Piano vaccini Covid, 6 nuove priorità: malati oncologici, diabetici e patologie particolari

Agli under 55 andrà il vaccino Astrazeneca. Per gli over 55 e per i soggetti fragili Pfizer o Moderna

Redazione 09/02/21
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Sono 6 le nuove categorie prioritarie a cui verranno somministrati i vaccini Covid nella seconda fase della campagna vaccinale. La prima sarà quella dei soggetti “estremamente vulnerabili” per particolari patologie, indipendentemente dall’età.

Questo è quanto prevede l’aggiornamento del piano nazionale, stando a quanto riportato dall’agenzia Ansa.

Estremamente vulnerabili sono tutti quei cittadini e quelle cittadine affetti da patologie valutate come “particolarmente critiche in quanto correlate al tasso di letalità associata a Covid-19”.

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Vaccini Covid: le 6 categorie prioritarie 

Ecco chi avrà la priorità in questa seconda fase di somministrazione vaccini.

Si tratta di dei soggetti particolarmente vulnerabili a prescindere dall’età:

  • soggetti con malattie respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, patologia renale, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido, grave obesità.

Seguono:

  • le persone tra 75 e 79 anni;
  • le persone tra 70 e 74 anni;
  • le persone con particolare rischio clinico dai 16 ai 69 anni;
  • le persone tra 55 e 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico;
  • le persone tra 18 e 54 anni senza aumentato rischio clinico.

Alle prime 5 categorie andranno i vaccini a mRna, alla sesta quello AstraZeneca.

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In merito all’ultima categorie è prevista la vaccinazione con AstraZeneca a partire dal personale scolastico e universitario docente e non docente, le forze armate e di polizia, i setting a rischio quali penitenziari e luoghi di comunità e il personale di altri servizi essenziali.

Secondo il nuovo piano della campagna di vaccinazione, le forze armate e gli insegnanti con meno di 55 anni godranno di una priorità, rispetto alle altre categorie professionali, nella somministrazione del vaccino anti-covid astrazeneca.

Il documento è stato oggetto di confronto con il Comitato nazionale di bioetica. Verrà ora discusso in Conferenza Stato-Regioni.

(Fonte Ansa)

Redazione

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