Come ottenere il cashback per le spese per la propria auto

Redazione 01/03/21
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Quando arriva il momento di comprare una macchina nuova bisogna fare mente locale su tutta una serie di aspetti che sono sia pratici che estetici ed economici. Gli italiani sono un popolo di viaggiatori innamorato della propria quattro ruote, al punto da considerarla in pratica come una di famiglia. Niente viene fatto mancare ad essa in termini sia di manutenzione che di accessori, poiché rappresenta uno status symbol ma anche un mezzo di trasporto necessario per gli spostamenti di lavoro o di viaggio. In tutti i casi, il livello di comfort deve sempre essere massimo.

Il peso dei costi di manutenzione, riparazione e assicurazione

Le spese da mettere in conto nel momento in cui si decide di procedere con l’acquisto sono molte e destinate a impattare in modo importante sulle personali finanze negli anni a venire. Sappiamo bene quale sia il peso dei costi per la manutenzione e assicurazione auto, così come quello per le eventuali riparazioni e per il bollo oltre che per i ricorrenti e necessari rifornimenti di carburante.

Oggi c’è un’opportunità in più per risparmiare e ammortizzare alcune di queste spese, che si possono ridurre facendo ricorso a un parziale rimborso del 10%. Sarà utile allora fare mente locale sul progetto del cosiddetto ‘cashback di Stato’, iniziato in via sperimentale a Natale e destinato a proseguire fino al 30 giugno del 2022. Vediamo prima di tutto in che cosa consiste tale iniziativa, come funziona e quali opportunità offre, per poi mettere a fuoco in che modo possa essere sfruttata in relazione alle spese legate alla propria auto. In sintesi, è previsto un rimborso in relazione a tutte le spese effettuate nei negozi fisici, da professionisti e artigiani – dunque tracciabili – con carte prepagate, di credito o di debito e con alcuni servizi di pagamento digitale.

Cos’è e come funziona il cashback di Stato

Quella del cashback di Stato è un’iniziativa che, a margine dell’emergenza sanitaria che dallo scorso anno ha messo in crisi i consumi, punta a far ripartire le transazioni e a favorire in particolare lo sviluppo di quelle digitali. In che modo? Premiando gli acquisti e le spese effettuate ricorrendo all’utilizzo di carte di credito e di debito ma anche alle app di pagamento. L’obiettivo è creare un sistema il più possibile trasparente, semplice e sicuro oltre che in grado di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale. A questo progetto non possono concorrere gli acquisti effettuati su internet, per esempio sulle popolari piattaforme di ecommerce. Il cashback di Stato consente ai cittadini italiani, che abbiano raggiunto la maggiore età, di ottenere un rimborso sulle spese fatte sul nostro territorio.

Occorre installare sul proprio smartphone o tablet la app Io, è possibile utilizzare per l’accesso la carta d’identità elettronica oppure l’identità digitale SPID. Si dovranno indicare e salvare quelli che saranno i metodi di pagamento utilizzati (durante l’attivazione o comunque poco più avanti) e specificare ovviamente l’IBAN sul quale si riceverà il bonifico relativo all’erogazione dei rimborsi di ciascuno dei semestri in cui il programma del cashback è articolato. Il primo, che è iniziato lo scorso primo gennaio, si concluderà il 30 giugno mentre il secondo andrà dall’1 luglio al 31 dicembre di quest’anno e il terzo inizierà dall’1 gennaio 2022 per terminare il 30 giugno. In ogni semestre si possono ottenere rimborsi fino al tetto di 150 euro e anche se non è previsto un minimo di spesa è comunque necessario raggiungere le 50 transazioni nel periodo. Si può accumulare per ciascuna di esse il 10% del relativo importo. Oltre che per gli acquisti effettuati nei negozi al dettaglio e nei supermercati o nei ristoranti, come accennato si possono ottenere rimborsi anche per le spese che si rendano necessarie alla gestione del proprio veicolo.

Le regole per ottenere il rimborso delle spese sostenute

L’acquisto di una macchina rappresenta sempre un momento di svolta, sta a significare un cambiamento importante che può essere legato a necessità di lavoro oppure della famiglia che si allarga. Ecco perché è così importante riuscire ad ammortizzare le spese ricorrendo al cashback. Sono state incluse in questo progetto spese importanti come ad esempio quella per l’assicurazione auto, il bollo e la revisione ma anche per il rifornimento di carburante e in caso di multe.

Per poter ottenere il rimborso della spesa relativa all’assicurazione auto, innanzitutto quest’ultima non dovrà essere pagata online (i pagamenti effettuati in digitale sono infatti esclusi dall’iniziativa). Si potrà ottenere la restituzione del denaro con riferimento solo ai contratti che siano stati sottoscritti nelle agenzie assicurative italiane, per un massimo di 15 euro. Tra l’altro, per via dei lockdown e delle restrizioni che sono state imposte fin dallo scorso anno e sono ancora in parte in vigore, è atteso anche un abbassamento della RC auto stessa. Meno auto in circolazione vuol dire infatti un ridotto rischio di incidenti.

Un ragionamento simile può essere fatto anche per quanto riguarda il pagamento di eventuali multe. E’ possibile ricorrere, tra i vari sistemi, al classico bollettino postale: si potrà regolarizzare la propria posizione e pagare il dovuto negli uffici postali o in banca ma anche nelle tabaccherie. In questo modo, è possibile beneficiare del rimborso del 10%. Pure la tassa di possesso di una macchina, da pagare ogni anno, dà adito al rimborso. A patto di rispettare una condizione: recarsi presso esercizi fisici e agenzie specializzate che offrono il servizio. C’è poi un’altra voce costante sempre nell’ambito delle spese da sostenere per la gestione della macchina che possono ambire al rimborso del 10%: il rifornimento di carburante. Molto cambia in relazione al tipo di uso che della macchina viene fatto, ad ogni modo è chiaro che un pieno verrà a costare ogni volta il 10% in meno grazie alla nuova iniziativa. Per avere una vettura sempre efficiente sarà necessario programmarne correttamente la manutenzione, con riferimento dunque a tutto ciò che concerne riparazioni, controlli e sostituzioni. Gli acquisti che rientrano in tali ambiti – manutenzione ordinaria e straordinaria – sono anch’essi validi per il rimborso del 10%.

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