittadini italiani ed europei potranno recarsi in tutti i paesi dell’UE senza restrizioni all’ingresso, con la possibilità di somministrazione della seconda dose in vacanza sarà più facile ottenerlo già in estate.

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Libri e Ebook utili:

Gli aspetti giuridici dei vaccini

La necessità di dare una risposta a una infezione sconosciuta ha portato a una contrazione dei tempi di sperimentazione precedenti alla messa in commercio che ha suscitato qualche interrogativo, per non parlare della logica impossibilità di conoscere possibili effetti negativi a lungo termine. Il presente lavoro intende fare chiarezza, per quanto possibile, sulle questioni più discusse in merito alla somministrazione dei vaccini, analizzando aspetti sanitari, medico – legali e professionali, anche in termini di responsabilità.   Fabio M. DonelliSpecialista in Ortopedia e Traumatologia, Medicina Legale e delle Assicurazioni e in Medicina dello Sport. Profes­sore a contratto presso l’Università degli Studi di Milano nel Dipartimento di Scienze Biomediche e docente presso l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. Già docente nella scuola di Medicina dello Sport dell’Uni­versità di Brescia, già professore a contratto in Traumatologia Forense presso l’Università degli Studi di Bologna e tutor in Ortopedia e Traumatologia nel corso di laurea in Medicina Legale presso l’Università degli Studi di Siena. Responsabile della formazione per l’Associazione Italiana Traumatologia e Ortopedia Geriatrica. Promotore e coordinatore scientifico di corsi in ambito ortogeriatrico, ortopedico-traumatologico e medico-legale.Mario GabbrielliSpecialista in Medicina Legale. Già Professore Associato in Medicina Legale presso la Università di Roma La Sapienza. Professore ordinario di Medicina Legale presso la Università di Siena. Già direttore della UOC Me­dicina Legale nella Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. Direttore della Scuola di Specializzazione in Me­dicina Legale dell’Università di Siena, membro del Comitato Etico della Area Vasta Toscana Sud, Membro del Comitato Regionale Valutazione Sinistri della Regione Toscana, autore di 190 pubblicazioni.Con i contributi di: Maria Grazia Cusi, Matteo Benvenuti, Tommaso Candelori, Giulia Nucci, Anna Coluccia, Giacomo Gualtieri, Daniele Capano, Isabella Mercurio, Gianni Gori Savellini, Claudia Gandolfo.

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Alessandro Sodano

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