Superbonus 110%, la conferma: proroga al 2023 in Legge di bilancio

Proroga non presente nel testo del PNRR, Draghi rassicura “sarà nella Legge di bilancio per il 2022”

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Il Superbonus 110% è stato nei giorni scorsi uno dei punti di discussione tra le varie forze che compongono il Governo, soprattutto in vista della presentazione del Recovery Plan alle Camere e della richiesta unanime di una proroga della misura.

Proroga che non è stata confermata nel PNRR. Nessun ritocco ai finanziamenti, che si attestano su oltre 18 miliardi tra PNRR e Fondo complementare, per usufruire della misura fino alla fine del 2022, o fino al 30 giugno 2023 per gli interventi effettuati dagli IACP, a condizione almeno il 60 per cento dei lavori siano stati effettuati alla fine del 2022.

Il Governo ha però assicurato una proroga, per il 2023, che verrà inserita nel Disegno di Legge di bilancio per il 2022, dopo aver valutato gli effetti che il Superbonus avrà nell’anno in corso in termini di efficientamento energetico.

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Superbonus 110%: il testo del Recovery Plan

L’efficientamento energetico è una delle componenti della seconda missione che il Recovery Plan italiano vuole perseguire, ovvero la “Rivoluzione verde e transizione ecologica”. Si punta da un lato all’efficienza energetica, mentre dall’altro si guarda anche a stimolare gli investimenti locali e alla creazione di posti di lavoro.

Nel testo del PNRR infatti si legge che “L’investimento consentirà inoltre di stimolare le economie locali attraverso la creazione di posti di lavoro nella filiera dell’edilizia e della produzione di beni e servizi per le abitazioni con potenziale impatto sulle categorie deboli colpite dalla pandemia.”

Superbonus 110%: gli interventi

Viene confermata dal Piano la modalità in cui si può usufruire del Superbonus:

Il sostegno sarà fornito in forma di detrazione fiscale pari al 110 per cento delle spese sostenute, usufruibili in un periodo di 5 anni disponibili per chi intende effettuare ristrutturazioni energetiche e antisismiche degli edifici residenziali. La misura prevede inoltre l’introduzione di strumenti finanziari come la “cessione del credito” e il “pagamento anticipato” per agevolare gli ingenti investimenti iniziali“.

Tra gli interventi inclusi nella misura figurano:

  • soluzioni per l’isolamento;
  • infissi efficienti;
  • sostituzione di sistemi di riscaldamento e condizionamento;
  • installazione di impianti per la generazione di energia rinnovabile.

Gli interventi, per essere ammessi, dovranno portare ad un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, dimostrabile tramite il confronto con l’attestato di prestazione energetica (APE) prima e dopo l’intervento, equivalente ad un risparmio energetico medio (in relazione ad un consumo medio annuo di energia primaria dell’edificio residenziale) di circa 240 kWh/mq e ad un risparmio minimo atteso (sia energetico che di emissioni) del 30-40 per cento.

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Superbonus 110%: semplificazioni burocratiche

Sempre nel testo del PNRR si legge che “L’attuazione del superbonus ha incontrato molti ostacoli connessi alla necessità di attestare la conformità edilizia particolarmente complessa per gli edifici risalenti, come segnalato dall’ANCI, dalla rete delle professioni tecniche e dalle associazioni imprenditoriali (con attese fino a sei mesi per l’accesso agli archivi edilizi)“.

In poche parole, la burocrazia ha rallentato e sta rallentando l’accesso al Superbonus. Il Governo ha recepito le segnalazioni e si sta adoperando per emanare, già nel mese di maggio 2021 un decreto-legge per la semplificazione della burocrazia e per velocizzare la procedura d’accesso alla misura.

Superbonus 110%: proroga in Legge di Bilancio

Pur confermando le attuali scadenze del Superbonus, ovvero:

  • 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati dai condomini e
  • 30 giugno 2023 per gli interventi effettuati dagli IACP,

il Governo si è impegnato a prorogare ulteriormente la misura per il 2023. È stato lo stesso premier Draghi a confermarlo, affermando nel suo discorso di Presentazione del Piano alla Camera che:

Per il futuro, il Governo si impegna a inserire nel Disegno di Legge di bilancio per il 2022 una proroga dell’ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021, con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati, al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e di sicurezza degli edifici“.

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Alessandro Sodano

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