Che cos’è lo SPID e a cosa serve?

Redazione 27/05/21
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Negli ultimi anni la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ha portato alla creazione di diversi strumenti nuovi. Si possono citare, ad esempio la PEC (la Posta Elettronica Certificata), la fattura elettronica, la firma digitale e quant’altro.

Tra questi c’è lo SPID, il nuovo Sistema Pubblico d’Identità digitale.

Cos’è lo SPID

Con SPID si intente Sistema Pubblico di Identità Digitale ed è un servizio creato dalla Pubblica Amministrazione e gestito attraverso l’AGID, l’Agenzia per l’Italia Digitale. Con questo sistema è possibile accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione attraverso un unico username ed un’unica password.

Il decreto semplificazioni ha fatto in modo che lo SPID sia diventato, dal 2020, l’unico modo per accedere alle interazioni ad enti come l’INPS, l’Agenzia delle Entrate e molti altri.

L’INPS, ad esempio, era dotato di un proprio PIN per accedere ai suoi servizi online. Questo sta venendo progressivamente dismesso proprio a favore dello SPID. Ne consegue che la richiesta e l’attivazione dello SPID rivestano un’importanza sempre crescente.
L’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) ha autorizzato alcuni soggetti privati a diventare gestori di Identità Digitale (Identity Provider) nel rispetto delle regole emesse dalla stessa Agenzia.

Per quanto riguarda Register.it, il nome scelto per l’identità digitale offerta da questo Identity Provider è Spiditalia.

Come si richiede lo SPID?

La prima condizione per richiedere lo SPID è la maggiore età. Infatti, questo è uno strumento riservato solamente a chi ha più di 18 anni. Successivamente si può accedere al sito di Register.it ed iniziare le procedure per la richiesta.

Il primo step è la scelta della soluzione SPID in base alla tipologia del richiedente, persona fisica (privato cittadino) o persona giuridica (azienda). In base a questa scelta sono diversi i costi e i servizi, perché le aziende hanno ovviamente una mole maggiore di adempimenti, anche fiscali.

A questo punto si può procedere con la fase di attivazione del servizio inserendo in procedura i dati e i documenti richiesti.

Inseriti tutti i dati richiesti si deve passare alla procedura di riconoscimento che consente di verificare l’identità dell’utente che ne ha fatto di SPID. Tale procedura di riconoscimento può avvenire in due modi:

  • Via webcam con un operatore tramite una videochiamata su pc, tablet o smartphone;
  • Mediante documenti digitali come la firma digitale o la Carta Nazionale dei Servizi utilizzando gli appositi lettori collegati al pc.

Quali sono i documenti che servono per lo SPID

Alla richiesta dello SPID, sono poche le cose che bisogna avere a portata: un numero di telefono cellulare, un indirizzo email attivo, il proprio codice fiscale e un documento di identità in corso di validità.

Non c’è un documento che vada meglio di un altro: si può quindi presentare la carta di identità come, ad esempio, il passaporto. Si può anche ricorrere, in alternativa, alla Carta d’Identità Elettronica, che ha le stesse funzioni e dà lo stesso risultato.

Serve lo SPID all’estero?

Lo SPID è un servizio studiato e creato per tutti i cittadini italiani che abbiano raggiunto la maggiore età. Con questa affermazione si capisce che il servizio è anche rivolto ai cittadini italiani residenti all’estero. Ma perché mai un cittadino italiano residente all’estero dovrebbe avere bisogno dello SPID?

Innanzitutto, il cittadino potrebbe avere bisogno di regolare le proprie posizioni previdenziali, tanto per fare un esempio. Oppure potrebbe dover interagire con qualche ente della Pubblica Amministrazione del suo Paese d’origine per interessi personali o professionali. Per questo motivo dotarsi di uno SPID può essere utile anche nelle interazioni dall’estero con gli enti italiani.

Redazione

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